Henry Moore alle Terme di Diocleziano
Roma riscopre il talento di un noto scultore inglese dedicandogli una mostra presso il sito più suggestivo della capitale, le Terme di Diocleziano. Dal 26 Settembre 2015 al 10 Gennaio 2016, Le Grandi Aule delle Terme di Diocleziano vedranno esposte una selezione di 75 opere tra sculture, acquerelli, disegni e stampe di Henry Moore (1898–1986), molte delle quali dedicate alla figura della donna.
Dopo venti anni dalla prima mostra italiana, organizzata all’isola di San Giorgio a Venezia (il 26 agosto del 1995 in occasione del Centenario della Biennale), le opere megalitiche di grande pregio e stile artistico, che esaltano l’appartenenza dell’uomo alla natura saranno nuovamente protagoniste con una esposizione che prende il nome dell’artista. Al centro dell’attenzione anche lo stile dell’autore, spesso caratterizzato dagli spazi vuoti nelle sculture, un modo singolare di inserire le opere nel qui e ora attraverso un dentro e fuori a dimostrazione che la materia può essere un tutt’uno con lo spazio.
La mostra, realizzata dai curatori Chris Stephens e Davide Colombo, è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma, in collaborazione con Tate e con Electa. I curatori hanno voluto inserire le opere, molte giunte in prestito dal Tate di Londra che conserva la produzione più ricca dell’artista che va dagli anni Venti ai Settanta, seguendo una precisa divisione tematica.
Troveremo, dunque, l’area che esplora le opere appartenenti alla modernità di cui fanno parte le opere che trasmettono un senso di equilibrio tra passato e futuro che avanza; di quest’epoca fa parte l’imponente scultura presente nella città di Prato, dalla quale prende il nome, che fu realizzata con grossi blocchi di marmo scelti personalmente da Moore nelle cave del monte Altissimo delle Apuane, che nel contesto della mostra rientra nella sezione delle sculture destinate agli spazi pubblici. Troveremo anche la sezione dedicata al tema più caro all’autore, madre e figlio, su cui si basa buona parte della produzione dell’artista; lavori fortemente legati ai temi arcaici connessi al culto della Madre Terra attraverso la simbologia della fertilità e della maternità.
Molto sentite dal pubblico sono le opere che rientrano nell’area dedicata ai temi della guerra e della pace, opere per le quali Moore riscosse grande successo, soprattutto perché sembrano infondere speranza e fede nell’umanità regalando un messaggio positivo a chi le osserva.