Rassegna stampa estera
Tanti fatti questa settimana hanno catturato l’attenzione della stampa estera. Storie belle, storie squallide, storie preoccupanti che, come spesso accade, mostrano le mille sfaccettature del nostro Paese.
Si è parlato della mesta fine della “tragicommedia” romana che, come scrive Die Welt, lascia molte incognite perché sembra che “nessuno voglia governare la Città Eterna”. Se anche i media de La Réunion hanno parlato dell’amarezza con la quale l’ex Sindaco ha lasciato la scena, ora l’attenzione è tutta rivolta al Prefetto Tronca, “l’ufficiale di massima sicurezza di Milano che guiderà una Roma malata di corruzione dopo la capitolazione dell’assediato Sindaco”, come scrive, tra gli altri, Frances D’Emilio di AP. Per fortuna arriva un lampo di luce color smeraldo dalle acque della Fontana di Trevi, tornata a splendere grazie a finanziamenti privati, per la gioia dei turisti e dei romani (sapremo custrodire questo tesoro ritrovato?). Anche l’Otago Daily Times della lontana Nuova Zelanda ha salutato l’evento. Ricadiamo nello squallore con lo “scandalo” Tavecchio che ha catturato l’attenzione del New York Times, del Tiems of Israel e di Al Bawaba. Anche molta politica estera, soprattutto timori per la questione libica. Oggi appare chiaro che il defilato articolo che ritirava fuori la storia dell’omicidio del presunto boss del traffico di uomini avvenuto vicino a Tripoli, pubblicato su Mondafrique, fosse una provocazione. Ad Algeri, durante la riunione tripartita tra Algeria, Egitto e Italia si è decretata “l’urgenza di un accordo politico che metta fine alla crisi libica”, e, come scrive Chaabane Bensaci su L’Expression, “questa volta non si tratta più di uno slogan diplomatico che lascia il tempo che trova, ma di una diagnosi che precede l’urgenza”.
Costanze Reuscher scrive su Die Welt: “Il Sindaco di Roma si è dimesso. Renzi ha nominato degli amministratori provvisori. Mancano nel suo Partito reclute adatte. Ma molti hanno paura di una scommessa ad alto rischio.” Racconta dell’avvicendamento con Tronca e della sua “benedizione” da parte di Papa Francesco, delle 26 coltellate subite da Marino da parte di” mandatari di uno stesso cliente”, delle note spese sulle quali è inciampato l’ex Sindaco e delle verità sulle lobby che lo hanno voluto a terra. Ora però Renzi si è fatto carico di “un’eredità pesante”. “Un primo ostacolo è il maxi-processo a Mafia Capitale, la banda che è stata arrestata nell’autunno del 2014 (…) Un altro problema che Renzi dovrà affrontare è la devastazione politica della capitale. Deve trovare un candidato forte per la successione a Sindaco. Di questo dipende anche il suo futuro (…) L’insediamento di commissari che come cani da guardia per politici e funzionari comunali sono uno schiaffo in faccia a chi lavora onestamente” (…) La ricerca del candidato Sindaco è un problema per tutti i Partiti sottolinea la Reuscher, “a Roma nessuno ha un candidato” (…). Solo un uomo oggi è sulla bocca di tutti, il milionario Alfio Marchini.
Raccontano su Imaz Presse Réunion l’amarezza di Ignazio Marino. “(…)La tensione era alta da mesi tra l’ex chirurgo e la sua maggioranza di centrosinistra, andava di pari passo con l’aumentare della sua impopolarità e le rassegne stampa che lo coinvolgevano. Matteo Renzi lo aveva già sotto scacco da Luglio quando gli aveva affiancato un prefetto incaricato di ‘aiutarlo’ nella gestione quotidiana della città (…) Il Papa stesso ha partecipato a questa offensiva, smentendo aver mai invitato Marino a Philadelphia per la sua visita pastorale (…) l’essere stato mollato dal Vaticano a poche settimane dall’apertura del Giubileo è stato il colpo di grazia per Ignazio Marino.” (…)
Frances D’Emilio ci parla dell’insediamento alla guida di Roma, del Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. “Il Ministero degli Interni ha riferito che Francesco Paolo Tronca rimarrà in carica fino allo svolgimento delle elezioni a Sindaco che si terranno nella capitale probabilmente a primavera. Tronca, siciliano di origine, ha contribuito a garantire la sicurezza durante l’Expo di Milano (…) Tronca prende il timone di Roma a poche settimane dall’arrivo dei 30 milioni di Pellegrini previsti per l’Anno Santo voluto da Papa Francesco.” (…)
“Saluti e Baci dalla Fontana di Trevi” scrive Channel News Asia. “Acqua color smeraldo sono sgorgate dalla fontana di Trevi martedì e luci al led hanno illuminato la sua scintillante facciata barocca, liberata dalle impalcature che l’hanno imprigionata per 16 mesi facendo la gioia dei turisti (…)”. “Frustrati” da mesi di foto rubate tra un tubo innocenti e l’altro, finalmente la Fontana è tornata ai suoi antichi splendori grazie agli investimenti privati. Si, perché come sottolinea Isla Bennie su Reuters, “le case di moda restaurano i monumenti romani”. Fendi ha speso 2 milioni di euro per dare nuova vita alla Fontana, con tanto di passerelle in plexiglas e sistemi anti-piccioni. Ricorda la giornalista che “La casa di moda romana ha anche restaurato le “Quattro Fontane” e il “Colosseo Quadrato” dell’Eur (…) Nella città eterna c’era già stato l’intervento di Tod’s al Colosseo, Bulgari per la scalinata di Piazza di Spagna e il tycoon Alisher Usmanov si è fatto avanti per restaurare un’antica basilica nel Foro romano (…) Il Ministro per la cultura Dario Franceschini ha chiesto che si facessero avanti più investitori privati per salvare l’eredità culturale dell’Italia (…).”
“Antisemitismo” e “omofobia”, cosa hanno a che vedere con lo sport? Eppure è proprio il Presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ad essere stato accusato di commenti omofobici da parte di diversi gruppi per i diritti di gay e d ebrei e queste considerazioni non sono rimaste sospese nell’aria, ma sono volate sulle pagine dei giornali di tutto il Mondo. Scrive il Times of Israel: “Tavecchio è stato già sospeso per sei mesi lo scorso anno quando ha fatto un commento razzista durante la sua campagna elettorale, causando grande scalpore per una citazione sulle banane in riferimento a giocatori stranieri.” E Robert Mackey riprende le parole di Giovanni Malagò, che “ha condannato i commenti ma ha detto che non c’era nessun meccanismo tecnico o legale perché il suo gruppo agisse contro il capo della federazione calcio”. Al Bawaba sottolinea che “l’incidente avviene in un momento di globale antisemitismo, soprattutto in Europa. L’Italia, come molti Paesi europei, ha registrato un’ondata di attacchi antisemiti (…) un importante filosofo italiano ha lanciato l’appello allarmante di ‘sparare ai sionisti’”. Le parole non sono aria, vanno pensate prima di essere pronunciate.
La discussa Agenzia stampa russa Sputinik scrive:” In un contesto agitato per via della lotta all’Isis in Medio Oriente, il Ministro degli Esteri italiano ha esposto una proposta rivoluzionaria ai cinque Paesi europei fondatori dell’UE, Belgio, Francia, Germania, Olanda e Lussemburgo, incitandoli a creare un ‘club’ separato per regolare i problemi internazionali”. Il Prof. Marchetti (Luiss) in un’intervista a Sputnik ha sottolineato la volontà dell’Italia, espressa da questa lettera, di tornare protagonista della scena internazionale”, e fare da intermediario nelle crisi che tagliano fuori Paesi importanti, vedi la Russia (piccola nota: su Sputnik non mancano gli articoli che ci vedono favorevoli al dialogo con la Russia). Riprendendo il discorso della lettera, Gentiloni afferma che le preoccupazioni del nostro Governo sono più per la Libia che per la Siria. In effetti si registrano molti contatti con Algeria e Egitto concentrati sulla questione come riportano, tra tanti, El Watan e L’Expression e come testimoniano le ripetute accuse della Libia nei nostri confronti. Da ultimo quelle del Governo riconosciuto al nostro Governo per violazione di nostre navi da guerra delle acque territoriali libiche.
Constanze Reuscher, In der Ewigen Stadt will niemand regieren, Die Welt, 2 Novembre 2015; Frances D’Emilio, Milan’s top security official to run corruption-plagued Rome after-besieged mayor steps down, Us News e Associated Press,31 Ottobre 2015; AFP per Imaz Press Réunion, Le maire de Rome, plein d’amertume, quitte la scène municipale, 30 Ottobre 2015; AFP per Channel News Asia, Cheers,kisses as Rome’s Trevi Fountain reopens, 4 Novembre 2015; Isla Binnie per Reuters e Otago Daily News, Fashion Houses restoring Rome landmarks, 4 Novembre 2015; Robert Mackey, Head of Italian Soccer Insists he Is Not Homophobic or Anti-Semitic Despite Recorded Comments, New York Times, 2 Novembre 2015; Arutz Sheva7 per Al Bawaba, Head of Italian Football Federation under fire for alleged anti-Semitic remarks, 2 Novembre 2015; AP per Times of Israel, Italy soccer chief under fire for anti-Semitic, homophobic remarks, 1 Novembre 2015; Sputnik, L’Italie veut une Europe à deux vitesses, 3 Novembre 2015; El Watan, L’Algérie, l’Egypte et l’Italie préoccués, 3 Novembre 2015; Chaabane Bensaci, Du diagnostic à l’alarme, L’Expression, 3 Novembre 2015.