Primarie PD a Milano, l’ultima settimana

Manca poco meno di una settimana per scoprire quale sarà il candidato Sindaco del centrosinistra con il gravoso compito di riconfermare il lavoro svolto dalla giunta Pisapia a Milano. La battaglia a quattro che, escludendo l’outsider Iannetta, si tratta di una corsa a tre, si sta facendo sempre più intensa e senza esitazione di colpi.

Il più esposto è sicuramente Beppe Sala. Simpaticamente ribattezzato Mr. Expo, deve lottare con un passato ingombrante ed un presente ancora più difficile. Da uomo della Milano bene ( ex manager Pirelli e Telecom), a Direttore generale del comune sotto l’amministrazione Moratti, ha fin da subito dovuto (e continua a farlo) convincere gli altri e sé stesso di essere un vero uomo di sinistra.

A contendersi il trono di candidato Sindaco insieme all’ex manager ci sono anche l’attuale vicesindaco Francesca Balzani e l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino. Quest’ ultimo è considerato la vera spina nel fianco alla possibile vittoria della Balzani che un giorno sì e l’altro pure supplica il collega di ritirarsi dalla competizione.  Presa dalla disperazione il delfino di Pisapia è arrivata persino a promettere lo scranno che attualmente ricopre lei a palazzo marino pur di convincere Majorino a ritirarsi dai giochi.

Ed infatti lo scontro con Mr. Expo si è fatto fin dai primi momenti estremamente accesso.  Ultimo in ordine di tempo, l’evento pubblico organizzato nell’auditorium di Radio Popolare dove le botte tra i due sono state degne dei migliori film di Bud Spencer e Terence Hill. Le accuse reciproche sono state principalmente rivolte l’una per i conti Expo, che ormai da settimane stanno creando scompiglio tra tutte le istituzioni, e l’altra sui conti del comune, con Majorino e Iannetta quasi come spettatori scomodi.

Ma ad alimentare questo clima surreale da competizione agonistica ci si è messo anche il valzer delle promesse impossibili. Si è passati dai mezzi gratis alla riapertura dei navigli fino alla chiusura di San Vittore. Insomma un tutti contro tutti che rischia di mostrare quattro sconfitti e nessun vincitore. E ad oggi la situazione è oggettivamente in bilico.

Dopo aver messo sotto custodia le schede, protette da telecamere e guardie armate, orde di militanti sono pronte a vegliare sul rischio brogli, quelli già recentemente denunciati dall’allora candidato Sergio Cofferati contro la renziana Paita in Liguria. Tutto dipenderà dal numero di votanti ma il rischio flop è dietro l’angolo. La concomitanza con il Carnevale rischia di lasciare a casa quella sinistra radical chic a cui tanto piace Sala, ma non abbastanza da farli rinunciare alla settimana bianca. La Balzani ha dalla sua l’ala più militante della sinistra sociale pronta a sostenerla. Tra gli ambienti serpeggia la paura di una sonante sconfitta per l’AD di Expo che a quel punto non solo rischierebbe la sua breve carriera politica ma anche un radioso futuro nell’amministrazione pubblica.

Tra sette giorni probabilmente oltre a scoprire il futuro del centrosinistra potremmo capire anche chi sfiderà a destra.

©Futuro Europa®

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