“Uniti Si Vince”, primo Congresso Nazionale dei Popolari per l’Italia

Si è concluso con successo nella giornata di ieri il meeting “Uniti Si Vince”, primo Congresso nazionale dei Popolari per l’Italia, fortemente voluto dal Senatore Mario Mauro per riunire insieme le delegazioni regionali e provinciali del Partito.

Circa trecento delegati hanno partecipato ai lavori del Congresso che ha registrato la presenza di numerose testate giornalistiche, agenzie di stampa ed emittenti televisive insieme agli ospiti delle altre forze politiche e Associazioni di area. L’incontro ha aperto una fase nuova del PpI con organi e incarichi di Partito pienamente legittimati da un’investitura popolare e con la votazione della Direzione Nazionale. Alla conclusione dei lavori, Mario Mauro è stato rieletto con voto unanime Presidente nazionale dei Popolari per l’Italia.

I lavori del Congresso sono stati presieduti dai tre Vice Presidenti nazionali Potito Salatto, Isabella Poldrugo e Vincenzo Niro. Tra gli esponenti politici intervenuti per l’occasione, Carlo Giovanardi dei Popolari Liberali, Ettore Bonalberti di Alef-Liberi e Forti, Mario Tassone del Cdu, Giuseppe Bicchielli di Italia Unica. Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è intervenuto telefonicamente nel corso della mattinata. Particolarmente sentito il dibattito sul fenomeno del terrorismo jihadista, espresso tramite la commemorazione delle vittime di Parigi da parte del giornalista Mario Adinolfi, al cui seguito la platea ha intonato gli inni francese e italiano.

Popolari per l'Italia - PpINel corso del suo intervento, il Presidente Mauro ha voluto sottolineare l’importanza del percorso avviato dai Popolari nel ricostruire quel centro-destra frammentato che ha bisogno di unità: «Col nostro progetto vogliamo favorire chi in Italia sia capace di parlare davvero alla gente, allontanandoci da facili populismi di chi mette in mano 500 euro alla gente, pensando sia quello il modo di risolvere i problemi. Davanti a noi abbiamo due blocchi, quelli di Renzi e di Grillo: di fronte a essi ci poniamo come la forza che faccia confluire insieme i movimenti di centro-destra che condividono lo stesso programma e gli stessi valori. Un nuovo agglomerato di forze, alternativo alle sinistre di questo Paese, che consenta agli Italiani di tornare a spendersi per qualcosa in cui crede, continuando ad avere una stessa bandiera».

Altro tema discusso in larga parte negli interventi è stato il rapporto dell’attualità italiana con l’Unione Europea, cui spesso si additano molte colpe dell’odierna realtà in crisi, soprattutto nella distanza dall’UE vissuta quotidianamente dagli amministratori regionali e locali. I Popolari ribadiscono il valore aggiunto di aver sposato sin dalla loro costituzione i valori democratico-cristiani del PPE-Partito Popolare Europeo.

Il senso dell’incontro “Uniti Si Vince” è dunque quello di ufficializzare di fronte all’opinione pubblica i valori in cui credono i Popolari insieme agli altri gruppi di area dello scenario attuale dei partiti, per scoprire come tali idee possano aiutare a ripensare la politica italiana, e quindi a condividere un percorso comune. Mario Mauro: «Intendiamo intraprendere un nuovo progetto politico, al quale il rafforzamento dell’identità di questo partito intende largamente contribuire. Siamo già decisi a seguire quella strada, a percorrere un pezzo di cammino insieme a quei gruppi che decidono di unirsi a noi. L’esserci già incontrati nel tempo e di recente ad Orvieto, ha voluto dire recuperare quella storia condivisa, perché senza la memoria non c’è diritto alla libertà, senza memoria non c’è diritto alla democrazia».

Da questo momento sino alla primavera del 2016, dopo la sigla del Patto di Orvieto e del Congresso “Uniti Si Vince”, il compito dei Popolari sta nel mantenersi alla guida di tale nuovo progetto politico. Attualmente, le condizioni per una crescita condivisa sembrano far ben sperare per il futuro.

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