Italia delle Regioni

Beni culturali: arriva il sì delle Regioni al “Piano grandi progetti”.  Giovanni Toti, Presidente della regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni  ha commentato: “Abbiamo dato due pareri favorevoli. Il primo, piuttosto tecnico, sull’accorpamento delle classi relative alla scuola; il secondo, invece, relativo agli investimenti del piano Franceschini, di cui si è letto sui giornali in questi giorni, sul patrimonio artistico e culturale del Paese”..

Con riferimento al piano “Grandi Progetti Beni Culturali”, presentato prima della pausa estiva dal ministro Franceschini, alcune Regioni “hanno segnalato una sorta di sperequazione – ha proseguito Toti – rispetto agli investimenti previsti dal piano stesso, a cui il ministro avrebbe già risposto al coordinatore della commissione cultura, il presidente della Regione Calabria. Si tratta comunque di un piano di integrazione di altri fondi già stanziati nel tempo passato, mentre altri possono essere cambiati di destinazione durante il 2016 in modo da perequare, per così dire, eventuali Regioni penalizzate”. In particolare è stata la Campania a sottolineare alcuni progetti che “da tempo aspettano un’attenzione- ha sottolineato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni – come il “Museo della canzone napoletana”. Tutte le Regioni, ha aggiunto Toti, in qualche modo hanno “evidentemente qualcosa da ristrutturare, visto che l’Italia è un Paese ricco di patrimonio artistico”.

“Nel corso della Conferenza le Regioni hanno dato un parere motivato al piano Franceschini  per il rilancio dei beni culturali, tuttavia non senza porre il problema di una riapertura nel 2016 dell’intesa per meglio ottemperare le esigenze di altri territori”, lo ha riferito il presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, relatore in Conferenza delle Regioni del provvedimento recante disposizioni per il rilancio dei beni culturali italiani. La revisione dell’allocazione delle risorse, ha aggiunto il presidente calabrese, “è stata sollecitata nel corso dei lavori della Conferenza, ad esempio, da Calabria, Sicilia, Campania ed anche Liguria”. Nel 2015 le risorse per il piano di rilancio dei beni culturali ammontano a 30 milioni e nel 2016, ha ricordato Oliverio, a 50 milioni di euro.

In Conferenza Unificata è stato così espresso il parere positivo sul piano strategico “Grandi progetti Beni culturali”, previsto dalla Legge Art Bonus, che stanzia 80 milioni di euro di investimenti nel biennio 2015-2016. La misura è destinata a progetti di completamento dei grandi musei nazionali di rilevante interesse culturale, offrendo risorse per 12 progetti che interessano le regioni del centro Nord, andando, quindi, ad integrare i 490 milioni previsti dal Pon (Programma Operativo Nazionale) per le regioni del Sud. Entusiasta su Twitter lo stesso ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini: “anche la Conferenza Unificata Regioni e autonomie locali esprime parere favorevole a Piano Grandi Progetti. Ora si parte”.  Relativamente ai rilievi avanzati da alcune Regioni del Sud, il ministro ha spiegato che la maggior parte dei progetti “riguarda il Centro-Nord perché al Sud sono stati erogati 490 milioni nell’ambito del Pon Cultura”.

Gli investimenti – ricorda una nota del Ministero dei beni culturali – sono destinati a progetti di completamento dei grandi musei nazionali di rilevante interesse culturale equamente distribuiti  in tutte i contesti regionali  quali: Uffizi di Firenze, Polo Reale di Torino, Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara, Museo delle navi di Pisa,  Museo di arte contemporanea di Palazzo Ardinghelli all’Aquila, Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Villa romana di Spello) e a interventi sui poli di attrazione culturale: Arena del Colosseo, Certosa di Pavia, Arsenale Pontificio di Roma, Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa, Museo archeologico dei Giganti di Mont’e Prama a Cabras (per realizzare un polo di attrazione di rilevanza nazionale ed internazionale per i Giganti di Mont’e Prama).

Reazioni positive dal Veneto: sono stati definitivamente stanziati tre milioni di euro per l’opera di restauro del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa”, a spiegarlo è l’assessore al territorio e alla cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che ha partecipato a Roma alla Conferenza Unificata. “Come già annunciato nei giorni scorsi dal presidente Zaia – spiega Corazzari – l’intervento per il recupero di uno dei più celebri ponti non solo del nostro Paese, che oltre ad essere un monumento di grande interesse architettonico e culturale è uno dei simboli della storia del Veneto e dell’Italia, era stato inserito nel piano strategico biennale dei grandi progetti finanziati del Ministero dei beni culturali”. La Conferenza Unificata approvando il suddetto Piano, assegna “definitivamente al Ponte degli Alpini un milione nell’annualità 2015 e due milioni nel 2016”.

Soddisfazione anche dalla regione Umbria: “l’approvazione da parte della Conferenza Unificata – ha affermato l’assessore Antonio Bartolini che ha partecipato ai lavori della Conferenza stessa – era l’ultimo passaggio necessario per il via libera definitivo al programma che prevede uno stanziamento di circa 80 milioni di euro per le Regioni del Centro Nord e contiene, per l’Umbria, il finanziamento di un milione di euro destinato alla Villa romana di Spello. Lo stesso ministro, ha sottolineato l’assessore Bartolini, ha riconosciuto al progetto previsto per la Villa Romana di Spello una forte potenzialità attrattiva anche dal punto di vista turistico, oltre alla riconosciuta importanza storico culturale del sito. Questi fattori sono stati determinanti per l’inserimento dell’intervento tra i dodici previsti dal Piano e per la concessione di un finanziamento così elevato che sarà utilizzato per il completamento dello scavo e l’allestimento dell’area archeologica nel sito, al fine di rafforzare l’attrattività a livello nazionale di un’area ricca di patrimonio culturale diffuso. Non possiamo – ha concluso l’assessore – che dichiararci soddisfatti”.

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