La Legge non è uguale per tutti
Talvolta mi domando a che servono le leggi, specie quelle che odorano di essere interpretate ad hoc. Mi riferisco alla Legge Severino; quando si è trattato di applicarla ai nemici, mi viene in mente il “povero” Silvio, mi sembra che tutti fossero d’accordo. Adesso che a farne le spese rischia di essere uno dei compagnucci di partito di Matteo, allora si parla di rivedere questa legge. Io suggerisco: potrebbero prevedere che se si è condannati appena appena, reati piccoli come abuso di atti d’ufficio, valga meno che beneficiario di mazzetta. Insomma tra colleghi ci si intende.
La cosiddetta “legge Severino” dal nome del ministro della giustizia del governo Monti, Paola Severino, fu votata ad ampia maggioranza alla fine del 2012 con l’obiettivo di abbattere il livello di corruzione della politica italiana. Riguarda candidati e membri del Parlamento italiano, di quello europeo, del governo e delle istituzioni ed enti locali. Prevede tre tipi di provvedimenti: la sospensione, la decadenza e l’incandidabilità. Non possono essere candidati, o comunque ricoprire la carica di deputato e senatore, i condannati a più di due anni di reclusione per delitti non colposi, quindi compiuti intenzionalmente, per reati punibili con almeno quattro anni. Se la causa di incandidabilità sopraggiunge durante il mandato, la Camera di appartenenza del condannato deve votare la decadenza dalla carica di senatore o deputato. Anche a livello locale sono incandidabili i condannati in via definitiva con una pena non inferiore a due anni. Ma per chi è già in carica basta una condanna non definitiva per essere sospesi fino a un massimo di 18 mesi.
Ora, tu cittadino italiano di serie B come me, valuta tu se De Luca, neo Governatore della Campania debba continuare a esserlo o no. Certo è che il reato di abuso d’ufficio è quello più gettonato ed è anche quello che miete vittime illustri. Allora ci potrebbe essere una modifica in tal senso, abolendolo. Oppure meglio ancora, per noi seconda scelta, dimettersi in blocco da cittadini italiani.