Qui Roma, abbiamo un problema…
La torrida estate 2015 non risparmia nulla alla Città Eterna. Dopo gli scioperi nei trasporti, che si sono aggiunti agli altri problemi non risolti, ora tocca alla stampa internazionale che, attraverso i suoi corrispondenti, si accanisce sui nostri guai. Del resto, la débâcle è sotto gli occhi di tutti.
“Il declino di Roma, di nuovo?”, si chiede il New York Times, che pubblica sulla prima pagina della versione internazionale del quotidiano un servizio – poi ripreso anche dall’edizione newyorkese – sulla capitale e il suo degrado. Accanto, la grande foto di un vicolo del rione Trastevere, sommerso dai cartoni e dall’immondizia non raccolta. Più sotto due “pescatori” tra l’erba alta delle banchine del Tevere. “L’erba nei parchi arriva all’altezza delle ginocchia, la metro funziona a rilento per la protesta degli autisti, un incendio ha semiparalizzato l’aeroporto, il susseguirsi di arresti dei pubblici amministratori fa emergere un quadro devastante dell’infiltrazione mafiosa nel governo della città”.
Non ha aiutato il fatto che nel vortice dello scandalo siano finiti anche “ex membri dello stesso Partito Democratico di Ignazio Marino”, ricorda il quotidiano della Grande Mela, annotando come il sindaco sia stato spesso criticato per essere “più interessato all’attenzione del pubblico straniero che non ai problemi della città”.
“I rifiuti e l’incuria rovinano l’immagine di Roma”. Dopo il ‘New York Times’, anche ‘Le Monde’ ha dedicato un articolo al degrado nella capitale, sottolineando come ormai nella città eterna abbia preso piede “un nuovo genere di fotografie”. Dai “sacchetti di immondizia depositati ad un angolo della strada alle file di attesa all’aeroporto di Fiumicino, dove un terminal è stato in parte devastato da un incendio”, passando per il “giardino pubblico appassito per l’ondata di caldo” e il “treno suburbano o l’autobus affollato, se possibile, senza aria condizionata e con un’ora di ritardo”, il corrispondente da Roma descrive tutti i ‘nuovi’ scenari di degrado che caratterizzano la Capitale.
“Dal quartiere di Bravetta, a ovest – si legge ancora – a quello di Centocelle, a est, la capitale italiana non sembra essere altro che desolazione. Mentre Milano, la rivale, si abbellisce sotto l’influenza dell’Esposizione universale, Roma e le sue istituzioni sembrano incapaci di gestire la vita quotidiana dei suoi abitanti”. Marino viene visto come “troppo naif” per mettere a freno la vasta rete di illegalità che soffoca l’amministrazione di Roma e troppo debole per dare risposte concrete ai problemi della città. Agli attacchi, lui si difende ricordando di aver iniziato a sostituire il clientelismo con il merito e di aver semplificato le regole per gli appalti pubblici, creando inoltre un sito web in cui chiunque possa denunciare i problemi.
A rispondere alle polemiche suscitate dal New York Times sulle condizioni di degrado in cui si trova la Capitale, è stato il professor Alberto Asor Rosa, in un’intervista al Corriere della Sera. “Mi permetto di suggerire al New York Times, così appassionato ai problemi della Capitale d’Italia, di inviare i suoi giornalisti a Fontana di Trevi, al Colosseo e anche sotto casa mia, a Borgo Pio, a pochi metri da Piazza San Pietro, per verificare un’altra forma di degrado: quella procurata dai turisti americani… che… mezzi nudi, con le infradito, mangiano stravaccati e lasciano cumuli di sporcizie d’ogni genere…”.
Roma, tuttavia, rimane una Capitale molto amata nel mondo. Nonostante tutti i suoi problemi, la città eterna viene premiata da TripAdvisor, il sito che recensisce hotel, ristoranti e luoghi d’arte. Il portale ha annunciato i vincitori dei suoi Certificati di Eccellenza e la sua Hall of Fame delle strutture più apprezzate dai suoi utenti. In entrambi i casi la Capitale si è piazzata al secondo posto dopo Londra. Una sorpresa che in qualche modo ci rincuora.