Marino, oremus…
La irritata smentita del Santo Padre alle affermazioni del sindaco di Roma Marino secondo le quali il suo viaggio a Philadelphia avveniva su esplicito invito del Papa, lascia tutti noi allibiti ed interdetti. Una vicenda, questa, mai successa nella storia dei rapporti tra Chiesa e Campidoglio. Può, dunque, un uomo così rappresentare i cittadini romani soprattutto nell’ormai prossimo Giubileo voluto dalla Santa Sede?
A questo punto, con il continuo ripetersi di spiacevoli episodi del nostro (?) Primo Cittadino senza che nulla accada, la vera responsabilità è del duo Renzi-Orfini, se non di tutto il PD romano, che si ostina a rendere inamovibile Marino per puri calcoli di Partito. Come già previsto, con questo indefinibile episodio, continuare come se nulla fosse significa solo non voler bene al Partito che ha espresso un simile personaggio.
Se fossi più giovane sarei tentato di scrivere sui muri della città lo slogan “1,10,100,1000 Marino” sicuro di vincere le elezioni grazie alla sua allucinante gestione del Campidoglio. Mi auguro che ciò resti solo una tentazione perché, ormai, mi sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa.
Arrivederci, comunque, alla prossima tragicomica occasione che (sicuramente e purtroppo) seguirà, con la speranza che sia l’ultima e si possa cambiare registro. Oremus…
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]