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Obama,taglio emissioni del 32%, l’America guidi il mondo ‘I cambiamenti climatici la minaccia più grande’. E cita il Papa – Nella lotta ai cambiamenti climatici gli Stati Uniti devono dare il buon esempio, e sfidare il mondo a fare altrettanto. Con un lungo discorso dai toni ispirati, Barack Obama ha presentato oggi il suo ambizioso piano per la protezione per l’ambiente, per tagliare in particolare le emissioni di anidride carbonica delle centrali elettriche americane. Perché, ha affermato, “quando il mondo incontra le sfide più dure, è l’America a guidare sulla strada da seguire. Ed è così anche con questo piano”. Un piano quindi da presentare come esempio al vertice delle Nazioni Unite sull’ambiente, in programma a Parigi a dicembre. E un piano che nella visione di Obama è fondamentale, perché “nulla minaccia di piú il nostro futuro e quello delle nuove generazioni del cambiamento climatico”. E già oggi, “il Pentagono afferma che i cambiamenti climatici pongono rischi immediati alla nostra sicurezza nazionale”. Al suo punto centrale prevede un taglio delle emissioni del 32 per cento dai livelli del 2005 entro il 2030. L’Agenzia Usa per l’Ambiente, ha annunciato, “sta fissando per la prima volta gli standard per mettere fine all’emissione senza limiti di carbonio dalle centrali elettriche, che sono la fonte di un terzo dell’inquinamento da monossido in America”, ha detto. Solo così, ha spiegato, “ridurremo le morti premature” legate all’inquinamento “del 90%”. E solo grazie al nostro piano, ha insistito, “ci saranno 90.000 attacchi di asma in meno tra i bambini ogni anno, (ANSA)

Forestali, Corpo in piazza per dire ‘no’alla militarizzazione – I Forestali sono scesi in piazza martedì 4 agosto al Pantheon per protestare contro la “militarizzazione e lo spezzettamento del Corpo forestale dello Stato”. “Renzi e il Pd distruggono il Corpo Forestale. Ambiente e natura svenduti per uno spot elettorale”, si legge nello striscione principale. E poi: “Renzi e Madia disperdono la polizia ambientale: le ecomafie ringraziano”. Il presidio ha voluto manifestare il dissenso al ddl Madia, attualmente in discussione al Senato, che prevede una sostanziale soppressione del corpo forestale con accorpamento in altre forze di polizia. La possibilità è che i Forestali possano essere unificati ai Carabinieri. Ipotesi che non piace al Corpo, contrario a una possibile “militarizzazione”. “Ieri è iniziata la discussione in Senato del ddl Madia ed è stato stravolto l’ordine del giorno, votando subito l’articolo 8 che prevede la soppressione del Corpo e il transito in altre forze. Il che vuol dire cancellare 193 anni di storia e lasciando nel buio 8 mila Forestali che attendono chiarezza”, ha spiegato Andrea Laganà, segretario del Sindacato nazionale forestale. “In più, non si capisce che fine faremo – ha aggiunto – né se verremo presi in considerazione come parti sociali al momento dei decreti attuativi. Il danno oramai l’hanno fatto, speriamo di poter almeno scegliere in che corpo finire. Fare il Forestale è stata una scelta di vita, diversa dalla carriera militare”. La protesta proseguirà “in tutti i luoghi e le sedi opportune”, senza mai però “mancare ai nostri impegni. Noi amiamo la natura”. (OMNIROMA)

Agricoltura: consumo suolo ‘costa’ oltre 474mila tonnellate di frumento l’anno – “Le relazioni tra agricoltura e ambiente sono molto complesse e in continua evoluzione. Si possono stimare i costi del degrado del suolo in termini di perdita di capacità di produzione agricola: per l’Italia, la perdita potenziale causata dal consumo di suolo è valutata fino a 474.400 tonnellate di frumento all’anno”. Così il commissario straordinario del Crea, Salvatore Parlando, in occasione della presentazione di oggi dell’Annuario dei dati ambientali dell’Ispra. “Si stima che due terzi dei suoli del territorio nazionale, incluse le aree montane, siano ormai degradati – aggiunge Parlando – Per quanto riguarda il settore forestale, In Italia le foreste e le altre terre boscate occupano oltre 10 milioni di ettari, quasi un terzo della superficie territoriale nazionale, e contengono 1,2 miliardi di tonnellate di carbonio organico, corrispondenti a 4,5 miliardi di tonnellate di Co2, delle quali quasi il 60% nel suolo”. (AdnKronos)

Rifiuti tossici, Parentela (M5S): “Calabria sacrificata per interessi economici”  – “Il governo faccia chiarezza sull’eventuale presenza di rifiuti radioattivi nel Comune di Lattarico (CS) in seguito alle affermazioni del pentito Mattia Pulicanò apparse recentemente sulla stampa”. Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela, dopo aver depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente. “Da sempre – aggiunge Parentela – la mia azione parlamentare è volta a portare a galla i misteri relativi all’interramento di rifiuti tossici e radioattivi in Calabria. Ho più volte interrogato il governo per tentare di comprendere la reale portata del fenomeno, che spesso e volentieri ha fatto orecchie da mercante. A distanza di sei mesi non siamo neanche riusciti a conoscere i risultati delle indagini conoscitive condotte attraverso un elicottero sui cieli della Calabria, che sarebbero dovuti essere pubblici entro fine febbraio e che ancora risultano essere avvolti da un alone di mistero”.  Il Cinque Stelle continua: “Il governo ed il PD non vogliono avviare il registro tumori ed il registro epidemiologico in Calabria, che potrebbe dare una mano per comprendere l’incidenza tra neoplasie tumorali e la presenza di rifiuti tossici sul nostro territorio. Nel frattempo in Calabria si muore in silenzio, mentre la vecchia politica continua ad essere complice delle organizzazioni criminali attraverso un’inoperatività che puzza di collusione. E’ evidente – conclude Parentela – che il governo non vuole affrontare seriamente il problema dei rifiuti tossici in Calabria, perché non sa da che parte iniziare con le operazioni di bonifica che peserebbero non poco sulle casse dello Stato. A quanto pare i cittadini calabresi non hanno il diritto di vivere in un territorio salubre e pulito e vengono sacrificati sull’altare della convenienza economica”. (IlVelino)

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