Notte prima degli esami (Film, 2006)
Notte prima degli esami è il fortunato debutto di Fausto Brizzi alla regia che gli fa vincere il David di Donatello 2006 come miglior regista esordiente. Un film di successo, che tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita, forse il più convincente di Brizzi, capace di unire pubblico e critica in un giudizio positivo. Vince un sacco di premi, in Italia e all’estero, incassa uno sproposito, quasi 12 milioni e mezzo di euro soltanto nel nostro paese. Il film va così bene che viene prodotto un sequel meno interessante: Notte prima degli esami – Oggi (2007), ambientato nell’estate del 2006, mentre il primo era localizzato nel 1989, incassa più del prototipo e frutta a Brizzi il Nastro d’Argento. Il film diventa fenomeno di costume. In Francia ci pensa Frederic Berthe a dirigere Nos 18 ans (2008), una sorta di remake transalpino mentre in Italia si mette in cantiere una modesta miniserie tv in due puntate: Notte prima degli esami 82 (2011), che fonde scuola e calcio in un solo racconto per parlare di maturità e vittoriosi mondiali spagnoli.
Notte prima degli esami è una commedia sofisticata, corale, ricca di personaggi ben strutturati delle cui vicende lo spettatore diventa partecipe. Brizzi non riuscirà a ripetere simile magia cinematografica nei lavori successivi, che conservano un buon successo di pubblico, ma restano solo dei television movie realizzati con mestiere. Il regista mette in campo un’operazione furbetta, strizza l’occhio a un pubblico di adolescenti ma anche di ex maturandi, ricordando l’estate del 1989, che conosce molto bene, citando situazioni e mode di quel periodo storico. Tutto è molto leggero, certo, niente a che vedere con la commedia all’italiana d’un tempo che divertendo raccontava la vita, ma il prodotto commerciale scorre bene e si fa guardare con piacere.
Molto bravo Nicola Vaporidis nei panni di Luca Molinari, il giovane protagonista che nelle prime sequenze sfoga la rabbia repressa contro il professor Martinelli (Faletti), ma poi deve cercare di rabbonirlo perché viene a sapere che sarà il membro interno della commissione d’esame. Molte trame e sottotrame, l’amicizia tra ragazzi, le feste, gli scherzi feroci al secchione, l’illusione di ottenere i temi da copiare, le corse per le strade di una Roma notturna a sfasciare auto paterne e i primi amori. Luca prende una cotta – non corrisposto – proprio per Claudia (Capotondi), figlia di Martinelli (ma lui non lo sa), conosciuta a una festa. Viene a sapere che si tratta della figlia del professore che tutti chiamano la carogna soltanto nelle ultime sequenze ma resta deluso dalla sua risposta. Molto interessanti i personaggi di contorno, la storia d’amore tra Massimiliano e Simona con la nascita di un figlio non troppo desiderato, il rapporto tra la nonna di Claudia (Fabrizi) e Ludovico (Ric), il breve cammeo di Salvi (non accreditato) nei panni di un comico poliziotto. Giorgio Faletti interpreta il ruolo della sua vita, forse un po’ ingessato e retorico, ma è il personaggio che lo richiede, e resta impresso nell’immaginario adolescenziale.
Il film vive del rapporto intenso tra Luca e il professor Martinelli che imbastiscono una strana amicizia, quasi una complicità, nonostante la beffa finale in sede di interrogazione. Giorgio Faletti vince un Globo d’Oro come miglior attore. Ottima l’ambientazione scolastica, ben ricostruito il clima del ripasso angoscioso prima degli esami, divertenti le storie che s’intrecciano, gli amori che nascono e muoiono nello spazio di pochi giorni. Fotografia crepuscolare d’una Roma notturna, montaggio essenziale, regia sicura e sceneggiatura priva di buchi. La colonna sonora è la cosa migliore della pellicola, realizzata da Bruno Zambini che cita molti pezzi storici: Lamette (1982), Wild Boys (1984), The Final Countdown (1986) e Gioca jouer (1981), approfittando della moda del Karaoke dettata da Fiorello a fine anni Ottanta. Tra tutti i pezzi musicali ricordiamo Antonello Venditti con il brano romantico (ma non sdolcinato) che dà il titolo al film, uno dei suoi motivi più riusciti (la protagonista femminile si chiama Claudia, proprio come nella canzone). Il regista cita la trasmissione Colpo grosso condotta da Umberto Smaila, il calcio con l’Italia Mundial del 1982, l’Inter dei record di Trapattoni, l’automobilismo con Nicki Lauda, i videogiochi Commodore 64. Un buon lavoro, ricco di umorismo e di buone trovate, come quella di scrivere sui titoli di coda il futuro di ogni ragazzo. In attesa del sequel, che si svolge nel 2006 ed è tutta un’altra storia.
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Regia: Fausto Brizzi.Soggetto: Giannandrea Pecorelli. Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno, Marco Martani. Fotografia. Marcello Montarsi. Montaggio: Luciana Pandolfelli. Scenografie: Beatrice Scarpato. Costumi: Monica Simeone. Musiche: Bruno Zambrini, Antonello Venditti. Produttore: Fulvio Lucisano, Federica Lucisano, Giannandrea Pecorelli, Giulio Steve, Fausto Brizzi. Case di Produzione: Italian International Film, Rai Cinema, Aurora Film & TV. Distribuzione: 01 Distribution. Durata: 95′. Genere: Commedia. Interpreti: Nicolas Vaporidis (Luca Molinari), Giorgio Faletti (prof. Antonio Martinelli), Cristiana Capotondi (Claudia Martinelli), Eros Galbiati (Riccardo), Sarah Maestri (Alice Corradi), Andrea De Rosa (Massimiliano Apolloni), Chiara Mastalli (Simona Natali), Armando Pizzuti (Filippo Santilli), Elena Bouryka (Valentina), Valentina Idini (Chicca Salvatori), Marco Aceti (Cesare), Eleonora Ceci (Loredana Natali), Enrica Ajò (Principessa Leila), Matteo Urzia (Roberto Martinelli), Valeria Fabrizi (Adele, la madre di Antonio), Riccardo Miniggio (in arte Ric) (Ludovico), Eleonora Brigliadori (madre di Simona e Loredana), Edoardo Costa (Ottavio), Daniela Poggi (Gabriella), Carola Stagnaro (madre francese di Riccardo), Alessandra Costanzo (mamma di Chicca), Anita Zagaria (mamma di Massimiliano), Cristina Ramella (prof. Lattanzi), Urbano Lione (barista), Maurizio Lops (brigadiere), Sergio Zecca (ginecologo), Stefano Guerrieri (Guido), Michael Schermi (Lorenzo Falaschi, detto er Tracina), Susanna Melandri (madre di Luca), Arianna Fadda (istruttrice di ballo), Enzo Salvi (poliziotto), Mariano D’Angela (altro poliziotto).
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]