Rassegna stampa estera
Migranti, Mafia Capitale e la visita di Vladimir Putin in Italia sono gli argomenti chiave di questa settimana trattati dalla stampa internazionale.
Migranti e Mafia Capitale sono ormai quasi un leitmotiv ricorrente, un vero bollettino che sa sempre più di guerra che di azione “umanitaria”. Le Monde parla di “Italia sommersa dai migranti” il cui arrivo ha rappresentato un “aumento di più del 10% nei primi cinque mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Gael De Santis analizza “l’attacco della Lega Nord nei confronti dei migranti” e scrive: “Il Partito di estrema destra utilizza le sue posizioni istituzionali al Nord per rifiutare l’accoglimento dei migranti (…) Nella pratica queste regioni agiscono, in seno all’Italia, come i Paesi europei che respingono la proposta della Commissione di ripartire i rifugiati tra gli Stati membri. L’offensiva di Maroni è orchestrata (…) E’ il progetto della Lega Nord che si concretizza. Con il suo fronte di rifiuti in materia di immigrazione, materializza la macroregione del Nord, dotata di forte autonomia da Roma”. Anne Le Nir di RFI sottolinea come il “braccio di ferro si faccia sempre più duro tra Roma e le Regioni del Nord”, una vera “battaglia” tra il Governo e i Governatori di Veneto e Lombardia.
Barbie Latza Nadeau su The Daily Beast definisce “deprecabile” il business fatto sulla pelle dei migranti e della fitta rete che vede coinvolti amministratori locali, centri di accoglienza e il Mondo sommerso che animava (anima?) a Roma Mafia Capitale. “Alcuni politici ed imprenditori hanno presumibilmente organizzato enormi truffe a danno dei migranti diventate più redditizie del traffico di droga. Molti dei 50mila migranti che sono sbarcati sulle coste italiane da Gennaio, e molti dei 174mila arrivati lo scorso anno, sono diventati senza volerlo la punta dell’iceberg di una massiccia rete di corruzione che comprendeva tangenti, bustarelle e contratti organizzata proprio dalle persone di cui si fidavano e avevano messo in mano il loro futuro (…) Le nuove accuse hanno rafforzato i Partiti anti-immigrazione delle regioni del Nord d’Italia, che stanno cercando il modo di giustificare una sfilza di normative anti-immigrazione da discutere a Roma” Duro il titolo di teleSUR: Migrants Not Welcome in Italy, Politicians Say. Sembra che siamo passati dalla parte dei “cattivi”, ma, non siamo noi ad essere stati abbandonati dall’Unione Europea? E’ inaccettabile sentirsi dire dai nostri sedicenti “partner” che la decisione sulle quote sarebbe stata posticipata a Settembre. Ma non è l’estate il momento di massima emergenza? “L’Italia rimane sola di fronte ai migranti?” è il titolo (che potrebbe essere tranquillamente scritto senza punto interrogativo) che Marie Verdier ha dato al suo pezzo scritto per La Croix, dove riporta il punto di vista di Nathalie Griesbeck, eurodeputata centrista membro della Commissione per le libertà civili e responsabile del Rapporto “La Situazione nel Mediterraneo e la necessità di un approccio globale alla migrazione”. La Griesbeck contesta l’opposizione di alcuni Stati alla “prima vera proposta politica” della Commissione Europea in termini di organizzazione della solidarietà su scala europea. “Questa proposta ha come prima cosa il merito di esistere e non si può più mettere la testa sotto la sabbia”. Ritiene poco urgente la questione dell’affondamento delle barche degli scafisti, ma vede anche poco funzionale portare la questione su scala internazionale, rimarcando, in quanto giurista, che “purtroppo il diritto internazionale è moribondo”. La proposta di organizzare una conferenza di donatori per ottenere finanziamenti è buona, “ma – si chiede – ci si può ragionevolmente aspettare una risposta internazionale rapida quando a malapena abbiamo una responsabilità condivisa a livello europeo?”.
Oltre alle tristi storie di migranti e squallide verità sulle sanguisughe romane, la stampa estera guarda con curiosità al viaggio di Vladimir Putin in Italia. Scrivono su Le Figaro che “tenti di guadagnare il consenso di Renzi” (e del Vaticano), “se Vladimir Putin può aspettarsi un’accoglienza calorosa, è poco probabile che Matteo Renzi si dissoci dalla linea adottata dai dirigenti occidentali”, preci sanando che “la Russia mantiene una relazione privilegiata con l’Italia, giudicata da Vladimir Putin più sensibile alle sue argomentazioni e reticente nell’infliggere delle sanzioni a Mosca. Reagendo alle critiche suscitate dal G7, il Cremlino ha dichiarato avervi percepito delle divergenze di opinione in seno al gruppo, un riferimento implicito all’Italia”. Il consenso esiste da tempo scrive Philippe Ridet: su le Monde ” tra Roma e Mosca esiste un rapporto di rispetto, business e dipendenza (…) e se i presidenti del Consiglio cambiano, la politica italiana nei confronti della Russia rimane la stessa. Il giornalista francese scrive che Putin “con Matteo Renzi può contare su un avvocato per ammorbidire le misure d’embargo nei confronti della Russia” e non dimentichiamo l’altro Matteo, Salvini, forte della “vittoria” alle regionali, grande comunicatore e soprattutto grande sostenitore di Vladimir Putin. Partendo dalla visita di Putin Michel Colomès su Le Point parla di “cartellino giallo” per il leader russo, e definisce questa sua visita “per nulla innocente”, soprattutto dopo quello che è stato detto al G7. Obama non è preoccupato e si fa forte della dichiarazione firmata da Renzi senza nessuna riserva, “mostrando che si poteva essere solidali nelle posizioni occidentali senza per questo interrompere il dialogo con Putin”. Ma sappiamo che al nostro Premier piace fare di testa sua, e se già a subito una sconfitta sui migranti (anche se non si fa niente per niente e qualche tornaconto Frau Merkel glielo deve), accetterà di farsi mettere in piedi intesta anche sulla Russia? Interessante l’analisi che hanno fatto dell’intervista apparsa sul Corriere della Sera sul sito DeDefensa, dove hanno sviscerato tra le righe il lato “comunicazione” più che quello “informazione”, arrivando alla conclusione che il “gioco psicologico di Putin” sia quello di destabilizzare il Sistema (cieco e sordo a nuove aperture e a considerare gli altri gravi problemi come Siria e Iran) nel suo ruolo ormai definito di elemento anti-Sistema.
The Standard di Hong Kong riprende le notizie delle ultime ore sui risultati del G7, i moniti a Putin e la preoccupazione di Obama di un ritorno alle glorie dell’Unione Sovietica, ma ricorda anche che l’Italia e la Russia ben prima che scoppiasse la crisi ucraina aveva solidi rapporti politici con Mosca e importanti relazioni commerciali. Conclude il suo articolo riprendendo l’auspicio del nostro Ministro degli Esteri: “l’Italia vuole vedere più tavoli di dialogo con la Russia, non solo Ucraina e rafforzare gli scambi commerciali”.”Gli affari prima di tutto e al di sopra di tutto”. Denis Dyomkin e Giulio Piovaccari su Reuters scrivono di come la “Russia goda di migliori rapporti con l’Italia che con gli altri partner europei . Considera Roma tra i sostenitori più riluttanti delle sanzioni e la prima ad appoggiare il dialogo con Mosca.” Se Renzi ha comunque sottolineato che malgrado la lunga amicizia tra i due Paesi non elimina gli elementi di divisione sull’Ucraina, i due giornalisti riportano la sua vena conciliatrice percepita nel suo auspicio a vedere la nazionale italiana alla Coppa del Mondo che si terrà in Russia nel 2018, “escludendo implicitamente il coinvolgimento dell’Italia in qualsiasi azione di boicottaggio all’evento”. A che gioco giochiamo? Riuscirà il Governo a non appiattirsi anche su questo? Grande attesa sull’esito dell’incontro con Papa Francesco.
La Matinale con AFP, L’Italie de nouveau submergée par les migrants, Le Monde, 8 Giugno 2015; Barbie Latza Nadeau, Italy’s Migrant Scams Now More Lucrative Than Drugs, The Daily Beast, 8 Giugno 2015; TeleSUR, Migrants Not Welcome in Italy, Politicians Say, 8 Giugno 2015; Marie Verdier, L’Italie reste-t-elle seule face aux migrants?, La Croix, 9 Giugno 2015; Gael De Santis, Italie: La Ligue du Nord à l’attaque des réfugés, L’Humanité, 9 Giugno 2015; Anne Le Nir, Italie: Rome et le Nord s’affrontent sur l’accueil des migrants, RFI, 9 Giugno 2015; Michel Colomès, G7: un carton jaune pour Poutine, Le Point, 9 Giugno 2015; Dedefensa.org, Poutine entre les lignes, 8 Giugno 2015; Reuters per Le Figaro, Poutine en Italie pour tenter de rallier Renzi, 10 Giugno 2015; Philippe Ridet, Entre Romee t Moscou, une affaire de respect, de business et de dépendance, Le Monde, 10 Giugno 2015; AFP per The Standard, Business first and foremost for Putin in Italy, 10 Giugno 2015; Denis Dyomkin, Giulio Piovaccari, Italian PM Renzi welcomes Putin but mentions differences, Reuters, 10 Giugno 2015.