El País: #23F per non dimenticare

Madrid – Il prossimo 4 maggio la principale testata spagnola El País‎ festeggia quarant’anni del suo primo numero in edicola. In una Spagna appena uscita dal regime franchista, la testata progressista fu la prima ad introdurre un’informazione di stampo democratico: con sede nella Capitale, la più famosa e longeva testata spagnola, El País‎ rappresenta la nascita del giornalismo spagnolo, inteso come “libero” da vincoli di censura. Fu infatti il primo giornale che nel 1976 venne diffuso a copertura nazionale su tutto il territorio.

Proprio in questi giorni, in vista della ricorrenza, la Redazione del giornale sta organizzando numerosi eventi: dibattiti culturali, spettacoli, esposizioni e concerti, ai quali sono stati invitati intellettuali e opinionisti provenienti da tutta la Spagna.

Nel programma organizzato in vista del quarantesimo anniversario della fondazione è presente un atto di celebrazione del 23 febbraio 1981 con un documentario sul quale la redazione di El País‎ ha voluto concentrarsi. La data rappresenta un momento storico estremamente cruciale per questo Paese. Si ricorda con molta intensità un fatto che ha messo in pericolo la giovane democrazia e la libertà di stampa, sebbene sia avvenuto dopo la caduta del regime franchista. Un avvenimento che nessun cittadino spagnolo potrà di certo dimenticare – il 23 febbraio 1981 (da qui gli hashtag diffusi sui social network #23F e #elpais23f) – che ha lasciato la Spagna con il fiato sospeso. La sera di quel 23 febbraio vi fu il tentativo di un Colpo di Stato mosso da Antonio Tejero, ufficiale della Guardia Civil spagnola, con l’irruzione nel Parlamento a Madrid. I redattori di El País‎, che temevano la fine di quella libertà di stampa appena iniziata, fanno uscire, in quel giorno di timore, un’edizione speciale in cui si esalta la Costituzione Spagnola.

Tejero - Spagna - 23 febbraio 1981Trentacinque anni dopo, la Redazione ha organizzato un appuntamento sulla home page del giornale per ricordare questa importante giornata, in cui si realizzò il fallimento del Colpo di Stato. Il documentario (del quale riportiamo il trailer) è stato trasmesso proprio lo scorso 23 febbraio sul portale web del giornale.

Inoltre, El País‎ ha offerto la possibilità ai suoi lettori e ai cittadini spagnoli di poter “partecipare” al ricordo della storia, di raccontare le proprie vicende ed aiutare la Spagna a non dimenticare quegli avvenimenti che tanto hanno segnato la storia del Paese, arricchendo la propria memoria con le “memorie” dei suoi lettori. Basta entrare sul portale web del quotidiano nazionale per avere subito una sensazione di forte appartenenza al periodico quando appare la scritta “unisciti alla conversazione”.

Dal 1996 El País è uno dei primi giornali ad approdare al mondo di Internet, superando in tempistica anche le grandi testate europee e ad uscire in un’edizione online. La testata ha saputo pienamente cavalcare l’onda della rivoluzione digitale, infatti è proprio attraverso i social network che la redazione ha comunicato l’appuntamento per il documentario, attraverso un videoselfie.

Oggi El País‎ è testimone di un passato e di una storia che esso stesso ha contribuito a realizzare, incitando e difendendo la democrazia, ma soprattutto la libertà di stampa e di espressione. Rimane tutt’oggi, a distanza di quarant’anni dalla sua fondazione, la testata nazionale più importante e la più letta in tutta la Spagna.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Unioni civili, la pagella

successivo

L’umorismo di Eco

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *