Uniti si vince
Un antico proverbio africano così recita: “Se vuoi arrivare primo corri da solo. Se vuoi andare lontano cammina insieme”.
Ecco. Il Congresso Nazionale del nostro Partito Popolari per l’Italia di domenica 13 dicembre, dal titolo UNITI SI VINCE, farà suo proprio questo proverbio sollecitando la costituzione, nel più breve tempo possibile, di un unico contenitore politico che possa e sappia unire tutti coloro che si riconoscono nella storia, nella cultura, nei valori, negli ideali del popolarismo europeo.
Un primo nucleo di questo genere si è concretizzato, il 28 e 29 novembre scorsi, nel Convegno definito “Patto di Orvieto” che ha avuto la capacità di dar vita, come prima fase, ad un Coordinamento fra “Popolari per l’Italia” (Mauro), “Popolari Liberali” (Giovanardi), “IDEA” (Quagliariello), “Liberi e forti” (Bonalberti) ed una serie di Associazioni e Movimenti che si muovono nella società civile con specificità particolari. Il “cammino insieme”, anche con altre realtà che decideranno, con pari dignità, di partecipare al progetto unificante, avrà il suo “battesimo del fuoco” nelle elezioni amministrative del prossimo anno con particolare riguardo alle città (Milano, Bologna, Roma, Napoli) più importanti per il significato politico dei risultati elettorali ottenuti dalle liste in lizza.
Quanto da noi auspicato da tempo, incomincia dunque a prendere corpo. Si tratterà ora di mettere insieme tutte le reciproche realtà locali per renderle strutturalmente omogenee su linee politiche chiare ed univoche, a sostegno di possibili candidature a Sindaco che non siano solo espressione di “persone prestate” alla politica, spesso senza adeguate capacità di governo e fantasia amministrativa.
Ma questo sarà oggetto di ulteriori approfondimenti. L’importante è che in questo Congresso si specifichi la nostra identità, si individuino gli obiettivi comuni ai nostri partner con umiltà, coraggio e determinazione. Lasciare le realtà locali o il Paese in mano al “renzismo” o a forme di “populismo” fine a sé stesso, visti gli attuali risultati assolutamente insufficienti alla ripresa dell’Italia, significherebbe sfuggire alle proprie responsabilità.
Una triste prospettiva, questa, che non ci riguarda tant’è che “vogliamo camminare insieme” non badando da dove si viene ma indicando dove si vuole andare.
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro Political Assembly PPE Bruxelles]