Al Festival di Veleia risorgono antichi miti

I miti greci riprendono vita nel Teatro Antico di Veleia, grazie all’iniziativa del Comune piacentino di Lugagnano Val d’Arda in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio e il supporto di importanti aziende del territorio. Il sito archeologico, che deve il suo nome ai Veleiates o Eleates, gli antichi abitanti, prevede un ricco calendario di opere antiche, la cui fruizione è completamente gratuita, interpretate da noti attori del panorama cinematografico e teatrale italiano.

Il direttore artistico del Festival di Veleia, Paola Pedrazzini, ha chiamato Isabella Ferrari, Piergiorgio Odifreddi, Stefania Sandrelli e Giancarlo Giannini, che vestiranno i panni di antichi eroi ed eroine della mitologia greca, per regalare al pubblico una boccata di ossigeno e di speranza, dalla pesante situazione socioeconomica che sta in questi giorni attraversando l’Europa. Dato il contesto in cui si tengono gli spettacoli ci si potrebbe anche illudere, piacevolmente, che un intervento divino, complici le brillanti interpretazioni degli attori, possa sovvertire l’esito degli eventi futuri. Ad ogni modo, come a fine di ogni rito,  alla conclusione degli spettacoli non mancheranno banchetti e libagioni di vini e salumi offerti dalle aziende agricole locali, con lo scopo di incentivare il turismo.

Il Festival è iniziato lo scorso 16 Luglio con l’interpretazione di Isabella Ferrari nelle vesti di Fedra; un intenso monologo, tratto dalla lettura del mito greco fatta dal poeta Ghiannis Ritsos, in cui la protagonista svela il proprio amore per il figliastro Ippolito. L’attrice è stata accompagnata dal violino di Georgia Priviteira e guidata dalla regia di Vittoria Bellingeri. Il 21 Luglio è stato Piergiorgio Odifreddi a calcare il palcoscenico guidato dalla regia di Sergio Maifredi; soffermandosi sul Canto XII – Il problema dei buoi di Archimede, il matematico e illustre pensatore ha affrontato l’Odissea di Omero smascherando la figura di Ulisse. Uno spettacolo ricco di logica e ironia, che attraverso l’uso del linguaggio e del pensiero regala una nuova chiave di lettura di un classico come l’Odissea. Stefania Sandrelli è stata la protagonista in Elena di Ghiannis Ritsos, con la regia di Guido Soldati e il pianoforte del maestro Guido Scano. In scena il 24 Luglio, la Sandrelli ha affrontato un monologo nei panni di una Elena matura e saggia, che riflette sulla futilità della propria bellezza.

Ad accogliere il pubblico per l’ultima serata del festival, il 29 Luglio, sarà Giancarlo Giannini nei panni di Ulisse con il Mio nome è Nessuno di Omero. Accompagnato dal violoncello di Gianni Cuciniello e dall’arpa celtica di Daniela Procaccini, Giancarlo Giannini ci porterà nei luoghi di Ulisse, ripercorrendo la sua storia e le varie tappe che finalmente lo riporteranno nella sua amata Itaca.

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