Il modello Expo per Roma
La tragedia consumata in Campidoglio si è conclusa con l’arrivo da Milano dell’ormai ex Prefetto Francesco Paolo Tronca quale Commissario Prefettizio che dovrà traghettare la città alle elezioni in primavera attraverso il Giubileo. E quale uomo migliore se non colui che ha gestito la delicata partita di Expo 2015? La scelta fatta dal Premier pare quindi quasi scontata. L’esperienza maturata da Tronca, prima come Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e poi come Prefetto di Milano sotto Expo, ne ha fatto la figura idonea per affrontare la difficile situazione capitolina.
A Milano il prefetto è riuscito a farsi apprezzare da tutti gli schieramenti politici con i quali si è dovuto interfacciare. La Regione per Expo e il Comune per il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio Europeo e per il Vertice euroasiatico. Le riunioni di coordinamento per la pubblica sicurezza in Prefettura non erano mai banali né prive di sostanza, ma offrivano ai vari interlocutori istituzionali un ottimo strumento di monitoraggio sul sistema di controllo messo in campo.
Insomma un uomo di Stato di primo livello che ha mostrato la sobrietà e la delicatezza necessarie ad affrontare soprattutto la spinosa partita degli appalti Expo. Sotto l’egida di Raffaele Cantone sono stati oltre 80 gli interventi di commissariamento di appalti Expo giudicati a rischio infiltrazione; numeri importanti frutto di un attento e scrupoloso lavoro. E a sottolineare l’importante lavoro svolto è stato, non più tardi di una settimana fa proprio il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ad elogiare il “modello Milano”, quale futuro ispiratore per la rinascita della Capitale.
Ora, Tronca dovrà affrontare una partita difficile. Ripristinare la legalità in una città dilaniata dagli scandali, all’indomani del maxiprocesso di mafiacapitale e con le preoccupazioni di un grande evento come il Giubileo. Sicuramente l’esperienza meneghina sarà fondamentale per organizzare i tavoli di lavoro necessari a predisporre un accurato piano di coordinamento e controllo, anche grazie alla possibile squadra di Subcommissari che si appresta ad affiancare l’ex Prefetto milanese. Un team i cui principali profili presumibilmente arriveranno dall’esperienza Expo, proprio per dare continuità al grande lavoro svolto.
L’impatto sulla città sarà difficile, non solo amministrativamente, ma soprattutto politicamente, dove lo scannatoio mediatico sta lentamente logorando i partiti ormai tutti coinvolti e responsabili della mala gestione romana. Inoltre non è da escludere l’ipotesi che il Premier voglia successivamente prorogare gli incarichi del commissario oltre l’ipotetica tornata elettorale primaverile se il lavoro di Tronca dovesse rivelarsi realmente efficace, con il presumibile malessere dei partiti di opposizione sicuramente sulle barricate. Questioni di opportunità, ma ora la patata bollente è nelle mani del Supercommissario.