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In pellegrinaggio da Roma a Parigi per cambiare il clima. Partiti da S.Pietro, 1.200 km verso Conferenza Cop21 – E’ partito il 30 settembre da Piazza San Pietro dopo l’udienza del Papa “Una Terra, Una Famiglia Umana. In cammino verso Parigi” il pellegrinaggio organizzato e promosso, per la tratta italiana, da Focsiv – Volontari nel Mondo con la collaborazione della Coalizione Italiana per il Clima. Il pellegrinaggio è ideato da The Peoplès Pilgrimage e OurVoices, movimento di persone appartenenti alle diverse comunità religiose e della società civile guidato da Yeb Sano, ex-negoziatore sui cambiamenti climatici della Repubblica delle Filippine. A due mesi dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima COP21 di Parigi, durante la quale tutti i Capi di Stato e di Governo, a venti anni dagli Accordi di Kyoto, saranno chiamati a sottoscrivere un accordo costruttivo, vincolante e universale sulla questione dei cambiamenti climatici e del riscaldamento del Pianeta, e come ringraziamento per l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì”, il pellegrinaggio “vuole essere il veicolo, a partire dai territori, dalle realtà sociali e dalle comunità, per esprimere un messaggio pacifico di preoccupazione verso gli effetti dei cambiamenti climatici sul futuro delle popolazioni più povere e vulnerabili, dell’umanità e del Pianeta. “I disastri naturali sono eventi che nessuno mai desidera che accadano, ma non sono mai solo degli incidenti – ha detto Yeb Sano – il modo in cui si abbattono sulle popolazioni e il tipo di risposta che queste riescono a dare dipende dal loro stato di vulnerabilità”. (ANSA).

Ambiente, OMS: impegnarsi su accordo cambiamenti clima – Cambiamenti climatici, la più grande minaccia per la salute globale del 21esimo secolo secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, che nell’anno più caldo mai registrato aggiunge la sua voce al coro di richieste di un accordo sul clima forte ed efficace, in grado di salvare vite umane, sia ora che in futuro.Gli operatori sanitari – segnala l’Oms – hanno il dovere di prendersi cura della salute delle generazioni attuali e future. A dicembre la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Parigi tenterà proprio di arrivare a un accordo, secondo l’Oms il più importante del secolo: un’occasione non solo per ridurre i cambiamenti ambientali e le loro conseguenze, ma anche di promuovere azioni che possano produrre benefici per la salute grandi e immediati, e ridurre i costi per i sistemi sanitari. L’accordo, secondo l’Oms, dovrebbe prevedere: un’azione forte ed efficace per limitare i cambiamenti climatici; un aumento dei finanziamenti ad hoc, incluse misure di sanità pubblica per ridurre i rischi derivanti da eventi meteorologici estremi, malattie infettive, diminuzione dell’approvvigionamento idrico e riduzione della sicurezza alimentare.(AdnKronos)

ConsiglioAbruzzo: assemblea urgente contro trivellazioni – La Conferenza dei Capigruppo, presieduta dal Vice Presidente Lucrezio Paolini, ha deliberato all’unanimità la convocazione di un Consiglio Regionale urgente, il prossimo 8 ottobre, alle 15, su iniziative legislative a difesa del Mare Adriatico dalla incombente petrolizzazione. Il Consiglio si occuperà dell’esame di tre progetti di legge. Il primo, presentato dal Sottosegretario all’Ambiente Mario Mazzocca e dal Presidente della 2/a Commissione Pierpaolo Pietrucci, riguarda la reintroduzione del divieto esteso alle 12 miglia dalle nostre coste delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Il secondo, anch’esso presentato da Mazzocca e Pietrucci, inerente l’istituzione del Parco marino regionale “Trabocchi del Chietino”. Mentre il terzo, avanzato dal M5S, riguarda una proposta di legge alle Camere tendente alla abrogazione dell’art. 6 del ‘Codice dell’Ambiente. “E’ un importante momento di confronto – sottolinea Mario Mazzocca (Sel) – su di un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile della nostra Regione. In particolar modo, il progetto di legge sul divieto di attività petrolifere entro le 12 miglia marine dalla linea di costa rappresenta un ulteriore tassello della strategia a sostegno dei referendum appena depositati da 10 Regioni, fra le quali l’Abruzzo; una iniziativa che, si apprende da recenti notizie, altre sei Regioni stanno replicando nei rispettivi organi assembleari. Fra le tre proposte, tutte molto valide ed estremamente utili per scongiurare la petrolizzazione dell’Adriatico, la prima è l’unica a detenere livelli di operatività immediata, soprattutto in vista della Conferenza dei Servizi decisoria sul progetto “Ombrina Mare” del prossimo 14 ottobre. In tale sede avremo la possibilità, nella certezza che dopodomani il Consiglio regionale approverà il provvedimento, di presentarci alla conferenza con un fatto compiuto che determinerebbe, di fatto, un concreto stop all’iter approvativo del progetto Ombrina”.(ANSA).

©Futuro Europa®

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