Nasce il terzo polo italiano del latte
Accordo siglato tra la Centrale del latte di Torino e la Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno che porterà le aziende a riunirsi nella Centrale del Latte d’Italia. La nuova società nascerà dalla fusione per incorporazione della società toscana (operante col marchio Mukki) in quella piemontese, con un concambio di una nuova azione per 6,1965 azioni della centrale toscana e rimarrà quotata sul segmento Star del Mercato MTA di Borsa Italiana.
«Nasce il terzo polo lattiero-caseario in Italia» hanno affermato i protagonisti della fusione. La nuova società, secondo i suoi fondatori, avrà una posizione di leadership nelle regioni Piemonte, Toscana, Liguria e Veneto. L’operazione è finalizzata a creare un polo interregionale specializzato nella produzione e nella commercializzazione di prodotti lattiero-caseari che aggreghi realtà e marchi a livello locale, accomunati da valori fondamentali quali la qualità, la sicurezza, la territorialità, il prosieguo delle relazioni con la filiera zootecnica della Toscana.
L’azione comporterà̀ inoltre un aumento del portafoglio prodotti offerti da CLT (Centrale del latte di Torino) grazie alla ampia gamma Mukki, una forte spinta commerciale dei prodotti Mukki attraverso la capillare rete di CLT, un aumento del potere contrattuale con i clienti ed i fornitori, la possibilità̀ di aumentare i volumi e i mercati di export e un ampliamento della capacità di investire in ricerca e sviluppo. In questo modo verrà garantita la tutela dell’occupazione dei dipendenti toscani di Mukki, la permanenza dello stabilimento fiorentino e il lavoro degli agricoltori. La fusione diventerà operativa entro i primi sei mesi del prossimo anno quando le azioni della neonata società, la Centrale del Latte Italia, faranno il loro debutto in Borsa.
Il risultato è appunto la nascita del terzo polo lattiero-caseario d’Italia con un fatturato da 200 milioni di euro, 5 stabilimenti e 430 dipendenti. « Un accordo che va nella direzione della crescita della Centrale del Latte di Torino e della Mukki, della garanzia dell’occupazione e dell’approvvigionamento delle materie prime dalla filiera produttiva toscana e piemontese con la costituzione di un polo di eccellenza italiano» hanno commentato i sindaci, rispettivamente di Torino e Firenze, Piero Fassino e Dario Nardella.
Questi sono i numeri di un’operazione innovativa in un settore ancora molto frazionato fra centrali pubbliche e che vede i due primi produttori (Granarolo e Parmalat) titolari di oltre il 40% del mercato italiano.