Sogno o incubo di mezza estate?
Non c’è dubbio: il prolungato caldo di questi giorni può giocare brutti scherzi alla mente umana specialmente nel corso della notte se la temperatura e la umidità aumentano.
Questa notte ho fatto sogni orribili ed incomprensibili. Ho letto un dispaccio del Generale Mac Arthur al Presidente degli Stati Uniti nel quale si vantava di aver vinto un torneo di golf nel corso della sua campagna militare nelle Filippine. Nessun cenno alle ingenti perdite di tanti giovani marine falciati dal fuoco giapponese né alcuna indicazione sulla reale prospettiva di vittoria finale delle truppe americane.
Immediatamente dopo ho assistito ad una telefonata del Generale Patton nel corso della quale si vantava di aver vinto il titolo europeo di migliore scacchista. Dall’altro capo del telefono c’era il Presidente Americano. Alla domanda di quest’ultimo sull’andamento della campagna militare in Europa, il Generale ha chiuso la conversazione, tutto compiaciuto per il titolo conseguito.
Non nascondo che mi sono svegliato frastornato, chiedendomi il significato di quel surreale sogno. L’unica spiegazione me la sono data ritenendo il caldo notturno responsabile. Mi sono alzato presto, ho iniziato la colazione, ho acceso la televisione per il Tg del mattino e ho assistito all’espressione di compiacimento del Presidente Renzi che annunciava il varo del nuovo Consiglio di Amministrazione della RAI. Nessun dato sulla crescita della disoccupazione giovanile, nessuna novità sulla mancanza di credito alle imprese da parte delle Banche per cui si continuano a chiudere aziende non per debiti ma perché non riscuotono dai clienti in tempi rapidi il pagamento del fatturato prodotto, nessun impegno per il pagamento da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti dei suoi creditori entro settembre come da tempo assicurato.
Mi sono fermato attonito, ho spento il televisore, visibilmente irritato e mi sono chiesto: l’incubo era quello notturno o quello prodotto dal notiziario televisivo? Ancora non mi so dare una risposta o, forse, non me la voglio dare per non rovinarmi la giornata. Ho preferito tornare a dormire.
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]