Strategia nazionale Smart City
Il settore delle tecnologie per le Smart City e le scienze sono uno dei punti centrali di HORIZON 2020, l’Unione dedica alle Tecnologie energetiche un Piano Strategico: “SET Plan in HORIZON 2020”. Si tratta di uno strumento con cui l’Europa vuole sia dare un forte impulso alla ricerca europea nel settore dell’energia e sia definire i canoni della propria politica nel settore delle tecnologie per l’energia, per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2020, anche se l’arco di tempo della durata di “SET Plan” arriva al 2050. E’ entro il 2050, infatti, che il “SET Plan” si prefigge di ridurre le emissioni di gas serra fino al 90%, mediante lo sviluppo di nuove metodologie e nuove tecnologie per la produzione e l’uso di energia a basse emissioni di CO2.
Sono diverse le linee di finanziamento più o meno dirette che HORIZON 2020 dedica al settore delle scienze e delle tecnologie per le Smart City. E tra qualche mese l’“Assemblea Generale del partenariato europeo per l’innovazione sulle Città intelligenti” prevista per il prossimo 21 maggio a Berlino, al Metropolitan Solutions Fiera 2015, farà il punto sullo stato delle cose in materia nei Paesi membri.
Il “Partenariato europeo per l’innovazione sulle città intelligenti e comunità” (EIP-SCC “European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities”) è una delle azioni fondamentali dell’Europa, per creare un sistema comune di “Place Market” per le soluzioni di Smart City, migliorando le sinergie tra politiche e fondi, stimolando l’adozione di buone pratiche e creando, nel contempo, soluzioni che soddisfino le esigenze delle città e dei cittadini, si preoccupa, in sostanza, di riunire le città, le industrie, i cittadini e il mondo della ricerca per migliorare la vita nelle città attraverso soluzioni integrate sostenibili: una più efficiente pianificazione, un migliore approccio partecipativo, una più efficace efficienza energetica, migliori trasporti, un uso intelligente delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), etc.
Negli ultimi tempi, in risposta a quanto definito dall’Unione Europea, sono stati in Italia vari progetti di Smart City, che, anche, a causa della mancanza di una regia a livello nazionale, molte volte, sono falliti. Per questi motivi, cioè per superare la frammentazione dei progetti, per realizzare un modello univoco di realizzazione degli interventi, per dare un impulso più deciso ala realizzazione di “Smart City” e “Smart Communities”, il Governo Renzi e il MiSE hanno deciso di presentare un Piano congiunto nazionale sulle Smart City, dando luogo a una “Strategia Nazionale per le Smart City”. Gli obiettivi da raggiungere, per le città, in primo luogo sono innanzitutto due, spiega Simona Vicari, senatrice NCD e Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Smart Cities: gestire le risorse secondo criteri di sostenibilità e creare un contesto “attraente” per i cittadini, le imprese, le amministrazione per vivere, lavorare e comunicare in totale sicurezza.
Saranno pianificati interventi a breve e medio termine. Per gli interventi a breve termine, spiega il Sottosegretario Vicari, sarà costruita una Strategia condivisa dai diversi soggetti istituzionali e non solo che, in qualche modo, sono coinvolti nel processo e si dovrà stabilire un livello di governance dei processi economici e sociali rispondente a quanto definito in sede di Unione Europea oltre ad organizzate le risorse economiche e sociali a livello centralizzato, per ottimizzare le spese di quanto a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi. A medio termine saranno realizzati interventi infrastrutturali funzionali alla realizzazione della Strategia congiuntamente alla formazione dei cittadini e di coloro che sono addetti a governare la complessità dei processi che dovranno essere messi in atto, come ad esempio gli amministratori comunali, etc.
Per coordinare gli interventi di politica industriale in materia, da pochi giorni, è stata costituita con Decreto di Federica Guidi al Ministero dello Sviluppo Economico, una Task force alla cui guida è stata messa la senatrice Vicari. Questo, come ci tiene a precisare anche Simona Vicari, rappresenta “l’ultimo passo prima della presentazione ufficiale del programma destinato a rivoluzionare l’urbanistica, la tecnologia e i servizi nelle nostre città”. La Task force consente di poter vagliare al meglio tutti glia aspetti legati alle politiche industriali nelle loro diverse caratteristiche, dalle reti alle imprese”.
Nel programma operativo della Task force, come spiega il MiSE in una nota, è contenuto lo studio, l’integrazione e il monitoraggio delle diverse misure per favorire la diffusione di reti elettriche intelligenti e connesse alle infrastrutture di banda larga (Smart-grid), congiuntamente alla promozione delle attività di ricerca e sviluppo nel campo dei dispositivi, delle soluzioni e dei servizi per Smart Cities, alle misure per potenziare la competitività della struttura industriale nei settori di competenza, favorendo l’integrazione con “start-up ad alto potenziale di crescita, la diffusione ed il miglior coordinamento di interventi per la creazione di aree urbane a zero emissioni di anidride carbonica” dichiara il Sottosegretario Vicari. Rappresentando, la Task force, il primo passo per l’attivazione di una serie di sinergie che coinvolgeranno tutto il mondo produttivo e del Welfare, che, come ci tiene a sottolineare il Sottosegretario costituiscono “due parti complementari di un più generale progetto di sviluppo e coesione sociale”.