Italia delle Regioni

Il presidente dell’Associazione dei Comuni Italiani e sindaco di Torino, Piero Fassino, ha così sintetizzato i contenuti del primo Consiglio Nazionale 2016 svoltosi il 21 gennaio a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio: “Il Consiglio nazionale Anci di ha registrato un alto grado di condivisione e apprezzamento sulla Legge di Stabilità che configura l’avvio di una stagione nuova nel rapporto tra Comuni ed enti locali. A partire dall’eliminazione dei tagli dopo tanti anni di compressione di risorse e autonomia, il 2016 sarà l’anno in cui il confronto con il governo mirerà a consolidare i risultati ottenuti e ad affrontare le tante questioni ancora irrisolte”. “Tra i principali risultati ottenuti – ha ricordato Fassino – c’è il superamento del Patto di stabilità che ci permetterà di liberare gli avanzi di amministrazione in modo da poter ripartire con gli investimenti. Il governo ci ha poi garantito la copertura totale del gettito 2015 sulla prima casa, così come per l’Imu agricola e i cosiddetti ‘imbullonati’. Significativi sono stati anche i finanziamenti in altri settori come i 500 milioni che andranno per la riqualificazione delle periferie, i 480 milioni fuori Patto 2015 per interventi edilizia scolastica e l’incremento fino a 400 milioni per il fondo per le non autosufficienze”.

Il presidente Anci è quindi passato ad elencare i principali punti irrisolti su cui muoverà l’azione dell’Associazione nel confronto con il governo, che dovrà per prima cosa mettere mano alla “infondata, anzi dannosa” questione del turn over del personale nei Comuni “che la Legge di stabilità – ha evidenziato Fassino – limita al 25% delle cessazioni, cosa che rischia di mettere in seria difficoltà i Comuni nella loro attività di gestione quotidiana”. “Occorrerà poi dare soluzione al credito che i Comuni sede di uffici giudiziari vantano nei confronti dello Stato; parliamo di circa 700 milioni che noi chiediamo siano restituiti secondo un piano di restituzione pluriennale e certo”. “Inoltre, chiediamo si dia corso, tramite una legge adeguata, anche all’accordo ottenuto con il governo sulle gestioni associate” così come si aprirà un confronto sulla riforma della Pubblica Amministrazione, “che parta dalla condivisione dei decreti attuativi che incidono in maniera importante sulla nostra organizzazione”.

Fassino e i sindaci premeranno, poi, per “l’adozione di norme efficaci” così da completare l’implementazione della Delrio “in modo che il 2016 sia l’anno del definitivo decollo”. E il 2016, negli auspici del presidente Anci, dovrà essere anche l’anno “in cui varare i provvedimenti dell’accordo  sancito a fine anno in materia di sicurezza urbana. Un testo condiviso c’è – ha ricordato -, ora il governo lo adotti e lo presenti al Parlamento per dotare i sindaci di più strumenti e poteri in materia”. Il sindaco di Torino è anche tornato sull’emergenza immigrazione, ricordando come “senza i Comuni il fenomeno non si sarebbe potuto governare in maniera ordinata. Si continui, quindi, con questa collaborazione, proseguendo con l’espansione dello Sprar e riducendo gradualmente il ricorso al canale prefettizio di accoglienza”.

Il presidente Anci ha poi risposto alle domande dei giornalisti presenti: la prima sulle partecipate, la seconda sul nuovo Senato delle Autonomie che ha avuto il via libera dal Senato. Sul primo aspetto, Fassino ha confermato che “L’Anci ha, da sempre, sostenuto un riordino.   Siamo i primi a considerare l’urgenza di superare la polverizzazione delle partecipate ma essendo azionisti di queste aziende i provvedimenti devono essere condivisi, così da ottenere aziende di dimensioni adeguate al mercato ed arrivare a società efficienti nell’erogazione dei servizi”. “Restano riserve”, invece, sulla riforma del Senato, soprattutto “sulla nomina dei sindaci da parte dei Consigli regionali. Su questo auspichiamo meccanismi maggiormente partecipativi, per consentire l’individuazione dei sindaci con un più ampio coinvolgimento degli amministratori. Questo può avvenire o modificando l’attuale testo o in sede di stesura dei provvedimenti attuativi”.

Infine il presidente Anci ha annunciato, per l’autunno prossimo, Bari come sede della prossima assemblea annuale con la soddisfazione di molti sindaci presenti, tra cui il membro del Comitato delle Regioni, Micaela Fanelli, che si è fatta promotrice di una maggiore attenzione per il Mezzogiorno. “L’urgenza politica generale sul tema – ha precisato Fassino – è sentita anche sul fronte enti locali. Constatiamo ogni giorno le criticità presenti nel Mezzogiorno e guardiamo con preoccupazione l’eventualità che la crisi divarichi ancora di più il divario tra Nord e Sud. Per Questo abbiamo scelto Bari e per questo terremo, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, una Conferenza nazionale Anci a Catania per parlare di Sud”.

Le Città metropolitane al Centro del dibattito a Firenze. Il 28 e il 29 gennaio si svolgerà a Palazzo Vecchio a Firenze la sessione del progetto “Star City” con le Città Metropolitane come protagoniste.  Il 36% della popolazione e il 35% delle imprese; il 28% delle esportazioni e il 56% in fatto di presenza di multinazionali. E ancora il 40% come ”valore aggiunto” e circa la metà delle start-up innovative del nostro Paese. Questi i dati  relativi alle Città metropolitane, istituite dal 1 gennaio 2015, che saranno protagoniste della due giorni del progetto ‘Start City’, in programma nella suggestiva cornice di Palazzo Vecchio a Firenze.

Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli e Reggio Calabria (previste dalla c.d. “Legge Delrio” n. 56/2014), alle quali si aggiungono Palermo, Catania, Messina e Cagliari nelle Regioni a statuto speciale, possono rappresentare la vera e propria rivoluzione nel sistema delle autonomie locali. Nuovi modelli di governo territoriale, differenziati in base alle caratteristiche insediative, sociali ed economiche, istituzionalizzati nella dimensione metropolitana al pari delle omologhe realtà internazionali. Il progetto ‘Start City’, promosso dall’Anci in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con The European House – Ambrosetti, vedrà la presenza di sindaci, capi d’azienda e membri del governo e avrà come ospite d’onore il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra i primi cittadini, guidati dal presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, interverranno il padrone di casa e coordinatore Anci delle Città metropolitane Dario Nardella, il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco e il vicepresidente vicario Anci e sindaco di Lecce, Paolo Perrone.    Con loro e con gli altri sindaci, discuteranno i vertici delle principali imprese presenti in Italia,  rappresentanti del governo, tra cui il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ed esponenti internazionali di casi di successo, oltre ai membri dell’Advisory Board che ha indirizzato le riflessioni di Start City.

Come  anticipato nel comunicato di convocazione dell’Anci, il programma della due giorni proporrà approfondimenti sul ruolo e le sfide, attuali e future, delle Città metropolitane, con particolare riferimento alla pianificazione territoriale e allo sviluppo economico e sociale del territorio, anche con riferimento a casi esteri di eccellenza. Durante l’evento verrà, inoltre, presentato il Libro Bianco delle Città Metropolitane, punto di partenza per il dibattito sul modus operandi delle Città Metropolitane e gli indirizzi di metodo e di strategia per la crescita attraverso queste nuove realtà istituzionali.

©Futuro Europa®

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