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P.A.: appello ambientalisti a capigruppo Camera,cambiate ddl Associazioni, no a silenzio assenso e ad accorpamento Forestale – In vista della discussione alla Camera sul ddl Madia, le associazioni ambientaliste Fai, Legambiente e Wwf hanno scritto una lettera ai capigruppo in cui denunciano “una deriva irriflessiva e superficiale che tende a confondere le accelerazioni procedurali e i tagli indiscriminati delle funzioni pubbliche con il bene del Paese, mentre rischiano ancora una volta di essere favorite la prevalenza degli interessi particolari e l’opacità nei processi decisionali ed essere minata l’efficacia degli interventi di prevenzione e repressione in campo ambientale”.L’appello delle associazioni è volto a evitare che il parere delle pubbliche amministrazioni a tutela del paesaggio, dei beni culturali e dell’ambiente sia reso “irrilevante nei processi autorizzativi con un indiscriminato ‘silenzio-assenso'”. Si chiede poi di “non modificare il processo decisionale in Conferenza dei Servizi introducendo il voto ‘a maggioranza’, senza distinzione tra le varie amministrazioni, superando la valutazione vigente degli ‘interessi prevalenti’, quali quelli rappresentati dalle amministrazioni preposte alla tutela del paesaggio dell’ambiente e della salute”.Altra richiesta è quella di non cancellare la possibilità di sanzionare chi dà inizio ad attività edilizie con ‘Scia’ in mancanza dei requisiti necessari o in contrasto con la normativa vigente. Gli ambientalisti sollecitano infine a “istituire un corpo moderno di Polizia ambientale”, invece di accorpare la Forestale nelle Forze di Polizia. (ANSA).

Petrolio: sindaci Capo Leuca in sciopero fame contro trivelle, “Ecosistema da difendere” – In sciopero della fame per dire ‘No’ alle trivelle. I sindaci del Capo di Leuca fanno fronte comune contro la ricerca di idrocarburi nell’Adriatico e nello Ionio e sono pronti a portare la loro protesta a Roma. Al fianco dei primi cittadini di Salve, Morciano, Castrignano del Capo, Patù, in sciopero della fame dall’otto luglio tanti cittadini e amministratori locali che si sono uniti alla protesta.”Abbiamo deciso di fare un’azione forte – dice all’Adnkronos il sindaco di Castrignano del Capo Anna Maria Rosafio – per protestare contro il rilascio dei decreti di compatibilità che hanno avuto l’ok dei ministeri competenti per la ricerca di idrocarburi nel nostro mare”.Lo sciopero della fame sarà ‘sospeso’ da domani, in attesa dell’incontro in programma mercoledì prossimo, ma, assicurano i sindaci, se la situazione non si sblocca “siamo pronti a riprendere e a portare la protesta a Roma”. (AdnKronos)

Trivelle: Goletta verde, è assalto compagnie petrolifere Iniziativa Legambiente ha fatto tappa a Corigliano Calabro – “Diciotto procedimenti attivi per un totale di circa 14 mila chilometri quadrati da Taranto a Crotone: una superficie grande quanto l’intera Campania è sotto scacco delle compagnie petrolifere. Sono questi i numeri della folle corsa all’oro nero che non risparmia le coste ioniche, così come gli altri mari italiani. Un vero e proprio assalto delle compagnie petrolifere frutto di una scellerata scelta in campo energetico del Governo che sta letteralmente svendendo i nostri mari”. E’ quanto si afferma in una nota di Legambiente in occasione dell’arrivo di Goletta Verde a Corigliano Calabro. “Con la petizione #StopOilAirgun – afferma Mattia Lolli, responsabile di Goletta Verde – chiediamo al Governo di vietare la tecnica dell’airgun per fini petroliferi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Una tecnica che non porta vantaggi alla collettività in termini economici, di conoscenza scientifica e ambientali, ma che è a favore esclusivamente delle compagnie. E per ribadire il nostro no al petrolio domani saremo a Policoro (Matera) alla manifestazione contro le trivelle nello Ionio, con due richieste. La prima è quella di fermare la corsa all’oro nero nel mare italiano e nello Ionio, attraverso un forte impegno delle Regioni e dei Comuni nel mettere in campo atti concreti ed efficaci contro i titoli rilasciati e in fase di rilascio. La seconda è un appello al Governatore della Basilicata Pittella affinché dica no al petrolio non solo in mare ma anche in terra ferma, dove fino ad oggi non sono arrivati segnali da parte della Regione. Se il petrolio viene ritenuto non strategico e impattante a mare perché dovrebbe esserlo a terra?”.(ANSA).

Coldiretti, mafia controlla almeno 5mila ristoranti in Italia – “Sono almeno cinquemila i locali della ristorazione del nostro Paese nelle mani della criminalità organizzata che approfitta della crisi economica per penetrare in modo sempre più massiccio e capillare nell’economia legale”. E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione al blitz della Direzione investigativa antimafia con il sequestro del ristorante “Il baroccio” nel centro della Capitale di proprietà dello stesso imprenditore a cui nel marzo scorso erano stati sequestrati altri due ristoranti vicini, “Il faciolaro” e “La rotonda” nella zona Pantheon. Acquisendo e gestendo direttamente o indirettamente gli esercizi ristorativi le organizzazioni criminali hanno la possibilità di rispondere facilmente ad una delle necessità più pressanti: riciclare il denaro frutto delle attività illecite, come è emerso dal terzo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Il volume d’affari complessivo dell’agromafia è salito – rileva la Coldiretti – a 15,4 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese.(AdnKronos)

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