Prime donne
Ghada Mutlaq Al- Mutairi ha 39 anni, è una ricercatrice Saudita e ha appena ricevuto un Premio per l’innovazione globale di 3 milioni di dollari dal National Institutes of Health (NIH) , la più grande organizzazione a sostegno della ricerca medica negli Stati Uniti, per la sua invenzione che ha cambiato le procedure chirurgiche in atto. Una donna in gamba, una di quelle menti brillanti che fanno bene all’umanità; lei è la dimostrazione che non c’è limite all’eccellenza.
Ghada ha conseguito un dottorato in chimica e vive negli Stati Uniti. E’ un membro di Facoltà presso l’Università della California di San Diego (UCSD) e direttore del Centro di Eccellenza in nano-medicina. E proprio in quell’Università, Ghada ha inventato un nano-capsula che può individuare le infiammazioni all’interno del corpo e rilasciare farmaci per il trattamento di quest’ultime utilizzandoun laser . Il Congresso degli Stati Uniti ha selezionato il suo lavoro come una delle quattro invenzioni più importanti del Paese nel 2012 , mica roba da poco! La sua invenzione è molto efficace nel trattamento di alcune patologie degli occhi e per combattere l’artrite reumatoide ma questa tecnologia può essere applicata ad altri settori e un gran numero di persone che potranno trarne benefici.
Questa scienziata ha concepito l’idea del suo dispositivo circa 10 anni fa, a seguito di una serie di discussioni sulle cause dell’infarto da ostruzione. Reputando che in alcuni casi si potesse pensare a un’infiammazione come causa, la scienziata cominciò a studiare in profondità la materia, tenendo come scopo primario l’identificazione e localizzazione della zona infetta e trattandola con un laser. Il progetto non è stato semplice e i tentativi sono andati avanti circa dieci anni fino a che è stata finalmente in grado di sviluppare la capsula a base di nano-tecnologia nel 2013. Adesso la sua invenzione è in uso negli Stati Uniti per il trattamento, appunto, di patologie dell’occhio e per l’artrite remautoide.
Una famiglia di medici quella della scienziata Saudita. Ghada ha tre fratelli e una sorella; uno dei suoi fratelli , Khalid Al – Mutairi , è un chirurgo plastico noto negli Stati Uniti. Un altro dei suoi fratelli è professore presso l’Università di Houston-Texas e il terzo è un dentista a Jeddah, mentre la sorella è un radiologo a Boston .
Ghada è una donna positiva e aperta; attribuisce il suo successo ad una combinazione di ottimismo e determinazione, tutto naturalmente sottolineato da un duro lavoro. Adesso attende che la sua invenzione venga utilizzata nel suo Paese d’origine, che lei ama molto e di cui esibisce con fierezza l’appartenenza.
Una frase da lei pronunciata durante un’intervista – “l’innovazione non ha limiti” – la descrive in tutta la sua semplice eccellenza. E l’umanità, tutta, non può che ringraziare.