Le città più sicure al mondo
L’Economist ha reso noto nel suo Rapporto che redige annualmente “The Safe Cities Index 2015”, realizzato dall’Economist Intellegence Unit-EIU (Centro di Ricerca dell’Economist Group che fornisce servizi di previsione e consulenza attraverso la ricerca, analisi ed interpretazione dei dati che raccoglie, per Governi ed aziende) la classifica delle città più sicure al mondo, scelte in un ventaglio di 50, in base alla loro rilevanza e alla quantità di dati disponibili, come specificato da Economist, per cui la classifica non è esaustiva e l’ultima in classifica non è la più pericolosa al mondo.
La graduatoria è stata predisposta sulla base di quaranta indicatori ben definiti di tipo qualitativo e quantitativo, secondo quattro macro-categorie: la sicurezza digitale (valutando la cyber-sicurezza della città: reati informatici, furto d’identità, consapevolezza dei cittadini sull’eventualità del verificarsi di questo tipo di eventi e sul corretto funzionamento delle infrastrutture digitali), la sicurezza delle infrastrutture (la qualità delle strade e degli edifici, gli incidenti automobilistici, il numero di persone che in muoiono in casa in seguito a incidenti o disastri naturali), la sicurezza sanitaria (la “sicurezza della salute”, cioè l’aspettativa di vita media dei cittadini, il numero di posti letto disponibili negli ospedali, la capacità di conservare sotto controllo le epidemie possibili, etc) e la sicurezza personale (che prende in esame la criminalità diffusa, il numero dei reati violenti e l’efficienza delle forze dell’ordine).
Si rileva, in modo chiaro, dallo Studio condotto dall’EIU, un aumento dell’instabilità globale nel corso del periodo in esame osservando i dati provenienti dalle città esaminate. Dal 2010 la “vivibilità media” in tutto il mondo è scesa del 1%, con una diminuzione ulteriore del 2,2% per quanto riguarda la stabilità e la sicurezza. Esaminando i dati del Rapporto appare la distinzione tra l’ “essere statisticamente al sicuro” e il “sentirsi al sicuro”, per quanto concerne la “percezione della sicurezza” che i cittadini avvertono, considerando i dati delle 50 città appare che solo Zurigo e Città del Messico ottengono la stessa posizione. Gli abitanti delle città degli Stati Uniti tendenzialmente si sentono meno al sicuro di quanto dovrebbero in base ai dati oggettivi presenti e valutati nello Studio.
La sfida che si presenta ora per i Governi, secondo lo “The Safe Cities Index 2015” dello EIU, è di tradurre i risultati raggiunti dai Paesi in materia di sicurezza in “sicurezza percepita” dai cittadini, tramutandola in consapevolezza psicologica. Come pure è di facile comprensione il fatto che il livello di sicurezza oggettiva riscontrata, esaminati i diversi parametri del Rapporto, sia maggiore nelle città che hanno uno sviluppo economico maggiore mentre le città in via di sviluppo più facilmente le possiamo trovare in fondo alla lista.
Sono state predisposte, inoltre, quattro classifiche, una per ciascuna delle quattro macro-categorie quindi una complessiva. Nella classifica globale l’Italia si classifica in buona posizione , ma senza eccellere in nessun campo: in cima alla classifica troviamo Tokio, poi Singapore e Osaka, Milano in 26° posizione e Roma 27°. Le prime Europee che troviamo in classifica sono Stoccolma e Amsterdam rispettivamente al quarto e quinto posto, seguono Sydney, Zurigo, Toronto, Melbourne e New York in decima posizione e Londra diciottesima.
Tokyo la troviamo al primo posto per la sicurezza digitale e nei primi cinque posti anche per la sicurezza delle infrastrutture e delle persone, nonostante sia la più popolosa e sovente colpita da terremoti e all’ottava posizione per quanto riguarda la sicurezza sanitaria. Singapore si contraddistingue per il più basso impatto dei reati di crimine tradizionali degli ultimi dieci anni, dimostrandosi sicura in strada e nei luoghi pubblici, mentre non dà prova della stessa efficienza nello scongiurare i reati informatici. Osaka al secondo posto per sicurezza personale si colloca in buona posizione per sicurezza digitale e sicurezza sanitaria.
Nelle classifiche parziali per ciascuna delle quattro macro-categorie individuate Milano è in posizione migliore di Roma per la sicurezza personale, posizionandosi al ventisettesimo posto a fronte del quarantesimo di Roma, a causa della microcriminalità Roma si classifica in posizione addirittura peggiore di Buenos Aires e Rio de Janeiro. Milano si posiziona prima di Roma anche sul versante della sicurezza digitale: ventiseiesima posizione contro la trentacinquesima di Roma. La Capitale precede Milano invece per la sicurezza sanitaria, collocandosi al venticinquesimo posto contro il ventisettesimo di Milano, e per le infrastrutture, conquistando la diciottesima posizione contro la ventitreesima di Milano, e costo della vita. Milano precede anche New York, collocandosi al ventisettesimo posto, per la sicurezza personale.
Per quanto concerne la vivibilità delle città troviamo in prima posizione Melbourne e, comunque tra le prime dieci, Adelaide, Sidney e Toronto. Ultime della classifica troviamo Ho Chi Minh, Teheran e Giacarta.