Giovani imprenditori, un’agricoltura alternativa
Le imprese agricole condotte dai giovani agricoltori stanno scoprendo un nuovo modo di fare agricoltura. Infatti, in questo periodo di crisi, l’ingegno e la voglia di provarci ha indotto molte aziende ad inventarsi nuove colture ed allevamenti. C’è chi ha deciso di diventare il primo trasformatore al mondo di cashmere e si è messo ad allevare capre di razza “hircus” e chi ha scelto di assicurare pesce freschissimo, portandolo a domicilio appena sbarcato.
A testimoniare l’inventiva dei giovani c’è un’azienda che nei pressi di Bologna ha avviato un allevamento di capre “hircus”, capra di antica origine mongolica, unica al mondo in grado di produrre la pregiata lana cashmere. Pochi sanno che l’Italia è il primo paese trasformatore di questo tessuto, uno dei vanti della moda nazionale. I proprietari hanno deciso di diventare fornitori delle imprese che lavorano la lana e si sono messi ad allevare le capre sulle balze del primo Appennino romagnolo, dove gli animali svolgono anche un importante lavoro di pulizia del sottobosco. Giovani pescatori dell’Adriatico hanno invece deciso di valorizzare il pesce freschissimo pescato con la loro barca per portarlo a casa delle famiglie e si sono attrezzati con un apposito furgone per recapitarlo direttamente a domicilio dove, se richiesto, forniscono anche utili consigli su come il pesce debba essere pulito e cucinato.
Un’altra azienda in Veneto è nata nel 2014 con l’obiettivo di coltivare il luppolo, una delle materie prime per la produzione di birra, la cui produzione a livello nazionale è scarsa, nonostante la forte domanda. C’è anche chi si è dedicato agli asini, con il loro latte ricava saponette per un bagno di bellezza, come faceva l’imperatrice Poppea, e sta progettando la creazione di shampoo e creme.
Altre imprese hanno avviato un’attività di recupero di giovani disadattati attraverso la coltivazione dei prodotti agricoli, in particolare ortaggi che vengono venduti direttamente nel mercato contadino dell’azienda. In quasi tutta la Penisola sono diffuse le aziende con annesso agriturismo, alcune con funzioni di solo turismo, altre anche con funzioni terapeutiche, vedi quelle dotate di maneggio che praticano corsi di ippoterapia, vere e proprie cure in cui l’interazione uomo-cavallo dona benefici.
Questi esempi sono testimonianze del profondo processo di rinnovamento in atto nelle campagne italiane. Di queste imprese circa il 70% opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta alla trasformazione aziendale. Oggi nelle campagne il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere un’attività con idee innovative, che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. Molti giovani agricoltori hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali ma anche una migliore qualità della vita.