Italia delle Regioni
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino intende “evitare il pendolo tra regionalismo ideologico e centralismo burocratico.” Appena i nuovi presidenti saranno insediati, presenterà le proprie dimissioni per rinnovare l’assetto della Conferenza delle regioni. “Dopo le ultime elezioni, diventa obbligatorio rivedere l’assetto della Conferenza delle Regioni. In una dichiarazione all’ANSA il presidente Chiamparino precisa: “Non si tratta solo di un atto formale, ricostruire il vertice della Conferenza serve a chiarire, in un momento cruciale per le riforme, il percorso politico che si vuole compiere così da evitare il pendolo tra regionalismo ideologico e centralismo burocratico”. “Quando saranno insediati i colleghi neoeletti, dovremo rifare gli organismi di vertice della Conferenza e mi presenterò dimissionario”, ribadisce Chiamparino. “Il voto di domenica non ha di fatto cambiato il rapporto tra centrodestra e centrosinistra – prosegue – ma ci sono nuovi colleghi, come Emiliano in Puglia, e ci sono altri presidenti che sono stati rieletti con un ottimo risultato alle urne, come Rossi in Toscana”.
“Le dimissioni – spiega ancora Chiamparino – non sono dunque soltanto un atto formale, dettato dal regolamento che impone l’elezione congiunta di presidente e di vicepresidente, con il vice presidente della Conferenza, Caldoro, che deve essere sostituito. Credo sia doveroso avviare una discussione politica vera in una fase cruciale delle riforme istituzionali. E’ necessario rivedere l’assetto della Conferenza in base al rapporto tra i territori e tra centro e regioni, così da evitare una sfasatura tra regionalismo ideologico e centralismo miope e burocratico”.
Sul rapporto comuni e accoglienza dei migranti la scelta di localizzare la sede di Frontex a Catania, ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei Comuni Italiani-ANCI, Enzo Bianco, è una scelta che mi riempie di gioia e rappresenta un primo e importante risultato: Frontex deve diventare una moderna Polizia europea sulle frontiere, e per questo era indispensabile che la sua base operativa fosse in Italia e, nello specifico, in quei territori in cui ogni giorno si vive la complessa questione dell’accoglienza dei migranti. Si apre, con questa decisione, una nuova prospettiva per dare maggiore concretezza e operatività alle politiche di accoglienza, è un primo importante segnale di cambio di passo’’. Il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Enzo Bianco, ha così commentato l’annuncio del direttore esecutivo dell’Agenzia Frontex di stabilire proprio nel capoluogo etneo la base operativa delle attivita’.
Già nel corso dei lavori dell’incontro bilaterale Italia-Germania ‘‘Il diritto di vigilare. Il dovere di proteggere’‘, svoltosi in Commissione Esteri della Camera dei deputati, Bianco aveva affermato che “la presa in carico da parte dell’Unione Europea delle problematiche legate all’immigrazione segna il risveglio dal torpore dell’Europa. I Comuni sono pronti a fare la propria parte, ma servono politiche strutturali di lungo periodo nei confronti di una problematica che non può essere affrontata in regime di emergenza, perché’ il fenomeno di migrazione e’ destinato a crescere nei prossimi anni”.
Il presidente del Consiglio Nazionale ha confermato la disponibilità dei Sindaci a ‘‘fare la propria parte, ma per farlo – ha rimarcato – occorre che venga anche rivisto il trattato di Dublino cha ha bisogno di essere aggiornato alla situazione attuale, e serve intensificare la collaborazione con i Paesi di provenienza, primo fra tutti la Libia. Serve inoltre aprire dei canali umanitari ‘preferenziali’ per filtrare partendo dai Paesi di origine chi ha diritto all’asilo, così da poterli fare arrivare in Europa in condizioni più umane e con costi meno gravosi per i Paesi di prima accoglienza’‘.
Il Sindaco ha ricordato poi che ‘‘tutte le proposte ANCI sono orientate a un migliore utilizzo delle risorse, da investire sul sistema complessivo dell’accoglienza e delle procedure di valutazione delle domande di asilo, cosa che non costa di piu’ ma, al contrario, permette di dare servizi migliori a costi inferiori’‘. Infine Bianco ha annunciato l’incontro di Bruxelles con una delegazione di sindaci libici, ‘‘proprio perche’ per fronteggiare al meglio i flussi migratori e nello spirito di condivisione del problema, la collaborazione anche nei Paesi di provenienza con governi locali può’ essere un valore aggiunto”‘.