Si accettano miracoli (Film, 2015)

Si accettano miracoli mi incuriosiva per il buon successo di pubblico riportato, dopo gli stratosferici incassi de Il principe abusivo (2013). Alessandro Siani – seconda regia in carriera – avrà qualcosa di buono per piacere così tanto, mi dicevo, forse è sbagliato partire prevenuti, mi ripetevo. Magari accade come con Zalone che dopo Quo vado mi son dovuto ricredere, concludevo. Niente di tutto questo, purtroppo. Si accettano miracoli è un prodotto imbarazzante, persino inutile, un contenitore di battute riciclate, scritto male e sceneggiato a base di colpi di scena prevedibili.

In breve la trama. Fulvio Canfora (Siani) è un tagliatore di teste licenziato dall’azienda per cui lavora, che finisce in carcere dopo aver aggredito il direttore. Viene affidato al fratello Germano (Di Luigi), parroco di Rocca di Sotto, gestore di una casa-famiglia, che vive con la sorella Adele (Autieri), sposa infelice di un marito noioso come Vittorio (Esposito). Fulvio inventa il modo per arricchire parrocchia e paese a corto di denaro: fa piangere la statua di San Tommaso con il trucco delle lacrime finte. Il miracolo attira pellegrini e turisti, ma in un finale rocambolesco si dovrà dimostrare tutto alle alte gerarchie della Chiesa. I cardinali incaricati della verifica sono interpretati da due attori del passato come Paoloni e Milli, tra le poche note liete del film assieme al vecchio Giacomo Rizzo, perfido rivale che vive nel paese vicino. Non poteva mancare una storia d’amore, in questo caso tra Fulvio e la non vedente Chiara (Morariu), stucchevole e sdolcinata come poche.

La cosa più interessante della pellicola sono i bambini della casa-famiglia, che recitano in maniera spontanea e fanno la felicità dei piccoli spettatori. Tutto il resto è noia, imbarazzo, assoluta mancanza di idee, povertà di contenuti. Siani imita (male) Troisi, nel confronto non solo perde, risulta irritante, ascoltabile solo da chi non ha mai conosciuto il grande attore napoletano così malamente parodiato. Di Luigi interpreta il solito bonaccione di sempre, ma è attore da fiction televisiva che non ha niente a che fare con il cinema. Autieri e Morariu sono due belle presenze decorative, mentre il comico (?) Esposito sfiora il ridicolo.

Colonna sonora trash, fotografia incomprensibile (giallo acceso, toni da fiaba), sceneggiatura penosa, comicità ai limiti del volgare. Musella e Palma – nei panni dei chierichetti canori – si aggiudicano la palma della nota più squallida del film, soprattutto quanto intonano un risibile: “Ha visto San Tommaso/ Ha visto San Tommaso…”, come se fosse un coro da stadio. Citazioni ironiche e patetiche da Mediterraneo (la partita di calcio sulla spiaggia) e persino dal ciclo di Don Camillo (ma Di Luigi non è Fernadel).

Film girato tra Napoli, Sant’Agata dei Goti e la Costiera Amalfitana, ben ambientato in un paese di fantasia dove il tempo sembra essersi fermato e non esiste neppure una connessione Internet. La rivalità tra Rocca di Sotto e Rocca di Sopra ricorda un vecchio film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, così come a tratti sembra d’essere finiti in un Nino D’Angelo movie girato da Alfonso Brescia. Tutto molto brutto. Sta passando sul circuito Sky come novità del mese. Se amate il cinema, evitatelo. Si accettano miracoli è pessima televisione.

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Regia: Alessandro Siani. Soggetto e Sceneggiatura: Alessandro Siani, Tito Buffulini, Gianluca Ansanelli. Fotografia: Paolo Carnera. Montaggio: Valentina Mariani. Musiche: Umberto Scipione, Sal Da Vinci. Case di Produzione: Cattleya, Rai Cinema. Distribuzione: 01 Distribution. Durata: 110’. Genere. Commedia. Interpreti: Alessandro Siani, Fabio Di Luigi, Serena Autieri, Ana Caterina Morariu, Giovanni Esposito, Giacomo Rizzo, Salvatore Misticone, Gennaro Di Biase, Loredana Simioli, Lello Musella, Pasquale Palma, Paolo Triestino, Massimiliano Gallo, Francesco Procopio, Ciro Giustiniani, Francesco Bocchetti, Andrea Canfora, Gennaro Guazzo, Enzo Casertano, Stefano Fregni, Miloud Mourad Benamara, Antonio Sepe, Michel Uwaifo Olabiyi, Angelo Minichino, Laura Iannone, Mimmo Manfredi, Benedetto Casillo, Luigi Esposito, Franco Pinelli, Camillo Milli, Maro Patanè, Paolo Paoloni, Tommaso Bianco, Mario Zucca, Gianni Parisi, Maria Del Monte, Valentina Stella, Maria Bolignano, Floriana De Martino, Umberto Bellissimo, Tonino Taiuti.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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