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Comunali:vittoria Arborea sotto segno ‘No progetto Eleonora’ La biologa Manuela Pintus dalle battaglie del Comitato a sindaco – Dalle battaglie col Comitato “No Progetto Eleonora” alla guida del comune di Arborea con la lista civica “Sì per Arborea”. Il nuovo sindaco, la biologa Manuela Pintus, ha stravinto sulla scia della lunga battaglia contro il progetto della Saras per la trivellazione di un pozzo esplorativo per la ricerca del gas metano nel sottosuolo del paese. Nel suo programma grande attenzione per l’ambiente, con priorità all’acquisizione dell’ingente patrimonio edilizio di Laore e della Sbs oggi in condizioni di gravo degrado, per la cultura e l’istruzione e i servizi ai cittadini, con la creazione di un nuovo polo scolastico e di una unica aerea sanitaria e un progetto di sistema integrato tra le grandi realtá produttive (prima fra tutte la 3A) e le piccole realtà commerciali. Manuela Pintus, al suo esordio in politica, ha stravinto le elezioni con 1.131 voti che le hanno permesso di doppiare il secondo arrivato l’assessore uscente Marco Pinna, con 559 voti, l’ex deputato di Fi Giovanni Marras (442) e il consigliere uscente Giuseppe Sanna (ANSA)
Sinistra si organizza, Civati lancia il suo partito Vendola,ora una sinistra vincente;Fassina,fedele a Pd, no a Renzi – Pippo Civati lancia ‘Possibile’, un “movimento di autonomia” che “nasce dal basso” per “tutti coloro a cui manca qualcosa”. Nichi Vendola dice che è “ora di costruire una sinistra competitiva e vincente”. Stefano Fassina avverte che “se Renzi non cambierà linea”, in primis sulla riforma della scuola, sceglierà di “essere fedele al Pd ma non a Renzi”. La sinistra, dunque, si organizza. C’è la minoranza Pd ma c’è anche Sel e Civati che nel Pd non c’è più. Per tutti il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha perso, alle elezioni regionali come nel rapporto con la gente. Da qui la loro sfida: una proposta di governo, per oggi e non solo per domani, che abbia al centro i valori di sinistra e che, soprattutto, sia competitiva con il governo Renzi. E’ da tempo che Civati ne annuncia la nascita e non a caso nel giorno della festa della Repubblica, ha spiegato il perch della sua proposta. ‘Possibile’ non è una scissione, tanto per iniziare. E’, anzi, una “ricomposizione”. “Ci sono stati parecchi tentativi di costruire partiti a sinistra – scrive in una lunga lettera – Non vogliamo ripercorrere quelle strade, poco fortunate, ma semmai prendere il meglio dalle esperienze vincenti (come quelle sui beni comuni, correva l’anno 2011) per andare oltre: perchè la nostra ambizione deve essere quella di dare al Paese un governo di sinistra, laico, repubblicano e moderno e non solo una buona sinistra”. La prima mossa sono i referendum, “perché la nostra ossessione è restituire al popolo la sovranità”. Ad esempio, “i quesiti possono intervenire sulla legge elettorale (anzitutto per togliere di torno i nominati e i vincitori a prescindere), sullo Sblocca-Italia, per garantire la concorrenza (concessioni autostradali) e la riconversione ecologica dell’economia (trivelle), sul Jobs Act e la riforma della scuola”. Il 21 giugno ci sará la prima convention, a Roma (ANSA)
Trivelle: il chimico Balzani e ricercatori, stop a Ravenna Nuova lettera aperta sulle energie a Governo, Regione e Comune – “Fermare l’ulteriore estensione delle trivellazioni davanti alle coste della provincia di Ravenna”. Lo chiedono in una nuova lettera aperta il chimico Vincenzo Balzani, professore emerito a Bologna, con un’altra ventina di docenti universitari e ricercatori, compreso l’economista Stefano Zamagni. Indirizzata al Governo, dal premier Renzi ai ministri Guidi e Galletti, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e al sindaco Fabrizio Matteucci, la lettera ricorda che questo è “il gruppo di docenti e ricercatori” che nell’ottobre scorso scrisse al Governo chiedendo “un dibattito sulla Strategia Energetica Nazionale. Incredibilmente, non abbiamo ricevuto neppure un cenno di risposta. Abbiamo anche messo in rete un appello sul sito energiaperlitalia.it al quale hanno aderito molte centinaia di docenti e ricercatori, oltre a numerosissimi cittadini”. Questo Comitato di docenti e ricercatori di molti istituti e dipartimenti universitari (anche ISOF-CNR, ISMAR-CNR, ISAC-CNR, ARPA, INGV, UTVALAMB-ENEA) sostiene “con forza il ricorso fatto da Fondo Ambiente Italiano, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano e Wwf presso il Tar del Lazio contro i ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dell’Agricoltura e chiediamo al presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e al sindaco di Ravenna Matteucci di opporsi fermamente ad attivitá che minacciano coste, spiagge, aree protette e luoghi di grande valore turistico e pregio paesaggistico”. Il riferimento è al decreto n.38 del 16 febbraio, pubblicato sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse del 28 Febbraio 2015, con cui il Ministero dello Sviluppo economico ha “autorizzato la societá petrolifera Po Valley Operations PTY LTD (permesso di ricerca A.R94.PY) ad ampliare le attivitá di ricerca di gas e petrolio in mare entro le 12 miglia dalla costa, nonostante una legge del 2010 vieti tali attivitá entro questi limiti”. (ANSA).
Trivelle: associazioni,carenze Ombrina,esperti a disposizione Ambientalisti offrono a Regione lavoro commissione scientifica – Le associazioni ambientaliste Fai, Italia Nostra, Legambiente, Marevivo e Wwf illustrano le “criticità” di Ombrina mare e le “carenze” del progetto presentato da Rockopper rilevate dalla loro commissione tecnico-scientifica e mettono lo staff di esperti gratuitamente a disposizione della Regione e della comunità affinché tali istanze vengano “rappresentate nei tavoli opportuni”, con l’obiettivo di fermare un progetto “certamente complesso, ma presentato in maniera a dir poco superficiale”. A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, c’erano, oltre agli esponenti delle diverse associazioni, anche i componenti della commissione scientifica: Francesco Brozzetti, Università D’Annunzio, geologo strutturale; Massimo Colonna, chimico; Piero Di Carlo, Centro di Eccellenza Cetemps Università dell’Aquila, fisico dell’atmosfera; Maria Rita D’Orsogna, California State University at Northridge, fisico; Loredana Pompilio, Università D’Annunzio, geochimico; Francesco Stoppa, Università D’Annunzio, vulcanologo, geochimico. In uno studio in corso di elaborazione, gli esperti hanno riscontrato criticità nella presentazione dei dati e dei calcoli sulle emissioni in atmosfera, in quanto “i calcoli sono basati su ipotesi non supportate da dati meteorologici reali”, rischio di subsidenza sottovalutato, carenza sulla descrizione dell’impianto dal punto di vista ingegneristico, possibile utilizzo di additivi dei fanghi e fluidi perforanti, senza spiegare il loro impatto sulla vita marina, criticità legate alla gestione dei rifiuti prodotti dalle attività di perforazione e di desolforazione. (ANSA)
Trivelle: assessore Abruzzo scrive a Renzi, stop a petrolio Mazzocca, a Lanciano in 60 mila per il no, tenere conto volontà – Una lettera per chiedere al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di prendere in considerazione la volontà, espressa nella risoluzione votata recentemente dal Consiglio regionale, con la quale si chiede al Governo di non firmare i decreti di concessione inerenti i progetti “Ombrina 2” ed “Elsa 2” e di emanare, al contrario, un decreto legge per modificare l’art.6 comma 17 del Codice dell’ambiente, nella direzione indicata dalla risoluzioni presentate in merito alla Camera dei deputati e al Senato. E’ l’iniziativa messa in atto dall’assessore regionale Mario Mazzocca per ribadire presso le sedi governative la contrarietà della Regione Abruzzo alle attivitá di ricerca e prospezione degli idrocarburi. Mazzocca nella sua nota riferisce anche del grande successo ottenuto dalla manifestazione tenutasi a Lanciano lo scorso 23 maggio, che ha visto “la partecipazione di oltre 60 mila abruzzesi decisi a difendere il proprio territorio dai rischi di una petrolizzazione che ne cambierebbe irreversibilmente il volto e le peculiaritá. Con questa lettera chiediamo al Governo di recepire – spiega Mazzocca – le istanze manifestate dagli organismi politici e amministrativi abruzzesi e da una comunità intenzionata a tutelare il patrimonio ambientale della propria regione” .(ANSA).