Artissima 2015, tra novità e ricerca

Torino – Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea, torna per la 22esima edizione dal 6 all’8 novembre per il pubblico ordinario e già dal 5 su invito. Alla fiera dall’identità fortemente sperimentale e improntata alla ricerca, le novità non mancano, come annunciate alla conferenza stampa a Milano la mattina dello scorso 14 settembre.

L’Unicredit Tower, la location dell’incontro ambrosiano ne è un monito. Lì, Sarah Cosulich Canarutto, la Direttrice Artistica della fiera, accompagnata per la prima volta dal team curatoriale – e anche quest’aspetto serve da monito -, ha presentato il programma dell’attesissimo evento, da lei diretto sin dal 2012. Il processo di selezione si è fatto sempre più rigido, in risposta a un appuntamento sempre più ambito: sono state ammesse 207 gallerie provenienti da 31 Paesi, con il 67% di espositori stranieri e più di 2mila opere in esposizione, risultanti dal rifiuto del 30-40% su un totale di richieste pervenute.

Per il quinto anno di seguito Artissima si riconferma i 20mila metri quadrati di arena dell’Oval, Fiere Lingotto, la struttura edificata per accogliere le gare di pattinaggio di velocità su ghiaccio durante i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, il luogo ottimale per la presentazione della fiera. Questi spazi dell’Oval, resi luminosi anche durante la stagione invernale grazie a oltre l15mila metri quadrati di pareti vetrate continue, verranno sfruttati ulteriormente , dopo le aggiunte del 2014, in quanto l’evento non prevederà padiglioni collaterali.

Alle sei sezioni che la caratterizzano, si aggiungerà InMostra, l’equivalente della discussa One Torino curata da Maurizio Cattelan a Palazzo Cavour. Ai curatori verranno accordati più spazio e più attenzione, coinvolgendo addirittura il VIP Lounge. Artissima 2015 coinvolgerà più di cinquanta curatori e direttori di museo da tutto il mondo nel suo programma. Il coordinamento delle sezioni curate della fiera sarà invece affidato a quattro giovani curatori italiani. La tendenza verso le esposizioni museali viene resa ancora più persistente. Ma il rischio vale la malaugurata evenienza del sovraffollamento?

L’anno scorso al calendario è stata integrata Per4m, la prima offerta di arti performative in fiera, con l’intento di proporle come merce di mercato; quest’anno Per4m si riconferma. Evidentemente l’esperimento ha premiato, e continuerà molto probabilmente a premiare una fiera commerciale che, forse anche perché di base afferente alla Fondazione Torino Musei, non si limita a costituire una significativa presenza economica. Difatti, Artissima e i suoi sponsor si operano concretamente affinché l’intera area metropolitana ne tragga beneficio, e non meramente per l’esclusivo periodo dell’evento.

InMostra è un progetto senza barriere, stand, divisioni a interrompere 700 metri quadrati di superficie espositiva. La curatela è di Stefano Collicelli Cagol che, intitolandola Inclinazioni, ha voluto “mettere in discussione la forte linearità del sistema artistico piemontese, pensando ad un tema come quello dell’inclinazione in chiave artistica, politica, personale”. Le opere di trenta artisti di epoche differenti proverranno sia dai musei come il Castello di Rivoli e la GAM, sia da spazi no profit come Cripta747, ma anche da luoghi di formazione come Fondazione Spinola Banna per l’Arte.

Si possono dare per consolidate sei sezioni: Main, che raccoglie le gallerie più consolidate, New Entries per le più giovani, Present Future dedicata ai talenti emergenti, Back to the Future per le gallerie che propongo un approfondimento su un artista delle avanguardie (quest’anno in scena il decennio 1975-1985) e anche Per4m, e infine Art Editions, sezione inaugurata nel 2012 che ospita edizioni, stampe e multipli di artisti contemporanei di sette gallerie.

Come già accennato, il VIP Lounge, la balconata a picco sull’Oval, sarà arricchita da Opium Den, il progetto curatoriale di Maurizio Vetrugno, trasformandosi in un salotto scenografico, dove l’Oriente si fonde con il Barocco, grazie alla collaborazione del MAO Museo d’Arte Orientale e di Villa della Regina, fra l’orientalismo piemontese e l’esotismo degli smalti cinesi raffiguranti scene arcadiche europee. Ogni giorno uno dei Percorsi in Fiera Lancia Trend Visions permetterà anche al grande pubblico di accedere all’Opium Den.

Un nutrito programma di eventi e approfondimenti, si divide fra il Meeting Point, uno spazio per gli incontri istituzionali e le conferenze e il Book Corner, dedicato alle presentazioni di libri e progetti editoriali. Specialmente per il pubblico Artissima offre vari modi di scoprire la fiera. Ypsilon St’Art Percorsi in Fiera proporrà percorsi tematici guidati da giovani mediatori attraverso gli stand e le sezioni speciali, pensato per offrire approfondimenti ai visitatori che si avvicinano al mondo dell’arte contemporanea, non ancora storicizzata. E non da ultimo Unicredit arriva in fiera con Art Advisory, un servizio di consulenza gratuito per ai collezionisti. Basterà prenotarsi per un incontro nello stand dedicato al primo piano.

Tra i premi si aggiunge il Premio Promos Scalo Milano New Entries: alla galleria ritenuta più meritevole per il lavoro di ricerca e promozione di giovani artisti e il vincitore avrà l’opportunità di realizzare un’installazione site specific negli spazi di Scalo Milano ad oggi in costruzione. Altra novità in fatto di premi – mentre restano confermati il Premio Illy Present Future, il Premio Ettore Fico e il Premio Sardi Back to the Future e il Prix K-Way Per4m – è il Premio Reda, dedicato agli under 35 anni e con l’obiettivo di sostenere la ricerca delle nuove generazioni di artisti che utilizzano il linguaggio fotografico. In palio una pubblicazione monografica. Collezionisti italiani di primo piano affiancheranno critici e curatori in ognuna delle giurie dei premi attribuiti dalla fiera.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Si faccia tesoro della lungimiranza di Churchill

successivo

#greenitaly

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *