Cronache dai Palazzi
L’allarme terrorismo rivoluziona i Palazzi di tutta Europa. L’Italia, a sua volta, partecipa al dolore e offre la propria collaborazione ma, mentre Hollande si mette l’elmetto, di fronte all’eventuale minaccia di attacchi terroristici nelle città d’arte italiane, Renzi dice: “Niente leggi speciali”. “Siamo di fronte a un momento di difficoltà ma siamo anche un grande Paese e abbiamo vinto la sfida del terrorismo interno e della mafia. Non bisogna correre il rischio dell’isteria e neanche della sottovalutazione”, sottolinea il premier italiano.
Così mentre il Parlamento approva il potenziamento dei poteri dei nostri servizi segreti e dello stesso premier, in grado di ordinare missioni all’estero dei nostri corpi speciali, Renzi ribadisce che serve “un investimento sulla cyber security: puoi mappare i sospetti, ma anche banalmente incrociare le telecamere”. In sostanza Renzi rigetta il termine “guerra” preferendo il termine “aggressione” per gli attacchi di Parigi. “È una gigantesca aggressione all’idea stessa della nostra identità”. Il presidente del Consiglio italiano sottolinea inoltre che si tratta di “un tema che va affrontato in modo diverso”. Il sostegno alla Francia non si discute ma “bisogna essere equilibrati e avere buon senso. Certo devi mettere in conto tutti i tipi di intervento – afferma il premier – ma la sfida la vinci se riesci a vincere la sfida educativa, non semplicemente con le azioni militari”. “Occorrono accordi di cooperazione con gli altri Paesi”, aggiunge Renzi, ribadendo che i terroristi “arrivano con gli aerei di linea e non con i barconi” e sottolineando il ruolo che l’Italia ha attivamente svolto nell’individuare Jihadi John, il boia dell’Isis: “L’Italia ha collaborato con i suoi uomini”. Più soldi alla sicurezza quindi, in linea con le decisioni di Bruxelles, ma niente allarmismi. Si invece alla “grande coalizione con la Russia”, casomai “qualche modifica normativa per accelerare le procedere” ma “nessuna modifica alla nostra Costituzione”.
Renzi sceglie le telecamere di SkyTg24 per rassicurare gli italiani, ricordando che l’equiparazione immigrato-uguale-terrorista “è falsa” ma sottolineando che sull’immigrazione si può fare di più con “operazione di cooperazione internazionale nei Paesi in cui vivono”. Cita a tale proposito l’operazione di Eni “che ha cambiato il volto dell’Egitto”, anche se non si tratta di certo di un’organizzazione umanitaria. In definitiva la linea che Palazzo Chigi sceglie per gestire l’emergenza, con il Giubileo alle porte, si ispira al messaggio “né isteria, né sottovalutazione”. Nel frattempo però l’Aula di Montecitorio discute il decreto legge “Missioni” con il quale si potenziano i poteri dei nostri 007 – anche in virtù di un emendamento del senatore dem Nicola Latorre (presidente della commissione Difesa di Palazzo Madama) – in pratica si assicurano ai reparti speciali delle forze armate le cosiddette garanzie funzionali, ossia la possibilità di essere non punibili “qualora pongano in essere condotte previste dalla legge come reato”. Il contingente italiano impegnato in Iraq sarà inoltre incrementato da 580 a 750 unità, mentre per le operazioni di intelligence il governo prevede lo stanziamento di circa 20 milioni di euro in più.
Da Palazzo Vecchio a Firenze, dove si commemora l’insediamento del Parlamento del Regno d’Italia (era la IX legislatura), il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolinea come “troppi egoismi ancora ci frenano”. Anche il nostro capo dello Stato sceglie infatti la linea della concordia, rigettando quella dell’odio. In pratica “Non sradicheremo l’odio facendolo entrare nelle nostre vite. Il terrore vuole snaturarci”. Un’indagine dell’Istat sottolinea comunque come tra gli italiani l’80,2 per cento delle donne e il 76,9 per cento degli uomini si dichiarino diffidenti nei confronti del prossimo. Il 78,6 per cento sono, in particolare, quanti ritengono sia necessario stare “molto attenti” nei confronti degli altri. Solo il 19,9 per cento ritiene invece gli altri degni di fiducia. La solitudine, cronica malattia del nostro tempo, in una società multietnica, per di più pervasa dal terrorismo, potrebbe rivelarsi irreversibile. Occorre comunque vigilare sulla paura e l’odio ed evitare di rimanere prigionieri di roccaforti emotive inespugnabili. Anche in Italia la comunità non è di certo disposta a farsi intossicare o addirittura annientare dai nemici ma mantenere la rotta, non perdere la fiducia nel futuro e nell’altro, nel diverso, richiede un sforzo di razionalità in più, mentre il terrorismo induce al panico (reazione irrazionale) prefiggendosi di intimidire, prima ancora di uccidere. “Noi non ci piegheremo – sottolinea Mattarella -. Non ci faremo rubare il nostro modello di vita e il nostro futuro. Dobbiamo essere uniti e affermare i principi del nostro umanesimo”. La Firenze risorgimentale in cerca di unità finisce così per diventare l’emblema dell’Italia e dell’Europa di oggi, dato che entrambe cercano di diventare meno divise e più unite, in primo luogo quando si tratta di gestire le grandi emergenze.
La manovra di bilancio prosegue nel frattempo il proprio iter anche se più a rilento del previsto a causa dei fatti di Parigi, in balìa dei quali sono state privilegiate le misure per la sicurezza. Bruxelles, a sua volta, rinvia il proprio giudizio sulla legge di Stabilità italiana, sottolineando il “rischio di non conformità con i requisiti del patto di Stabilità e Crescita per il 2016”, pur ribadendo che non si tratta di una bocciatura. Bloccata in pratica la flessibilità su riforme e investimenti: una decisione sarà presa “in primavera”, ha annunciato il vice-presidente per l’euro Valdis Dombrovskis. Nelle condizioni attuali si registra “una deviazione sostanziale dal percorso raccomandato”, ha sottolineato Dombrovskis. In pratica il governo Renzi dovrebbe concretizzare un aggiustamento strutturale dello 0,1% di Pil, mentre il saldo netto strutturale dell’Italia sembra peggiorare dello 0,5%. L’abolizione della Tasi “non è in linea e la flessibilità non può essere usata per finanziare tagli alle tasse sugli immobili”, ha ammonito Dombrovskis. La spending review, inoltre, risulta non rispettare le aspettative, in quanto la legge di Stabilità “prevede meno della metà dei tagli di spesa originariamente pianificati”, sottolineano in un documento i tecnici europei. La Commissione ricorda a sua volta che “né la riforma dei valori catastali né azioni concrete per razionalizzare i regimi di deduzioni e esenzioni fiscali sono state realizzate. Sono attesi inoltre “ulteriori progressi” sulla riforma degli enti locali e le loro partecipate, sulla contrattazione collettiva di secondo livello e sulla prescrizione. “Il bilancio 2016 è stato costruito in modo coerente con il Patto di Stabilità e Crescita, rispettando i requisiti fissati dalla Commissione per la richiesta dei margini di flessibilità consentiti”, è la risposta del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, mentre secondo Roberto Gualtieri, presidente della commissione economica all’Europarlamento, il giudizio di Bruxelles “è un sì contorto, ma anticipa una promozione in primavera”. La Commissione europea potrebbe comunque chiedere una manovra correttiva – tra aprile e maggio ci sarà un nuovo rapporto sul debito – qualora l’Italia non rispetti gli impegni su investimenti, riforme e piani per il 2017.
In termini di bilancio rimangono ancora sul tappeto le due soluzioni a vantaggio delle imprese: credito di imposta e decontribuzione più ampia per i nuovi assunti. Il governo ha deciso che il cosiddetto pacchetto per il Sud dovrà essere affrontato dall’Aula di Montecitorio. Approvate invece le modifiche riguardanti la casa, non gradite però dai tecnici Ue. L’esenzione dalla Tasi sulla prima casa spetterà quindi anche ai genitori o ai figli che hanno una casa in comodato d’uso, ma l’immobile dovrà essere l’unico di proprietà a fruire dell’esenzione di chi lo concede in beneficio. Chi affitta invece a canone concordato, cioè ad un prezzo inferiore a quello di mercato, pagherà un’aliquota massima del 4 per mille, più che dimezzata considerando che sulle seconde case il prelievo medio a livello nazionale è tra l’8,6 e il 9,6 per mille. Raddoppiato inoltre il congedo parentale obbligatorio per i padri che passerà da soltanto un giorno a due e prorogato il bonus baby sitter da 600 euro.
Novità anche per il pagamento del canone Rai in bolletta. Per il 2016 si pagherà in un’unica soluzione ma non verrà addebitato sulla prima bolletta dell’anno, bensì sulla prima utile dopo il mese di luglio. Dal 2017, invece, i cento euro verranno suddivisi in dieci rate da 10 euro, da gennaio a ottobre per coloro che pagano la bolletta elettrica mensilmente. Coloro che effettuano il pagamento dell’elettricità ogni due mesi si vedranno caricate cinque rate da 20 euro.
La questione degli 800 dirigenti del Fisco, dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale perché promossi senza concorso, è stata infine ovviata con i cosiddetti “Pot”, posizioni organizzative a termine, una via di mezzo tra i dirigenti e i funzionari, per cui l’Agenzia delle Entrate sarebbe pronta ad assegnarne oltre 400. Il comitato di direzione della medesima Agenzia ha dato il via libera all’assegnazione delle posizioni destinandole ai funzionari di terza area, i quali beneficeranno anche di un trattamento aggiuntivo rispetto allo stipendio, fino a 31 mila euro annui circa. Per poter assegnare l’incarico il dirigente di area dovrà valutare titoli ed esperienza professionale pregressa attraverso un colloquio, e non più con i vecchi quiz. I funzionari interessati dovranno invece fare domanda entro il 25 novembre, e gli incaricati eserciteranno il proprio ruolo a termine fino all’espletamento del concorso, in pratica non oltre il 31 dicembre 2016.