Natale 2015, trionfo italiano sulle tavole estere
Ѐ record storico del Made in Italy alimentare sulle tavole di tutto il mondo in questo periodo di festività. Un export che vale 3 miliardi di euro, in aumento dell’8%, tra vini, spumanti, panettoni, formaggi, salumi e pasta per questo Natale, che sta trascorrendo tra amici, parenti ed abbondanti cene. Un successo ottenuto nonostante l’embargo della Russia che ha sancito, a partire dal 6 agosto 2014, il divieto totale all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari comprendente frutta e verdura, formaggi, carne e salumi.
A guidare la classifica di questo Natale è lo spumante italiano, le vendite all’estero sono aumentata del 19% con le esportazioni che hanno raggiunto, per la prima volta, il record storico del miliardo di euro. La domanda è cresciuta in valore del 50% in Gran Bretagna e del 32% negli Stati Uniti che si classificano rispettivamente come il primo e il secondo mercato di sbocco degli spumanti italiani, i quali però vanno forte anche in Germania che si posiziona al terzo posto.
Le richieste sono aumentate del 19% anche da parte dei Francesi, sempre molto nazionalisti nelle scelte della tavola. Nella classifica delle bollicine italiane più consumate nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Quest’anno, quindi, all’estero si stapperanno più bottiglie di spumante italiani che di Champagne francese. Questi risultati trainano l’intero settore del vino per il quale si registra, complessivamente, un aumento dell’8% in valore dell’export.
Ad essere molto richiesti sono anche i dolci nazionali come panettoni ed altri prodotti della pasticceria tipica delle feste con un aumento del 9% in valore e la pasta con un +7%. Ѐ cresciuta anche la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 4%, ma addirittura del 31% per il pecorino e il fiore sardo.
Questo successo così netto sulle tavole del Natale straniere dimostra le grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano che traina la ripresa dell’intero Made in Italy. Ma l’andamento sui mercati internazionali potrebbe, ulteriormente, migliorare con una più efficace tutela nei confronti della contraffazione internazionale che utilizza parole, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia, per realizzare prodotti taroccati che non hanno nulla a che vedere con la realtà nazionale. All’estero sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre.
Sarebbe necessario introdurre l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per tutti gli alimenti, ma, attualmente, la legge europea, entrata in vigore un anno fa, non lo consente.