Rassegna stampa estera

Due anni di Governo Renzi, con tutte  le sue luce e le sue ombre e la morte dell’“eroe letterario”  Umberto Eco, come lo definisce Rukmini Bhaya Nair su The Indian Express . Ma anche diversi commenti sul nostro via libera a far partire droni americani armati dalle nostre basi militari, via libera al quale si affianca la rinnovata richiesta di Renzi  all’UE di cambiare atteggiamento nei confronti delle sanzioni economiche imposte alla Russia.

Scrive Philippe Ridet su Le Monde: “Due anni, vanno festeggiati! Il Presidente del Consiglio non ha lasciato a nessun altro che a stesso il compito di tracciare il suo bilancio dopo due anni passati a capo del governo. Intervenendo, lunedì 22 febbraio, nella sede della stampa estera davanti ad un parterre di giornalisti internazionali – destinati, spera, a glorificarlo fino ai confini del mondo – Matteo Renzi si è presentato come il padrone dell’esecutivo “che ha fatto più riforme in minor tempo”. E ha assicurato al suo pubblico che aveva “ancora fame”, fissando il termine del suo (primo) mandato al Febbraio del 2018. La prova? In mattinata ha affidato alla sua pagina Facebook la sua idea di organizzare un referendum on line per permettere agli internauti di scegliere loro stessi la prossima riforma”. Ridet si sofferma sui passi in dietro fatti sulle unioni civili per mettere fine al dibattito che “minaccia di rovinargli un po’ la festa” e sulla guerra con l’Europa. E’ chiaro che l’Italia vuole tornare ad essere un attore  della scena politica estera, conclude Ridet, “e Matteo Renzi si è già riservato il ruolo da protagonista”.

Grande entusiasmo per il lavoro svolto da nostro Premier lo trasmette Lucien Mpama. Scrive sull’Agence d’Information d’Afrique Centrale: “<L’Italie est de retour, diciamocelo!> . Non c’è solo vanto in questo avviso di Matteo Renzi rivolto non solo alla comunità internazionale ma anche ai suoi avversari politici. Sia sul piano economico, nelle relazioni dell’Italia con il Mondo, sia sul suo ruolo in seno  all’Unione Europea, Renzi sfodera un numero eloquente di successi. L’Italia, uscita dalla recessione, ha conosciuto una timida crescita dell’1% lo scorso anno, ma ha potuto creare più di 700.000 posti di lavoro grazie piano ambizioso chiamato <Jobs Act>. Da due anni, il capo del Govero, Matteo Renzi, si adopera nel scombussolare tutto e tutti, senza complessi (…) Il suo obbiettivo: le elezioni del 2018, ha assicurato.”

Dominique Baillard su RFI riporta come “secondo la stampa transalpina, sotto la direzione di questo giovane turco del Partito Democratico, la penisola italiana abbia compiuto in due anni più riforme che nei trenta passati. “ Puntualizza però che i problemi delle banche italiane tartassate in Borsa all’inizio del’anno incupiscono il bilancio economico piuttosto lusinghiero di Matteo Renzi arrivato al potere due anni fa”. Al di là del problema banche però, Baillard afferma anche che l’Italia finora si è dimostrata essere “l’allievo modello della classe euro che chiede solo un po’ di respiro (…) Quando Matteo Renzi fustiga l’austerità, vuole soprattutto che l’Europa intera condivida il fardello e faccia del rilancio. Cosa che potrebbero fare i Paesi che hanno degli eccedenti, come è previsto nei trattati. Rimprovera alla Germania di non aver onorato parte del contratto. Il suo Ministro per l’Economia, Pier Carlo Padoan, deve presentare nei prossimi giorni un piano per cambiare una politica che non ha ancora riportato prosperità nella zona euro.”

Piano che illustra Olivier Tosseri su Les Echos. “Dopo mesi di polemiche con la Commissione europea sulle regole per il funzionamento dell’Unione, il governo italiano presenta le sue proposte in nove pagine (…) Il cambio di rotta tanto evocato da Matteo Renzi ha ora una bussola: 9 pagine inviate dal suo Ministro per l’Economia a Bruxelles e alle principali cancellerie. ‘Una strategia comune per la crescita, il lavoro e la stabilità’, è il titolo di questo documento che racchiude i propositi di Pier Carlo Padoan e che serviranno come base di lavoro per la visita di Jean Claude Junker  a Roma venerdì. Di che rianimare il dibattito dopo mesi di scambi di fioretto tra la Commissione Europea e il governo italiano. In un momento in cui la minaccia Brexit rischia di frenare il processo di integrazione, l’Italia spera accelerarlo e approfondirlo.” (…)

Il Manila Times titola il suo pezzo Italy’s Renzi marks 2 years in office , puntualizzando subito dopo che “le minacce libiche e la crisi dei migranti gettano ombre sulle prospettive solari del Primo Ministro”. Il Premier viene definito in egual misura  “testardo” e “puerile”, ma sicuramente non “timido nell’autocelebrarsi”. “Per marcare il suo secondo anniversario come premier (…) il quarantunenne fan di Twitter ha postato sulla sua pagina di Facebook una serie di slide che celebravano i suoi successi da quando ha preso il potere dopo un putsch interno al suo Partito di centrosinistra, il Partito Democratico.” Si legge che nessuno osservatore può negare che l’Italia stia meglio dopo due anni di riforme, ma quello che non convince è la quantità di fiducia che si può riporre nella durata dell’operato di Renzi: all’orizzonte vedono molti problemi arrivare con migranti e crisi libica.”

E la crisi libica rischia di diventare una minaccia più forte visto il nostro coinvolgimento ormai attivo in campo militare, per quanto ovunque si mitighi questa decisione puramente “difensiva”. Così scrive Liam Moloney sul Wall Street Journal, che sottolinea, riportando le parole del Ministro degli Esteri Gentiloni, come “il permesso accordato agli USA di far partire droni armati  contro l’Isis in Libia dalle basi aeree italiane non è il preludio di un supporto italiano ad azioni militari sul terreno.” E James Politi sul Financial Times spiega che “l’accordo tra Roma e Washington, che è stato raggiunto il mese scorso, sarà applicato caso per caso, il che significa che l’Italia dovrà dare il via libera ad ogni attacco lanciato dal suo suolo (…) I governi occidentali – guidati dall’Italia – stanno portando avanti il tentativo di mediazione dell’ONU per creare un Governo di Unità Nazionale in Libia che dovrebbe aiutare nella lotta all’Isis, ma hanno anche discusso i piani di emergenza che prevedono l’intervento militare in caso di necessità.” (…)

Sputinik International cita ancora la volontà di Renzi, o meglio la “posizione del suo Paese, che non appoggerà più automaticamente l’estensione delle sanzioni contro la Russia. Renzi ha aggiunto che si aspettava un riscaldamento nelle relazioni tra Mosca e l’Occidente (…) Funzionari italiani, inclusi Renzi e il Ministro degli Esteri Gentiloni hanno più volte ribadito che le sanzioni avevano un impatto negativo sull’economia del Paese.” L’Italia sarà al Forum Economico di San Pietroburgo il prossimo Giugno.

The Indian Times ha pubblicato un lungo articolo su Umberto Eco scritto con grande emozione dall’accademico indiano Rukmini Bhaya Nair. “La morte, dichiarava  tristemente Umberto Eco in un’intervista del 2009, è <un limite umiliante molto scoraggiante>. Lungi dall’essere l’anticamera per l’eternità, è semplicemente la fine, kaput. La vita andata in fumo. Elenchi, labirinti, biblioteche – i giochi semantici preferiti da Eco – erano i molti mezzi che credeva le  varie culture avessero inventato per ingannare se stessi nel pensare che la vita fosse senza limite (…) Ora che è morto, lo immagino apprezzare l’ironia finale della sua situazione. La morte non è certamente più nella posizione di ‘umiliare’ Eco, ma per lo stesso motivo, l’esaltante sfida di umiliare la morte lanciandogli polvere di stelle negli occhi, abbagliandola attraverso Il nome della Rosa, o Sei passeggiate nei boschi narrativi, o Baudolino, è per Eco persa per sempre”. L’autore dell’articolo riporta ricordi personali fatti di due incontri con Eco in occasione di importanti conferenze e personali considerazioni sul Eco “uomo”. Un aneddoto sul tanto fumare dello scrittore, gli farà realizzare che “la morte ha i suoi limiti. Ma può sconfiggere solo coloro che hanno scarso senso della tragedia o dell’ironia. Eco aveva entrambi in gran misura. Questo è ciò che fa di lui un eroe letterario per tutte le stagioni”.

Philippe Ridet, Après deux années au pouvoir, Matteo Renzi a toujours fai (de reformes), Le Monde, 22 Febbraio 2016; Dominique Baillard,  Matteo renzi bouscule l’Italie et maintenant l’Europe, RFI, 22 Febbraio 2016; Lucien Mpama, Matteo Renzi: deux ans à la primature italienne, un bilan éloquent!, Adiac, 22 Febraio 2016; AFP per The Manila Times,  Italy’s Renzi marks 2 years in office, 22 Febbraio 2016; Olivier Tosseri,  L’Italie soumet son plan pour renforcer l’intégration européenne, Les Echos, 23 Febbraio 2016; James Politi, US drones to strike Isis targets in Libya from base in Italy, Financial Times, 22 Febbraio 2016; Liam Moloney, Italy Won’t Join U.S. Libya Offensive Action, The Wall Street Journal, 23 Febbraio 2016; Sputnik International, Renzi Reaffirms Italy Will Not Support Extension of Anti-Russia Sanctions, 22 Febbraio 2016; Rukmini Bhaya Nair, A literary hero, The Indian Express, 23 Febbraio 2016.

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