Buon Natale, se possibile

Caro Gesù Bambino, mai come questo Natale mi sembri antico e obsoleto? Il tuo voler venire al mondo in una notte stellata, in una grotta al freddo e al gelo non fa più effetto. Sei stato ampiamente superato dai fatti. Ultimamente molti bambini hanno visto la luce su gommoni sgangherati in procinto di affondare oppure in ospedali improvvisati tra le macerie delle città mediorientali. Oppure hanno fatto appena appena in tempo ad aprire gli occhi per vedersi davanti muri alzati da nazioni civili che a tutti costi volevano tenere lontana la sua famiglia.

E allora, che senso ha farti nascere anche stavolta in quella grotta? Per cantare insieme canzoncine? Per far fare un viaggetto a quei goderecci dei Re Magi? Il mondo reale con le sue miserie e le sue povere genti ti ha superato. Non c’è più una stella cometa ad aiutare i viandanti, non ci sono che aerei spia che fanno monitoraggio ai barconi della speranza; non ci sono più pastorelli e pescatori che vengono a render omaggio: ormai questi mestieri sono quasi estinti, meglio fare i provini di Amici.

E Francesco che a tutti i costi cerca di riportare nel cuore degli uomini la misericordia mi fa davvero tenerezza. Lui ci crede per davvero e cerca di riportare la Chiesa al suo iniziale scopo. E tra prelati con attici da film e monsignori schiavi dei piaceri della carne, la battaglia è dura. Ci vorrebbe un aiutino divino, come accadde all’ epoca di Sodoma e Gomorra.  Ma a me sembra che tuo Padre sia latitante negli ultimi mesi, forse intimorito da altri che vogliono prendere il suo posto.

Caro Gesù Bambino, ti auguro una serena nascita. Sarà l’unico giorno in cui tutti faremo finta che tu sia nato davvero e cercheremo un po’ di tenerezza tra i nostri affetti, gli amici cari, le persone deboli della comunità. Poi da domani tutto come prima, la triste realtà dei fatti prenderà il suo posto di diritto.

Buon Natale a tutti.

©Futuro Europa®

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