Roma Capitale, inizia il toto-Sindaco
Giorgia Meloni è in testa nella corsa al Campidoglio. Il bello dei sondaggi è che a volte ci azzeccano, ma altre volte mentono. L’ultimo realizzato è quello di “Datamedia Ricerche” per il quotidiano romano Il Tempo, sulle intenzioni di voto per le prossime amministrative capitoline. La leader di Fratelli d’Italia-An si attesta attorno al 26,4 per cento. Secondo in classifica il deputato pentastellato, Alessandro Di Battista, al 21,5 per cento. Al terzo posto l’ex sindaco Ignazio Marino con il 16,7 per cento.
Il primo fra i partiti politici è il Movimento 5 Stelle con il 32,4 per cento. Al secondo posto si piazza il Pd, Forza Italia non supera il 9,4 per cento occupando la terza piazza. Il centrodestra è particolarmente frammentato: il partito di Berlusconi è ancora quello che catalizza i maggiori consensi, a seguire c’è Fratelli d’Italia – An all’8,1 per cento. La sorpresa, se ancora ci si può stupire per i sondaggi politici, è la lista Noi con Salvini con il 5,2 per cento. Il Nuovo centrodestra insieme all’Udc, ossia Area Popolare, raggiungerebbe a fatica il 2 per cento. Da non sottovalutare il 7 per cento dei consensi della Lista Marchini e il 6,7 per cento di Sinistra Ecologia e Libertà. L’ex sindaco, Ignazio Marino, potrebbe creare qualche problema proprio al suo (ex?) partito: una lista in suo appoggio attirerebbe il 4,5 per cento dei consensi che, inevitabilmente, verrebbero tolti alla quota dem. La rilevazione si chiude con le voci sull’astensionismo, sugli indecisi e sulle schede bianche. Un dato preoccupante che si attesta al 48,8 per cento sul candidato sindaco e oltre il 50 per cento sulle liste politiche e sui partiti.
Al voto mancano ancora circa sette mesi e nessuna forza politica ha annunciato chi sia il suo candidato per la corsa al Campidoglio. Dal sondaggio Datamedia, ad ogni modo, sembra chiaro che un nome come quello della Meloni risulterebbe gradito ad una buona parte dei romani. Il toto sindaco non è ancora iniziato ma alcuni nomi circolano già: i ministri Paolo Gentiloni e Marianna Madia, o quello dell’ex magistrato Alfonso Sabella. Il prefetto Franco Gabrielli ha già fatto capire chiaramente di non essere interessato a lasciare la prefettura in direzione Campidoglio. Chiudono la rosa dei papabili Raffaele Cantone, numero uno dell’Autorità nazionale anticorruzione e Linda Lanzillotta, rientrata da poco alla corte del premier Matteo Renzi. L’outsider è Alfio Marchini che, nelle amministrative del 2013, ha conquistato il 9,48 per cento dei voti con due liste civiche. Sarà lui il successore di Ignazio Marino? Ancora troppo presto per dirlo.