Rassegna stampa estera
Riforme, Legge di Stabilità, Corbyn e Colosseo sono le parole chiave di questa settimana.
Si parla ancora di riforme sulla stampa estera di questa settimana, soprattutto su quella del Sud del Mediterraneo, dove Mohammed Badaoui per il MAP Express e Frida Dahmani per Jeune Afrique analizzano con cura l’operato del nostro Primo Ministro. Badaoui parla “della riforma del Senato, una sfida non indifferente che agita la scena politica italiana. Vengono sottolineati ancora una volta “determinazione” e “ottimismo” del Premier , anche se non mancano le critiche come quella avanzata dalla Dahmani che sottolinea come “Renzi non sia riuscito a fare alcun passo avanti nel dossier migranti, non tanto per colpa sua, ma del suo umanesimo poco apprezzato dai suoi avversari”. Sul Business Insider (articolo ripreso anche dal Times of Oman) Angus Mackinnon e Olivier Baube presentano “l’ambizioso” programma di Renzi in materia di tagli fiscali e investimenti , programma che verrà sottoposto al vaglio della Commissione Europea. Renzi è pronto a “puntare alto” sull’appoggio dell’UE , ma gli economisti sono scettici “sul fatto che a Renzi verrà concesso il margine di manovra che vuole”. D’altra parte ci sono le parole di Moscovici che riportano alla realtà dei fatti: “(…) Allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli del fatto che dobbiamo rispettare le regole, tutte le regole.” Il progetto per la Legge di Stabilità è stato analizzato anche da Lorenzo Totaro e John Follain per Bloomberg. Appena dopo la sua diffusione “ha fatto schizzare le proiezioni di crescita per l’Italia post-recessione”, ma, ricordano i due giornalisti, “Renzi deve trovare a Bruxelles un più ampio margine di manovra per la sua rete di proposte che porteranno alla riduzione del deficit il prossimo anno”. Inoltre, scrivono Totaro e Follain, “bisogna fare i conti con le previsioni meno ottimistiche pubblicate lo scorso mercoledì a Parigi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Nelle sue previsioni provvisorie per l’economia globale l’OSCE ha detto che l’economia italiana crescerà dello 0,7% nel 2015 e dell’1,3% nel 2016”. Significativo dell’aria che si respira sulla nostra credibilità in fatto di “crescita” è il titolo dell’Express: L’Italie affute son budget et ses arguments avant d’affronter Bruxelles (l’Italia perfeziona il suo bilancio e le sue argomentazioni prima di affrontare Bruxelles).
Ma se Renzi viene marcato stretto da Bruxelles, dagli osservatori europei e dai media internazionali per le sue ambizioni, il nostro Premier non è da meno quando deve togliersi i sassolini dalle scarpe. Ampio risalto è stato dato dalla stampa britannica alle critiche mosse dal Primo Ministro alla fresca elezione di Jeremy Corbyn. Scrive Stephanie Kirchgaessnerin sul Guardian: “Il Primo Ministro Italiano Renzi ha attaccato il leader del Labour Party Jeremy Corbyn, affermando che la sua recente elezione dimostra che il Labour ‘si bea nel perdere’. Spiega la giornalista che “non è la prima volta che Renzi esprime un senso di frustrazione esasperata sulla scia della vittoria di Corbyn.”E’ una novità per il leader italiano prende di mira un leader straniero dell’opposizione con tali insulti, in particolare uno che, come il PD, è di centrosinistra”. Per la Kirchgaessnerin la spiegazione sta nel fatto che “la vittoria di Corbyn arriva in un momento importante per il Premier italiano, che sta cercando di far passare alcune controverse riforme costituzionali alle quali si oppone la componente di sinistra del PD.” Anche sulla Reuters troviamo riportate le pesanti critiche di Renzi: ‘Il Partito di opposizione laburista ha commesso un suicidio elettorale con la scelta di Jeremy Corbyn come loro leader, membro dell’ala più a sinistra del Partito’, queste parole sono state giudicate “un attacco molto insolito”, perché rivolto “ad un gruppo alleato (…) Il Primo Ministro ha detto che il Labour Party si è autocondannato a languire nell’opposizione scegliendo Corbyn come nuovo leader, visto che il suo predecessore, Ed Milliband, ha dato le dimissioni dopo la sconfitta alle elezioni del Maggio scorso.” “A dargli manforte sembrano esserci gli inglesi – riporta la Reuters – che in un sondaggio pubblicato durante il fine settimana sono risultati per il 72% imbarazzati nella scelta di Corbyn che non vedevano nelle vesti di Primo Ministro, e l’ex leader laburista Tony Blair ha detto che il Partito era ineleggibile con Corbyn la timone”. Titola in Financial Times: Jeremy Corbyn’s policies a recipe for defeat, says Matteo Renzi. Servirà a convincere i suoi “rossi”?
In risposta ai numerosi commenti scatenati dallo sciopero dei dipendenti del Colosseo e rimbalzati nel Mondo intero rispondiamo con questo articolo scritto dal Olivier Tosseri per Les Echos: Le mécénat au secours du patri moine italien. “Lo Stato italiano fatica a finanziare la salvaguardia del suo immenso patrimonio. Fa appello al privato, come la Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese”. La magnifica galleria ha appena ritrovato il suo splendore grazie ai fondi dell’americana World Monuments Fund. Ma, precisa Tosseri, se questi gioielli attirano i soldi dei mecenati e l’interesse dei media, l’immenso patrimonio italiano soffre per la mancanza di finanziamenti, come sottolinea Bertrand du Vignaud, Presidente WMF Europa e Francia”. Ricorda il giornalista francese che “per questo è stato istaurato L’Art Bonus, che permette il taglio del 65% delle imposte alle imprese e ai privati che fanno donazioni a beni culturali. Nell’attesa di costatare le conseguenze pratiche, il Ministro (Dario Francescini, ndr) spera iniziare una fase di cambiamento in Italia della mentalità.” Bellissimo, davvero, se non fosse che ogni tentativo di liberalizzazione venga puntualmente smontato dall’elefantiaca macchina burocratica che non vuole saperne di “cambiare passo”.
Frida Dahmani, En Italie, le bulldozer Renzi veut réformer le pays coute que coute, Jeune Afrique, 15 Settembre 2015; Mohammed Badaoui, La réforme du Sénat, un enjeu de taille qui agite la scène politique italienne, Maghreb Afrique Press Express, 17 Settembre 2015; Angus Mackinnon, Olivier Baube, Renzi gambles on EU backing Italy bumper budget, AFP per Business Insider, 18 Settembre 2015; Lorenzo Totaro, John Follain, Italy’s Renzi Presents Draft Budget Boosting Growth Outlook, Bloomberg Business, 18 Settembre 2015; AFP per l’Express, L’Italie affute son budget et ses arguments avant d’affronter Bruxelles, 18 Settembre 2015; Crispian Balmer, Labour will languish under new leader, Italina PM says, Reuters, 21 Settembre 2015; James Politi, Jim Pickard, Jeremy Corbyn’s policies a recipe for defeat, says Matteo Renzi, Financial Times, 21 Settembre 2015; Stephanie Kirchgaessnerin, Corbyn election shows Labour’s delight in losing, says Italian PM, The Guardian, 22 Settembre 2015; Oliver Tosseri, Le mécénat au secours du patrimoine italien, Les Echos, 18 Settembre 2015.