Enel e MAXXI insieme per l’arte
Roma – Enel conferma l’impegno nella valorizzazione dell’arte contemporanea, ma quest’anno lo fa con il MAXXI (Museo nazionale delle Arti del XXI secolo). È ora evidente più che mai che il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma) abbia perso la partnership con la Multinazionale energetica. Il privato Enel passa dal civico allo statale, saggiando le due istituzioni coetanee con anno d’inaugurazione il 2010. Un patto, che certo comporta una somma di denaro cospicua, ma unico, che vuole quasi farci credere che Enel e MAXXI siano interessate da un legame naturale.
Viene ufficialmente svelato che le trattative tra i due erano aperte da due lunghi anni. Del resto, senza tante riserve già nell’aprile del 2014 Enel aveva chiesto che fosse tolto il proprio logo da qualsiasi rapporto di comunicazione del MACRO, al fine forse di preservare il profilo pubblico. Sono seguiti esigui tentativi da parte del MACRO di riallacciare il dialogo con Enel, che come ultimatum aveva proposto due milioni di euro all’anno pur di avere l’ultima parola nella scelta del direttore. Non eletto Francesco Bonami, il presunto beniamino dell’Enel, ma l’interna Federica Pirani, l’apparente disponibilità si è rivelata essere fine a se stessa – fittizia, chiara in termini d’intenti e di richieste, o disattesa? Tutto ciò contemporaneamente o nessuna delle tre?
Ora rimane la Sala Enel da destinarsi alla magnanimità di un futuro sponsor e il progetto Enel Contemporanea (partito nel 2007 e curato dallo stesso Bonami) in cerca di casa, dopo, nel 2013, l’ultima edizione al MACRO e la partecipazione alla LV Biennale d’Arte di Venezia. Il MACRO, in seguito al tanto doloroso quanto doveroso intervento a cuore aperto dell’Assessore alla Cultura e allo Sport, Giovanna Marinelli, ha intrapreso il proprio percorso di rinascita sotto il tetto della grande e diversificatissima famiglia dei Musei in Comune (tra questi figurano pure i Musei Capitolini), e a lui inviamo i nostri migliori auguri.
Il 10 novembre 2011 Enel aveva protocollato il programma The Hidden Treasure of Rome, avviato ancora nel maggio precedente da Roma Capitale e Enel Green Power e volto alla valorizzazione del patrimonio culturale dei Musei Capitolini. Enel, nel frattempo, aveva investito nell’antico, affinché una vasta scelta delle inedite collezioni potessero, per la prima volta, lasciare i magazzini ed essere portate all’estero all’interno di università e di musei preventivamente selezionati, al fine di studio e ricerca. Enel aveva così inoltre aderito a iniziative e proposte individuate dalla Sovrintendenza Capitolina per il recupero e la valorizzazione di siti di interesse archeologico, come il complesso dell’Antiquarium all’interno del Parco del Celio, chiuso dal 1939.
Enel crede fino in fondo nella responsabilità sociale delle aziende italiane verso la cultura nazionale, con sonde lanciate nello spazio internazionale. Con 1.8 milioni di euro da razionare su piano triennale, equamente per 500 mila euro di adesione come socio più 100 mila euro di donazioni in-kind, ossia sotto forma di servizi e migliorie. Tante le novità. Ebbene, Enel entra nel CdA del MAXXI come socio fondatore, segnando un unicum. In quanto a donazioni in-kind, effettuato l’audit energetico dell’edificio, l’Azienda di elettricità e gas, provvederà all’installazione di sorgenti luminose a LED d’ultima generazione, permettendo un risparmio energetico stimato a oltre il 40%.
L’innovazione si traduce in museologia anche dal punto direttivo-gestionale. La galleria 4 al primo piano del Museo, già adibita alla collezione permanente, vedrà le collezioni esposte a rotazione a partire da questo primo nuovo allestimento, con oltre 30 lavori d’arte (dipinti, sculture, installazioni, video, fotografie) e 21 progetti d’architettura (disegni, modelli, fotografie, documenti vari). Questo spazio si apre alla gratuità, dal martedì al venerdì (dalle 11.00 alle 19.00), compresi i sabati inaugurali (dalle 11.00 alle 22.00), sin dal 10 ottobre, in occasione della XI Giornata del Contemporaneo, avvicinandosi ai modelli delle grandi istituzioni internazionali. Come spiega Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI: “La collezione è il cuore di ogni grande museo e in questi anni abbiamo fatto grandi sforzi per arricchirla. Attraverso acquisizioni e committenze dirette e, soprattutto, grazie alla generosità di artisti e architetti, collezionisti, galleristi e Amici del MAXXI negli ultimi due anni sono entrati oltre 30 nuovi lavori nella collezione arte e diversi progetti e archivi in quella di architettura. Ora vogliamo regalarla dal martedì al venerdì a tutti.”
La collezione viene presentata in un percorso espositivo che comprende lavori di grandi maestri del ‘900 e giovani artisti e progettisti, alcuni dei quali esposti per la prima volta. Il percorso espositivo è organizzato in cinque sezioni tematiche: Geometria Astrazione; Volume Sintesi; Strati Frammenti; Corpo Misura; Interno Esterno. L’ammodernamento dell’allestimento, con le sue grandi novità, crea l’occasione per presentare il volume MAXXI Architettura, che presenta per la prima volta in modo organico e ragionato gli archivi e le opere raccolte dal 2002 ad oggi.
Di nuovo la soddisfattissima Melandri: “Vogliamo assicurare una lunga vita all’offerta culturale multidisciplinare del museo, spesso gratuita, e per farlo è indispensabile associare capitali privati alle risorse pubbliche. Da oggi abbiamo un nuovo alleato che ci aiuterà a far crescere al MAXXI quella piattaforma creativa capace di generare ricchezza civile, culturale, economica. […] Con Enel condividiamo la visione di un museo nazionale del contemporaneo che a partire dalla propria collezione vuole offrire al suo pubblico grandi progetti di ricerca artistica, architettonica, culturale e sociale. Sono davvero grata a Patrizia Grieco, e a Francesco Starace (rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Enel) che hanno perfettamente compreso lo spirito di questa sfida e che da oggi sono affianco a noi in questa avventura.” Importanti progetti offerti dal mecenate Enel, che sicuramente ci stupirà conclusi questi tre anni. Il divorzio civile non manca tra le carte di questa mano.