Stepchild adoption, rischio crisi di Governo
Il ddl Cirinnà sulle unioni civili si prepara al difficile passaggio in Parlamento, previsto per questa settimana. Se (quasi) tutte le forze politiche sembrano favorevoli a regolamentare le unioni tra due persone dello stesso sesso, il pomo della discordia restano ancora le adozioni. La stepchild adoption, che in inglese significa “adozione del figliastro”, è la possibilità che il genitore non biologico adotti il figlio, naturale o adottivo, del partner. Per le coppie eterosessuali in Italia è già prevista, per quelle sposate da almeno tre anni o conviventi da almeno tre e sposate al momento della richiesta. Non vale per le coppe gay poiché al momento non è riconosciuto né il matrimonio né altre forme di unione per le persone omosessuali.
La tensione resta alta tra Pd e Ncd che, per chi dovesse averlo scordato, fa ancora parte della maggioranza del governo Renzi. E’ chiaro che se dovesse passare il testo Cirinnà, con l’articolo sulle adozioni, la posizione di governo dei centristi, Udc in primis, sarebbe difficilmente giustificabile. Lorenzo Cesa lo dice senza mezzi termini: “Se dovesse esserci un asse Pd e M5S sulle adozioni, l’Udc ne prenderà atto e non resterà altro da fare che uscire dalla maggioranza”. A cercare di buttare acqua sul fuoco, manco a dirlo, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: “Io non ho mai minacciato il governo sul caso delle adozioni per le famiglie omosessuali – ha commentato ad Agorà su Rai3 – e farò di tutto per arrivare ad un accordo. Il Pd però si dimostri Partito della nazione dato che la maggioranza degli italiani è contro le adozioni gay”. Voterà sì o no? “Sul ddl voto sì – ha concluso Alfano – se si tolgono le adozioni per i gay. Io sono a favore dei diritti per le coppie anche omosessuali. Sono assolutamente aperto”.
Gli italiani cosa pensano delle unioni civili? La maggioranza è favorevole, ma 3 su 4 contrari alle adozioni. Secondo il sondaggio di Ixè per Agorà (Rai3), il 50 per cento degli italiani dice che se fosse in Parlamento voterebbe a favore del ddl Cirinnà. Il 43 per cento voterebbe contro e il 7 per cento non si schiera. Se il tema, però, si sposta sulle adozioni gay, i numeri sono piuttosto chiari: il 73 per cento è contrario (una settimana fa era il 67), mentre è favorevole uno su 5.
Il voto in Parlamento, insomma, si preannuncia rovente. Nei giorni scorsi si ipotizzava un asse Pd e grillini per far passare la stepchild adoption: al di là delle considerazioni politiche – nel qual caso, l’esecutivo perderebbe probabilmente dei pezzi – nel fine settimana Beppe Grillo attraverso il suo blog ha parlato di “libertà di coscienza” per il parlamentari pentastellati sulla questione adozioni. “Nel disegno di legge è prevista la “stepchild adoption” – si legge sul blog – per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce del Movimento sono varie per questioni di coscienza”. Questa settimana il verdetto dell’Aula.