Rassegna stampa estera
La caldissima accoglienza di Rohani in Italia, la polemica sulla copertura delle statue (e intervento dei radicali che ricordano la visita del Papa a Torino e copertura dei manifesti di una mostra “osé”) e il vuoto lasciato attorno al Primo Ministro canadese Couillard in visita d’affari in Lombardia. Ancora unioni civili e l’ennesimo scandalo che coinvolge il mondo del calcio. Tanti e diversi gli argomenti che ci riguardano analizzati dalla stampa internazionale .
Cominciamo dall’ospite meno accattivante, il Primo Ministro canadese Philippe Couillard. Racconta Julien Arsenault sul canadese La Presse di quanto poco abbia funzionato “l’operazione fascino” del Premier venuto a “vendere il suo Piano Nord ( Strategia marittima e tariffe idroelettriche concorrenziali) alla sezione regionale di Confindustria”. Il giornalista fa notare che erano presenti alla riunione una quarantina di persone “in una sala che poteva contenerne molto più di sessanta”. Couillard ha messo l’accento sui “50 miliardi di dollari di investimenti previsti da qui al 2035 nel nord del Quebec, ed ha spiegato la sua strategia per rendere meno dipendente dal carbone l’economia del Quebec”. Ma questa presentazione non sembra aver entusiasmato i diretti interessati, in particolare Gianni Chiariva, vice presidente della Stella-Jones International, che se ne è andato senza salutare la delegazione canadese affermando che nel dossier non c’era nulla di “concreto” e che era tutto molto “vago”, soprattutto sulla gestione dei finanziamenti.
Ma se vogliamo parlare di soldoni veri, non possiamo passare che al molto più affascinante Presidente iraniano. Fiumi di parole sono state scritte su questa visita sia dai media stranieri che da quelli nazionali. Interessante il titolo dell’articolo scritto su l’Orient Le Jour nel quale l’attesa di Rohani viene paragonata a quella di un “messia che moltiplica i contratti”… e dove si descrive “l’impazienza delle imprese italiane a riconquistare il terreno perso in Iran a vantaggio di Russia, Cina e Turchia (…) Tutti gli europei cercano di piazzare le loro pedine per tentare di conquistare un posto al sole. In questa corsa al contratto sono in vantaggio rispetto agli Stati Uniti, che rimangono impantanati dalle loro sanzioni in campo petrolifero che prendono di mira qualsiasi impresa sospettata di finanziare il terrorismo”. L’OLJ non dimentica i diritti umani. “Questo nuovo clima preoccupa gli oppositori alla pena di morte, un argomento sul quale l’Italia e solitamente è all’avanguardia. Una manifestazione è attesa oggi (26 gennaio, ndr) per ricordare che l’Iran ha condannato a morte, secondo le NU, almeno 700 persone nel 2015 (esecuzioni eseguite).” (…)
Il “Political Desk” del Tehran Times parla della visita del presidente Rohani come di una visita di “alto profilo” , volta a preparare il terreno per creare solidi rapporti economici e politici. Il giornale riporta poi le affermazioni di Rohani che parlando dell’instabilità in Medio oriente, ha definito “l’Iran una democrazia stabile e un Paese democratico che attribuisce molta importanza ai legami con i paesi europei, soprattutto l’Italia”. Inoltre, riporta ancora il Teheran Times, “durante il suo colloquio con il presidente italiano, Rohani ha affermato che l’accordo sul nucleare siglato dall’Iran e dalle grandi potenze (i 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle NU e la Germania) deve servire come esempio per regolare le dispute regionali e internazionali.” Il Presidente iraniano ha posto grande fiducia nella collaborazione diplomatica e politica con l’Italia nella risoluzione della grande crisi legata al terrorismo islamico, sottolinea il giornale.
Un aspetto molto più pragmatico viene evidenziato da Jim Boulden di CNN. “Benvenuto in Europa!”. Così comincia il suo articolo il giornalista americano. “La prima visita di un leader iraniano in Europa dopo più di dieci anni è cominciata con una valanga di accordi commerciali. Hassan Rouhani è atterrato lunedì in Italia e nel giro di poche ore concludeva accordi per miliardi di dollari per modernizzare le infrastrutture del Paese.” Ma, giustamente, Holly Ellyatt per CNBC si chiede: “Chi corteggia chi?” Ricorda la giornalista che c’è un po’ di scetticismo da parte degli analisti su questi accordi commerciali. Wofgango Piccoli, co-presidente della Teneo Intelligence, ha affermato che le offerte vanno bene analizzate”. Queste le sue parole:”Ad inseguirlo ci sarà un entourage di imprenditori, banchieri e ministri. Sarà importante ignorare i numeri sbandierati in giro sui vari accordi firmati per soffermarsi su quelli più concreti, perché quello sarà il vero punto di partenza per gli scambi commerciali”.
A sentire Sputnik France Renzi avrà il “suo” gasdotto… “L’Iran costruirà un gasdotto di 1.800 chilometri che collegherà l’Iran all’Europa via Turchia, secondo un accordo di 5 miliardi di dollari firmato dal gruppo italiano Saipem e le società iraniane National Gas Company e Persian oil&gas”. Secondo quanto detto a Sputnik da Omid Shokri Kaleshar, esperto indipendente per il petrolio e il gas, “questo progetto riveste grande importanza politica ed economica per l’Iran. La costruzione di un gasdotto sancisce il ristabilirsi dei rapporti commerciali con i Paesi europei dopo la fine di gran parte delle sanzioni contro Teheran avvenuta lo scorso 16 Gennaio. Inoltre permette all’Iran di occupare un posto di primo piano sul mercato mondiale del gas”.
Delle reazioni alla copertura delle statue dei Musei Capitolini si è detto di tutto e di più. Ancora una volta siamo riusciti a renderci ridicoli per la leggerezza di qualche zelante responsabile. Riportiamo qui il breve, ma incisivo, commento di BFMTV. “Oltre ad aver coperto le sue statue, l’Italia ha accettato di bandire il vino dal suo protocollo, per il tempo di una colazione con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di una cena con Matteo Renzi (…) Le Veneri e gli altri nudi non hanno ottenuto l’avallo di un’ispezione preliminare, e il Campidoglio ha accettato di nasconderli. Accogliendo il suo ospite in questo sito prestigioso, dove numerosi accordi che frutteranno miliardi di dollari sono stati firmati, il capo del Governo italiano Matteo Renzi aveva messo l’accento sulla ricchezza storica dei due Paesi, assicurando che avevano in comune ‘ il fatto di essere due superpotenze della bellezza e della cultura’.” Tema da approfondire senz’altro, troppo facile fermarsi alla presa in giro spicciola. Riporta BMFTV, tra le tante reazioni politiche, la reazione dei radicali che ricordano che “lo scorso Giugno (non il secolo scorso), solo sette mesi fa, sempre ‘per rispetto’, i manifesti della mostra su Tamara Lempicka sono stati coperti per la visita del Papa nella laica Torino. Nessuno si è scandalizzato”.
L’articolo più schietto lo scrive sul Daily Beast Barbie Latza Nadeau dove parla di “resa dei conti” dei diritti dei Gay con il Vaticano. “Il Parlamento italiano si trova a decidere se aderire al resto d’Europa nel riconoscere le unioni omosessuali o rimanere accanto alla Chiesa Cattolica. Le coppie dello stesso sesso in Italia possono anche essere invisibili. Non possono adottare bambini. Non possono ereditare le pensioni o condividere benefici statali. Non vengono riconosciute come coppie legali al fine di avere agevolazioni fiscali. Non riescono nemmeno a visitare il partner se questo è in terapia intensiva, o sul letto di morte, in un ospedale pubblico, non importa da quanto tempo stiano insieme (…) Ma tutto questo potrebbe presto cambiare (…) Renzi ha fatto del riconoscimento delle unioni civili una priorità della sua premiership e giura di far passare il disegno di legge.” Ricorda la Nadeau che la Corte Europea per i Diritti Umani ci ha condannati per questa nostra ‘mancanza’. Prosegue la giornalista con l’analisi di tutto il percorso della legge Cirinnà, e ricorda le manifestazioni di che è a favore e di chi è contrario. “Per non essere da meno, i vescovi cattolici terranno la loro manifestazione il prossimo 30 gennaio sotto la bandiera del ‘Family Day’ (…) Salco ritardi imprevisti, la legge potrebbe essere votata entro una settimana dalla sua discussione (il 28 gennaio). Se passerà, in qualsiasi forma, sarà vista come una grave sconfitta per i conservatori della Chiesa cattolica (…) e un primo passo da molti nella comunità LGBT verso l’uguaglianza per tutti.”
Il nuovo scandalo che ha colpito il mondo del calcio arriva in Gabon. Ne parla Mathieu Bellegarde su Gabon Actualité … una”storia che continuerà a scuotere il calcio italiano e i club della Capitale nei giorni a venire”.
L’Orient le Jour, Attendu comme le messie en Italie, Rohani multiplie les contrats, 26 gennaio 2016; Teheran Times, Iranian, Italian presidents discuss strong post sanctions ties, 26 Gennaio 2016; Jim Boulden, Iranian president does big business in Europe, CNN Money, 26 Gennaio 2016; Holly Ellyatt, Who’s wooing who? Iran’s trade mission to Europe, CNBC, 26 Gennaio 2016; Sputnik France, L’Iran et l’Italie d’accord sur la construction d’un gazduc, 26 Gennaio 2016; BFMTV, Rome: un muse cache ses Venus pour la visite du President iranien, 26 gennaio 2016; Barbie Latza Nadeau, Italy’s Gay Rights Showdown with the Vatican, The Daly Beast, 24 Gennaio 2016; Mathias Bellegardre, Plusieurs presidents de clubs soupçonnés d’évasion fiscale, Gabon Acrualités, 26 Gennaio 2016.