Fitur 2016
Madrid – La scorsa settimana si è svolta la Fiera Internazionale del Turismo (FITUR), che celebra la sua 36° edizione a partire dal 1981. FITUR è l’acronimo di Feria Internacional de Turismo e si tratta di un evento ritenuto tra più importanti al mondo che si tiene, come consuetudine, ogni anno a nella capitale spagnola.
Il FITUR è un’importante opportunità per tutti gli esperti nel campo del turismo e del marketing, perché permette di ampliare le vedute su un tema ormai di grande attualità che è proprio il desiderio di viaggiare. Senza trascurare il fatto che al giorno d’oggi “viaggiare” è divenuto qualcosa di molto più comune e, se vogliamo esagerare, anche più economico rispetto al passato. Oggi la libertà di movimento e la facilità con cui si viaggia è aumentata e in buona parte grazie al turismo low cost che permette di viaggiare nonostante le differenti possibilità economiche.
Nell’enorme spazio della Fiera è stato allestito un padiglione per ciascun Paese presente. Appena varcato l’ingresso, il primo padiglione nell’area di sinistra, quello dedicato all’America, aveva un’infinità di stand con un’attenzione particolare ad ogni Stato ed ad ogni offerta turistica. I visitatori passeggiavano stupiti e felicemente meravigliati davanti al padiglione dell’Uruguay, dove a suon di musica ballavano alcuni danzatori uruguaiani con tanto di costumi tradizionali. Mentre chi si avvicinava al padiglione dell’India veniva accolto con un bindi indiano, la tradizionale decorazione sulla fronte. Naturalmente, non poteva mancare il turismo diretto ai bambini, tanto che anche questi ultimi avevano spazi dedicati a loro, come l’area dell’Africa dove vi erano riproduzioni a grandezza naturale di leoni, giraffe e zebre, per dare la possibilità di poter scegliere non solo agli adulti, ma anche ai loro figli.
Le aziende che partecipano al FITUR trovano motivazione in varie ragioni: ampliare il proprio canale di vendite attraverso i nuovi canali di distribuzione offerti da FITUR, incrementando la presenza del prodotto a livello internazionale, creare nuove basi di contatto, presentando le nuove idee e, perché no, imparare anche dalle altre imprese che non vengono solo viste come concorrenti, ma possono essere fonte di ispirazione per nuovi progetti. FITUR permette anche di poter testare una nuova campagna marketing, rafforzare il posizionamento del brand e assicurarsi una buona copertura mediatica con i mass media. Quest’anno ben tre padiglioni sono stati appositamente dedicati alla Spagna, ogni regione infatti aveva un suo stand, dall’Andalusia, Asturia, Estremadura, fino alle Isole Baleari e Canarie, che sono tra le mete più ambite durante l’estate spagnola. Non poteva mancare lo stand dell’Italia, una meta di vacanze molto amata, soprattutto dai cittadini spagnoli, tra cui spiccava particolarmente quello dedicato interamente alla Regione Calabria.
I visitatori appartenevano ad ogni fascia d’età: famiglie, coppie giovani, coppie adulte (molte di “terza età”), appassionati e studiosi di turismo, o comunque persone che hanno voglia di scoprire mondi nuovi, viaggiando e conoscendo altre culture. Le offerte di viaggio erano numerose e adatte alle diverse possibilità economiche, si trovavano infatti offerte per resort di lusso a Miami, o anche un romantico (e più economico) fine settimana a Barcellona. Nell’edizione di quest’anno FITUR non si è fatta sfuggire nulla e ha dedicato attenzione anche al turismo gay, un turismo color arcobaleno, che oggi muove più del 10% del turismo mondiale, con un marketing specifico studiato per panificare soggiorni a coppie omosessuali.
Si è chiusa quindi domenica scorsa, dopo cinque giorni, una delle fiere del turismo più importanti al mondo, lasciando quel desiderio di viaggiare e scoprire posti nuovi a tutti coloro che vi hanno trascorso almeno una giornata e che forse saranno i prossimi “potenziali clienti” caduti nella trappola del grande gioco del Marketing.