Jurassic World (Film, 2015)
Jurassic World è stato in standby per tredici anni. Progettato come Jurrassic Park 4, nessuno si decideva a farlo, fino a quando Steven Spielberg – produttore esecutivo – non ha affidato il compito a un acerbo Colin Trevorrow, anche sceneggiatore insieme a Derek Connoly. Il film – pronto da un anno e bloccato per divergenze produttive – è uscito l’11 giugno 2015, in una sorta di debutto internazionale. Ben 750 copie distribuite in tutta Italia, in cartellone persino nella provincia depressa dove vivo, per la gioia di teenager, bambini e frequentatori abituali di pop corn-movie. In breve la storia, ambientata nella fantastica Isla Nublar, ventidue anni dopo i fatti di Jurassic Park.
Protagonista del nuovo desaster movie fantascientifico è il terribile Indominus Rex, un mostro geneticamente modificato che semina il panico nel parco, assassino che uccide per il gusto di farlo, creatura imprevedibile che si mimetizza, scova le vittime e le giustizia sul posto. Tutto il film è una caccia al mostro, basato sulle gesta dei due protagonisti adulti (Owen Gardy e Claire Dearing) e di due ragazzini in vacanza che vivono il problema dei genitori in procinto di separarsi. Isla Nublar è un mega parco che attrae milioni di turisti, ma il nuovo prodotto della scienza deviata sarà letale per molti visitatori, anche se non manca il lieto fine, dopo eccidi e battaglie dal sapore epico. La legge del profitto – come il sonno della ragione – genera mostri, per questo il tremendo Indominus Rex diventa il nemico da sconfiggere per salvare l’umanità. Centocinquanta milioni di dollari, un budget che supera quello dei tre capitoli precedenti messi insieme.
Jurassic World è un film che può piacere soltanto ai ragazzini, costruito a loro uso e consumo come una sorta di videogame, a partire dalle musiche di Michael Giacchino, integrate con brani tratti dai film precedenti, composti da John Williams. Quattro mesi di riprese allo zoo di Honolulu e nell’isola di Kauai, scene a New Orleans e a Slidell (Lousiana), mentre la finzione parla di un’isola centramericana davanti al Costa Rica. Scenografie spettacolari, buona fotografia, ottimi effetti speciali in 3 D quando sono di scena i bestioni preistorici, ma un certo imbarazzo nel vedere campi e controcampi tridimensionali con gli attori che danno le spalle alla platea. Sceneggiatura risibile con dialoghi ai limiti del ridicolo, tra filippiche patriottiche e luoghi comuni indicibili, soprattutto priva di suspense. Recitazione impostata, da puro film avventuroso senza alcun tipo di implicazione sociale, con i due protagonisti ingessati e poco calati nella parte, mentre si salvano i due ragazzini, spontanei e brillanti. Animatronic e computer grafica digitale ai massimi livelli, ma poco altro da salvare in un film che cita persino Uccelli di Hitchcock in una sequenza che raggiunge il culmine del ridicolo. Altre citazioni riguardano i precedenti capitoli di Jurassic Park (la vecchia automobile del primo film, i resti del vecchio parco…) pure loro ben altra cosa. Consigliato ai teenager e agli appassionati di desaster movie.
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Regia: Colin Trevorrow. Soggetto: Michael Crichton. Sceneggiatura: Colin Trevorrow, Derek Connoly. Fotografia: John Schwartzman. Montaggio: Kevin Stitt. Effeetti Speciali: Ind. Light e Magic. Scenografie: Ed Verreaux. Musiche: Michael Giacchino. Produttori: Frank Marshall, Patrick Crowley, Thomas Tull. Case di Produzione: Legendary Pictures, Universal Pictures, Amblin Entertainment. Produttore Esecutivo: Steven Spielberg. Durata: 124’. Genere: Fantascienza, Thriller, Avventura. Interpreti: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Vincent D’Onofrio, Omar Sy, Nick Robinson, Ty Simpkins, B. D. Wong, Irrfan Khan, Judy Greer, Andy Buckley, Lauren Lapkus, Brian Tee, James DuMont, Katie NcGrath, Jake Johnson, Courtney James Clark.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]