Giubileo, Commissione Italia-Santa Sede

Siamo ormai alla vigilia dell’apertura il prossimo 8 dicembre del “Giubileo della Misericordia” e tutti siamo a conoscenza degli avvenimenti che hanno sconvolto il Comune di Roma (commissariato), l’Europa (gli ultimi attentati di Parigi) e dei nuovi problemi, anche di sicurezza, con cui la sua realizzazione si trova alle prese.

Tavoli tecnici inter-istituzionali e cabine di regia: è stata costituita la “Commissione Bilaterale Italia-Santa Sede” per i preparativi del “Grande Giubileo della Misericordia” e da Palazzo Chigi sono stati stanziati altri 200 milioni di Euro, oltre quelli già previsti dalla Legge di Stabilità e dati in gestione al commissario Tronca, al presidente Zingaretti, a Comune e Regione. Il “Dream Team” di cui si parlava non ci sarà, ma Renzi ha promesso che “metteremo a disposizione del Commissario, del Prefetto e di tutte le autorità le risorse necessarie perché il Giubileo funzioni e funzioni bene nelle forme che saranno concordate con i diretti interessati”.

Per il momento Marco Rettingheri (trasporti), Giovanni Malagò (Sport e Grandi Eventi), Carlo Fuortes (Cultura) rimangono in stan-by, mentre Gabrielli resta il coordinatore istituzionale e, come Prefetto di Roma, responsabile della sicurezza della città. Stando a quanto dichiara il Sottosegretario Claudio De Vincenti “una parte dei 200 milioni sono a carico della Regione, per potenziare il trasporto Roma-Fiumicino” , il resto, secondo le intenzioni di Renzi, dovrebbero essere investititi da Comune di Roma e Regione “sulla sanità, sul trasporto, sul decoro e sulle iniziative per il Giubileo”.

La scorsa settimana, delegazione vaticana, guidata da Monsignor Fisichella, Presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha incontrato la delegazione italiana, guidata dal Sottosegretario del Consiglio De Vincenti, composta da Autorità di governo centrali e locali insieme all’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede alla presenza del Presidente del Consiglio Renzi.

E in tanto, da questa settimana, è scattato a Roma, dopo gli ultimi attentati di Parigi, in nuovo “Piano di Sicurezza” per il Giubileo della Misericordia predisposto dal questore e dal Prefetto Gabrielli: duemila uomini in più sulle strade, con pattuglie anche in borghese sugli autobus e sui mezzi pubblici “no fly zone”, varchi e videosorveglianza. Oltre ad essere stato potenziato, come dichiara il questore D’Angelo “il sistema di comunicazioni della sala operativa e le altre dotazioni tecnologiche, possiamo avvalerci dei Nocs e dei Gis”.

Sarà “percezione” la parola chiave, sulla quale, come spiega il Questore, si “giocherà l’equilibrio tra la sicurezza e la paura” e per questo continua chiedendo ai giornalisti di entrare a far parte del “gioco di squadra per fermare la psicosi”. Non mancheranno naturalmente, anche, controlli elettronici per accedere ai principali luoghi considerati a rischio: San Pietro, la Sinagoga, il ghetto ebraico, lo Stadio Olimpico, il Colosseo tra i principali da ricordare, senza tralasciare teatri, sale concerto o quartieri della movida notturna della Capitale da Trastevere a Ponte Milvio, da San Lorenzo al Pigneto. E’ stato messo a punto un sistema Radar per intercettare i droni. Essendo diventato lo spazio aereo di Roma una “no fly zone” il controllo del territorio è stato differenziato: sono state identificate tre aree importanti: da quella più sterna a quella di massima sicurezza, così da “aumentare la percezione della nostra presenza” come dice D’Angelo.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Italia delle Regioni

successivo

Allarme terrorismo: la Lega e gli altri

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *