Carta UE della Disabilità, intervista a Marek Plura (PPE)

La libera circolazione delle persone in Europa è un diritto primario alla base dei principi dell’Unione europea. Nonostante gli sforzi rivolti a garantire tale opportunità, ad oggi le persone con disabilità sono tra quelle a poterne usufruire meno degli altri cittadini. Ciò dipende spesso dalla non omogeneità delle leggi negli stati membri sul riconoscimento dello status di disabile, con la frequente impossibilità di accedere all’estero a servizi normalmente riconosciuti nel proprio paese d’origine.

Lo scorso 30 giugno si è svolto al Parlamento europeo di Bruxelles il seminario Verso un’Europa priva di barriere: la Carta Europea della Disabilità, su iniziativa di Marek Plura, parlamentare polacco per il gruppo PPE, co-presidente dell’Intergruppo Disabilità e membro dei comitati su occupazione e affari sociali, trasporti e turismo. Tra i relatori dell’evento, il commissario europeo Marianne Thyssen, responsabile per l’occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro, ha condotto il discorso d’apertura, annunciando pubblicamente la decisione dell’UE di far partire questa estate il progetto Carta Europea della Disabilità.

Si tratta di un innovativo sistema di riconoscimento delle condizioni di handicap e disabilità fisica e mentale, tramite un documento riconosciuto a livello europeo per l’accesso all’estero agli stessi benefici nell’ambito di trasporti, cultura, sport e tempo libero. La Carta della Disabilità avrà un design basato sul riconoscimento delle carte già esistenti a livello nazionale, riprendendo il modello consolidato della European Parking Card, che uniforma in Europa l’accesso alle aree di parcheggio dedicate ai disabili.

Marek PluraAbbiamo contattato Marek Plura [foto] per farci rilasciare una dichiarazione sugli esiti del seminario e l’attualità delle condizioni dei disabili in Europa: tramite la sua strenua attività politica, contribuisce da anni a migliorarne il benessere e il riconoscimento sociale. Con un profilo professionale di assistente sociale, psicoterapeuta e pedagogista, mr. Plura è stato premiato dall’Ordine del Sorriso, un’onorificenza riconosciuta a quei professionisti che si sono distinti per le proprie attività a favore della cura e la gioia dei bambini.

Quali sono le principali innovazioni e benefici pratici dell’introduzione della Carta Europea della Disabilità?

La Carta Europea della Disabilità mira alla sempre maggiore riduzione delle barriere esistenti, incrementando la mobilità delle persone con disabilità nell’Unione Europea. Nella maggior parte degli Stati membri, le persone con disabilità hanno accesso a diversi tipi di diritti specifici; tuttavia, spesso queste devono affrontare una serie di ostacoli quando viaggiano per l’Europa, a causa dei diversi sistemi di riconoscimento della documentazione a conferma del loro status di disabili. L’implementazione della Carta – a seguito dell’esempio di successo della European Parking Card – andrà a migliorare le condizioni di vita di molti cittadini europei. Per le persone con disabilità ciò sarà evidente: significa che potranno trarre vantaggio da programmi assistenziali e agevolazioni forniti in particolari Stati membri dell’UE. L’idea alla base è che ogni paese introduca le proprie regole e soluzioni, in modo da incentivare le autorità locali o le compagnie private a seguire il loro esempio. L’aspetto più importante è che il titolare sarà visibile sulla carta.

Crede che le attuali strategie europee verso le persone disabili siano adeguate a garantirne il benessere e l’inclusione sociale? Quali sono gli aspetti sui quali è ancora necessario porre maggiore impegno?

Quest’anno abbiamo condotto una revisione della Strategia Europea per la Disabilità, per verificare lo status delle azioni previste. Sfortunatamente, in molte aree queste risultano essere non esattamente efficaci come pianificato. Durante la conferenza da me organizzata al Parlamento europeo, il commissario UE Marianne Thyssen ha sottolineato che l’Unione europea deve ancora affrontare il problema del basso livello di impiego delle persone con disabilità: attualmente solo il 25% di esse ha un lavoro. Una situazione simile si riscontra riguardo all’accesso all’istruzione delle persone con handicap.

In che modo l’Unione Europea si propone di affrontare tali sfide?

In relazione alla strategia e ai prossimi progetti mirati, Marianne Thyssen ha annunciato che la Commissione europea ha già fornito risorse finanziarie per introdurre tali miglioramenti in campo professionale ed educativo: ciò verrà attuato migliorando le qualifiche delle persone in cerca di lavoro e supportando il processo di ricerca del proprio profilo professionale. Credo che quest’anno le iniziative sociali e il coinvolgimento delle persone con disabilità ci permetteranno di operare correttamente la revisione della strategia; ciò consentirà di riconoscere quali aree hanno bisogno di subire delle modifiche. Ritengo che i più importanti cambiamenti giungano dalla pratica, pertanto avremo bisogno di persone audaci e impegnate, pronte a condividere le proprie opinioni. Grazie al loro contributo, saremo in grado di rendere pubblici i nostri intenti per presentarli ufficialmente alla Commissione europea. Personalmente sono impegnato già da molti anni nel migliorare le condizioni delle persone con disabilità, e intendo continuare il lavoro in questo campo nel forum del Parlamento europeo.

[versione in lingua inglese al link]

©Futuro Europa®

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