Settimana europea della Scienza

Si è da poco conclusa la “Settimana Europea della Scienza”, evento che si svolge in tutta Europa l’ultimo venerdì di settembre da dieci anni. Il tema scelto questa volta: la “sostenibilità”, tema sicuramente vasto ed impegnativo e in armonia, anche, con la decisione del Parlamento e del Consiglio Europeo di dedicare l’anno in corso, il 2015, allo Sviluppo sostenibile”, nelle sue dimensioni sociale, ambientale ed economica.

A Bruxelles, per l’edizione di quest’anno, la Commissione Europea ha organizzato l’evento “Science is wonder-ful”, una rassegna delle migliori “Notti Europee dei Ricercatori degli ultimi dieci anni. Il tema della sostenibilità ha fatto sì che le numerose iniziative previste potessero spaziare in modo ancora più ampio, interdisciplinare e sfaccettato dall’economia alla politica, all’ambiente, alla società.

Si sono susseguiti seminari scientifici, mostre, laboratori, caffè scientifici e visite guidate nei Centri e negli Istituti di Ricerca in tutta Italia, per divulgare la cultura scientifica al grande pubblico e avvicinare al concetto di “apprendere divertendosi”, per sensibilizzare l’opinione pubblica alla scienza e al mondo della ricerca, abbattendo le barriere tra chi fa ricerca e chi la sostiene e la finanzia, per il semplice fatto di essere cittadino dell’Unione Europea, in un contesto informale e stimolante.

La “Notte Europea dei Ricercatori” (“Researchers’ Night”) è stata l’evento che ha concluso la “Settimana Europea della Ricerca”. La manifestazione, come ogni anno, è stata coordinata dall’Associazione Frascati Scienza, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, i maggiori Istituti di Ricerca ed Atenei Italiani (Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Università Roma Tre) ha visto il coinvolgimento simultaneo di ventidue città italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Ferrara, Pavia, Pisa, Milano, Trieste, solo per citarne alcune e di numerosi Stati Europei. Per una settimana Frascati, cha fin dagli anni 50 è centro di attività di ricerca di livello internazionale, si è trasformata in vera e propria Città della Scienza.

Le varie manifestazioni, che si sono svolte nell’ambito della Settimana Europea della Scienza, s’inseriscono nel Programma dell’unione Europea: “Marie Sklodowska-Curie Actions”, che intende accrescere l’attività scientifica dei ricercatori in Europa, e sono state promosse dalla Commissione Europea, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del MIUR, della Regione Lazio, di Roma Capitale, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Expo Milano 2015, del Comune di Monte Prozio Catone e del Parco Regionale dei Castelli Romani, Comune di Bologna, Comune di Pavia. Gli eventi realizzati si sono rivolti ad un pubblico trasversale, di tutte le fasce d’età: famiglie, scolaresche, anziani, che come minimo comun denominatore dovevano essere accumunati, solo, dal desiderio di conoscere l’impatto della scienza nella vita di tutti i giorni, il funzionamento delle cose.

Numerose iniziative hanno permesso ai visitatori di andare letteralmente “dietro le quinte” del mondo della ricerca, ad esempio con la visita guidata a Laboratori di ricerca normalmente chiusi al grande pubblico, di incontrare ricercatori, parlando con loro, in modo che i bambini potessero avere l’occasione di rivolgere domande e chiedere le ragioni di proprie curiosità di tipo scientifico, di capire in cosa consiste concretamente il loro lavoro e come il ricercatore apporti il proprio contributo al funzionamento della Società e di essere contagiati dalla passione che li anima nello svolgere il proprio lavoro, ricevendo risposte semplici e divertenti. Il pubblico ha potuto assistere ad esperimenti pratici, spettacoli scientifici, attività di apprendimento indirizzate in modo specifico ai più piccoli, quiz su argomenti scientifici e altro ancora, anche in modo interattivo. Per mostrare il volto leggero della Scienza, il suo dialogo concreto con la realtà, il suo confronto con la gente, la sua capacità di comunicare attraverso l’arte e il divertimento.

Sono stati quattro i progetti italiani finanziati dalla Commissione Europea, con il maggior numero di eventi sul territorio: Dreams (“Quando i sogni diventano realtà”, progetto classificato primo in Europa, più di cento eventi che hanno coinvolto 11 città sul territorio nazionale), Party do not stop (la Notte dei Ricercatori in Liguria, una grande festa organizzata dai ricercatori delle principali istituzioni pubbliche e private di ricerca ligure, a cui poteva partecipare chiunque); Tracks ( “Tenth Researcher’s night Anniversary for Citizenship in the Knowledge Society”, la Notte Europea dei Ricercatori in Piemonte) e Sharper (“Sharing Researchers’ Passion for Execellence and Result”, la Notte Europea dei Ricercatori nel cuore dell’Italia: a Perugia, Ancona, l’Aquila).

“The Science Pursuit” è stato l’evento di lancio della “Notte Europea della Ricerca”, un Trivial Pursuit scientifico, che ha coinvolto centinaia di partecipanti in una sfida all’ultima domanda con prove di biologia, chimica, architettura, elettronica, fisica, informatica, astronomia e matematica. Tra le principali novità di questa edizione la realizzazione del “Sapermercato”, uno spazio pubblico rigenerato e riprogettato con materiali ecosostenibili, che sarà sede di presentazioni di libri, esperimenti, laboratori didattici, incontri e un “Kindergarten” scientifico e in cui si alterneranno giovani ricercatori, affermati studiosi e musicisti.

L’organizzazione delle manifestazioni della Notte Europea dei Ricercatori, come avviene abitualmente, è stata assegnata a seguito di un concorso, e solo le migliori proposte selezionate hanno ricevuto un sostegno da parte della U.E. A gestire i concorsi è stata l’Agenzia Esecutiva per la Ricerca (REA).

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