EU Pilot, per un’Europa dei risultati

Abbiamo avuto già modo di parlare delle Procedure di Infrazione che la UE usa quando la Commissione Europea ritiene che uno Stato membro sia venuto meno agli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Comunità, sia che si tratti infrazioni di bilancio che di mancato recepimento di una direttiva. In passato prima di emettere la notifica di infrazione, venivano inviate lettere di carattere amministrativo alle autorità nazionali nell’ottica di un confronto con riguardo le difformità riscontrate tra il diritto nazionale e quello europeo.   Fu per questo che la Commissione Europea lanciò nel 2008 il sistema EU Pilot, un meccanismo di risoluzione dei problemi di implementazione del diritto dell’Unione europea tramite lo scambio di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri.

I casi di violazione riguardano non solo le procedure di infrazione aperte dalla Commissione nei confronti dei singoli stati, ma anche le istanze di cittadini ed imprese, il sistema EU Pilot è nato proprio nell’ottica di migliorare le risposte della UE ai problemi evidenziati e trova origine nella comunicazione della Commissione del 2007 intitolata “Un’Europa dei risultati” (COM.2007.502). L’intento dichiarato è di trattare richieste di informazioni e denunce dei su richiamati soggetti relativamente alla corretta applicazione del diritto dell’UE. EU Pilot viene usato per ottenere chiarimenti in tempi stretti dagli Stati interessati, ottenendo spiegazioni e  soluzioni con il dettaglio delle azioni poste in essere per rimediare alle violazioni del diritto dell’UE. Se i servizi della Commissione non ravvisano quanto richiesto come risolutivo, possono intraprendere ulteriori azioni per far applicare il diritto dell’UE.

Le comunicazioni viaggiano per canali informatici diretti tra la Commissione e l’amministrazione nazionale (per l’Italia, il Dipartimento per le Politiche europee, il quale si occupa a sua volta di coinvolgere le amministrazioni regionali o locali eventualmente interessate). La Rappresentanza Italiana Permanente presso la UE presente a Bruxelles a ha accesso al sistema e supporta il Dipartimento per le Politiche europee coordinandosi con esso, in particolare se il caso si è chiuso in maniera negativa.

EU Pilot è operativo dall’aprile 2008 e vi partecipano quindici Stati membri, su base volontaria: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Svezia, Spagna, Regno Unito, Repubblica ceca e Ungheria. Proprio nel 2008 furono aperti 1627 casi (1407 in base a denunce o procedimenti d’ufficio e 220 nell’ambito del primo anno di vita del progetto EU Pilot), nel febbraio 2010, 22 mesi dopo l’avvio, erano 723 i casi trattati da EU Pilot. Nel luglio scorso la Commissione ha reso noto la sua relazione annuale riguardo l’applicazione del diritto UE nel 2014, si tratta della 32a relazione annuale sul controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea dove viene ribadito che se uno stato membro non pone rimedio ai rilievi della Commissione viene avviata la procedura d’infrazione per riportare in linea le deviazioni del dettato legislativo nazionale rispetto a quello europeo. La relazione ha messo in luce l’efficacia del sistema EU Pilot che in cinque anni di applicazione ha visto costantemente scendere e stabilizzarsi i casi di infrazione aperti (dai 2100 del 2010 ai 1775 del 2011, e sui 1300 dal 2012 al 2014).

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