Nostalgia, nostalgia canaglia…

Con l’approvazione in Senato della beffarda riforma Costituzionale, ancora una volta ha prevalso l’atavico “bizantinismo” italico. Renzi, legando il suo futuro  personale all’esito del Referendum sulla legge in questione ,cerca, come già avvenuto con il risultato elettorale per il Parlamento Europeo, una  legittimazione politica a governare che non passa attraverso formali votazioni su una sua candidatura al Parlamento Italiano.

I DEM (sinistra del PD) hanno votato compatti con il Partito la riforma ma hanno già annunciato di partecipare al Referendum contro la legge appena approvata con il loro consenso. Per non parlare, poi, del ruolo svolto, anche in tale occasione, dai cosiddetti “centristi” (NCD-UDC ) che, pur di restare alla guida di posti nell’attuale Governo ed assicurarsi (?) una riconferma nel prossimo Parlamento, sono soliti fare “la faccia feroce” su tutto senza mai determinarsi nel prendere atto che l’attuale Esecutivo è un monocolore PD. Non è, infine, cosa di poco conto che per la maggioranza uscita dal voto senatoriale, determinante è stato il consenso di chi non ne fa parte (ALA di Verdini formata da Senatori eletti nel Centrodestra di Berlusconi, FARE dell’ex Leghista Tosi ).

C’è qualcuno in grado di potere affermare che tutto questo non pesi sul giudizio che l’UE ha sull’Italia? Un giudizio negativo che blocca anche le nostre giuste e concrete proposte di cambio di marcia dell’Europa per sconfiggere il populismo antieuropeo dilagante nel Vecchio Continente.

Ultima notazione. Renzi ama definirsi costantemente “un uomo del fare”. Così come siamo ridotti moralmente, economicamente, socialmente, farebbe meglio per tutti un suo “non fare”.  Tant’è che rispetto alla definizione di “rottamatore” di cui si fregia, gran parte dei cittadini rimpiange le “auto d’epoca”: in quei tempi si viaggiava allegri, entusiasti, invidiati nel mondo intero, quanto meno ,per il loro elegante ed originale design.

Stando così le cose, non vorremmo essere obbligati a consolarci intonando una delle nostre più belle canzoni: “Nostalgia, nostalgia canaglia….”.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo è Membro Political Assembly PPE Bruxelles]

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