Se vero, la cicoria salverà Marino?
Le voci che circolano nei corridoi del Campidoglio dicono che Marino coltivi dinanzi alla porta del suo ufficio una pianta di”cicoria” contro il malocchio. Una notizia questa, ripresa on line con riferimenti storici sulle proprietà benefiche e propiziatorie della pianta.
Io sono portato a non crederci. Devo ammettere però che la sicumera che caratterizza l’attuale Sindaco di Roma nell’immaginare per sé due legislature malgrado tutto quello che sta succedendo,malgrado l’unanimità’ del dissenso sulle insufficienze della sua gestione,mi fanno pensare che solo abbandonandosi a qualche pratica esoterica si possa immaginare una ipotesi del genere.
Il Giubileo è alle porte. La città è pronta ad un evento del genere mentre la cronaca giudiziaria continua a riempire le pagine intere dei quotidiani romani e nazionali? Continuare su questa strada significa mettere in imbarazzo anche la Santa Sede e l’immagine di una Roma intesa universalmente la sede della Cristianità.
Qualsiasi politico con un minimo di sensibilità avrebbe già detto: lascio, non ci sono le condizioni per una esperienza del genere a dispetto del diavolo. Invece no. Il nostro, forse, crede davvero – se non è una di quelle leggende metropolitane che spesso coinvolgono i politici – che la “cicoria” possa salvarlo.
Noi, intanto, coltiveremo peperoncino come portafortuna per Roma ed i suoi abitanti.
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]