Legge di Stabilità, un occhio all’agricoltura

Nella Legge di Stabilità 2016 sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. Come ha affermato il Ministro Martina si può dire che questa legge di Stabilità è tra le più “agricole” degli ultimi anni, o meglio è quella che ha apportato maggiori modifiche, in senso positivo, al mondo agricolo.

Una delle azioni più incisive riguarda la cancellazione dell’Irap ed Imu sui terreni, per tutelare il reddito degli agricoltori e favorire il rilancio immediato degli investimenti. In questo modo 600 milioni di euro potranno essere utilizzati dalle aziende per aumentare la competitività, creare occupazione e affrontare con più forza la sfida dei mercati anche internazionali.

Grazie agli interventi stabiliti, le imprese agricole avranno forti risparmi fiscali. Per fare alcuni esempi un’azienda di produzione di latte in Lombardia, con un fatturato da 400 mila euro, beneficerà di 3.100 euro di taglio Irap, 1.800 euro di taglio Imu, oltre a 5.600 euro di aumento compensazione Iva, per un totale di 10.500 euro di tasse in meno.  Risparmio da 8.800 euro, invece, per un’impresa vitivinicola da 12 ettari in Abruzzo, grazie all’eliminazione dell’Irap che costava 4.660 euro e dell’Imu che pesava per 4.220 euro. Anche al Sud l’intervento sarà molto consistente: per un’azienda agrumicola siciliana di 14 ettari, infatti, ci saranno oltre 12.200 euro di tasse in meno con il taglio di 5.386 euro di Irap e 6.858 euro di Imu. Tra le altre azioni ci sarà più tutela per i redditi degli agricoltori danneggiati da eccezionali calamità naturali con lo stanziamento di 140 milioni in due anni.

Più rinnovo e sicurezza con l’erogazione di 45 milioni di euro per la sostituzione delle macchine agricole vecchie, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. Il Fondo, creato presso l’Inail, sarà destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto di nuove macchine agricole e forestali. Questa azione mira a favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza per i lavoratori, alla diminuzione delle emissioni inquinanti e all’aumento dell’efficienza delle prestazioni. Altra azione riguarda la diminuzione della tasse per gli allevatori con l’aumento della compensazione Iva dal 8,8% al 10% per i produttori di latte fresco.

Inoltre continuerà la razionalizzazione degli Enti collegati al Mipaaf, dopo l’accorpamento di Cra ed Inea in CREA ( Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), la legge di Stabilità prevede che l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l’Agroalimentare (SGFA) vengano incorporati nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), per una maggiore efficienza dell’amministrazione e per una facilitazione dell’accesso al credito delle imprese agricole.

Se sulla carta questa Legge di Stabilità sembra valida per il settore agricolo, manca, però, un’azione unicamente a favore delle imprese agricole condotte da giovani, non si parla né di un fondo, né di agevolazioni. Per un Paese come il nostro, che ha bisogno di una crescita rapida e convincente, è necessario puntare sui giovani e dare loro mezzi e opportunità di lavoro e produzione.

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