Rassegna stampa estera
La “Berezina” delle primarie, come l’ha chiamata Dominique Dunglas nel suo articolo scritto per Le Point. Tra voti alterati, candidati unici e misoginia, questa bella pratica democratica diventa una farsa all’italiana che ha fatto gridare allo scandalo sui media internazionali per la piega “sessista” che ha preso. Tra i primi a riportare un’agenzia di AFP l’indiano Business Standard, seguito a ruota da moltissimi altri. Philippe Ridet si pone la domanda sull’utilità politica delle primarie in Italia, per lui croce (per la sinistra) e delizia (per la destra) dei Partiti. Ancora la brutta polemica sul caso Regeni, e le accuse lanciate dai media egiziani sulla presunta riscossione da parte dell’UE di tangenti da parte dei Fratelli Musulmani, come riporta il Lawyer Herald. Spunta fuori sull’Egypt Independent la denuncia da parte del figlio di un cittadino egiziano per la mancata attenzione data dai media e dalle autorità italiane (e soprattutto egiziane) alla scomparsa, avvenuta cinque mesi fa, di suo padre. Una coincidenza? Niente rinnovo automatico delle sanzioni alla Russia da parte dell’Italia (e dell’Ungheria), titolano Reuters e The Moscow Times, anche se poi il Ministro degli Esteri Gentiloni stempera quest’affermazione precisando che “nessuna decisione può essere data per scontata in questa fase”. Per rimanere in tema di politiche non sempre all’insegna della chiarezza e trasparenza Corse Net spiega il “mistero” delle frontiere marittime fra Francia e Italia, dove forse il petrolio c’entra qualcosa.
Le dichiarazioni dell’ex Premier Silvio Berlusconi hanno creato una vera e propria alzata di scudi nei confronti di dichiarazioni definite a dir poco “sessiste”. Scrivono sul Business Standard: “ Il tre volte ex Primo Ministro ha sostenuto che il compito di ripulire la capitale colpita dagli scandali sarebbe troppo gravoso per la candidata di destra Giorgia Meloni, che dovrebbe partorire poco dopo le elezioni (…) Il tycoon dei media, famoso per i suoi bunga bunga party con giovani escort, parlava a sostegno del suo candidato Guido Bertolaso, che aveva detto il giorno precedente che la Meloni sarebbe stata inadatta ‘a ripulire la città dalla spazzatura, dal traffico e dai ratti, visto che sarebbe dovuta stare a casa ad allattare’.” Precisano poi nell’articolo che “dietro a questo scambio di battute poco felici si nasconde la battaglia per la scelta del candidato sindaco di centrodestra, tra un Bertolaso appoggiato da Berlusconi e una Meloni sostenuta da Matteo Salvini, in una corsa per la quale la destra sente già il profumo di vittoria”. Abdallah Soidri su Marianne, parla dell’ “ ordinario sessismo in Italia, dove una candidata viene disprezzata perché incinta”. Scrive Soidri: “Da Domenica scorsa, Giorgia Meloni viene coperta da una pioggia di affermazioni sessiste per aver annunciato il suo desiderio di correre come candidata sindaco per Roma. Non solo perché è una donna, ma anche perché è incinta. Un sessismo ben integrato in Italia.” Non certo una fotografia lusinghiera del nostro Paese.
Dominique Dunglas parla di “conteggi di voti fasulli, candidati unici, attacchi misogeni… Le primarie per le prossime elezioni amministrative si trasformano in farsa, nessun Partito escluso.” Spiega Dunglas, “in Italia le primarie si susseguono e si assomigliano. Sinistra, destra o Movimento 5 Stelle: i Partiti in lizza per le prossime amministrative hanno trasformato questa pratica democratica, che dovrebbe dare voce “all’Italia dal basso” , in caricature grottesche. Innanzitutto la sinistra. A Roma, il Partito Democratico (PD), ridicolizzato dal mandato di Ignazio Marino sindaco abortito, giocava la sua credibilità sulla partecipazione (…) La sera delle primarie il PD annunciava 47300 partecipanti. Scommessa quasi raggiunta…se non fosse per quelle 2800 schede bianche. Patetico tentativo di avvicinarsi alla soglia critica. Poca roba se paragonata a quello che è successo a Napoli (…) Se la sinistra piange la destra non ride (…) Berlsconi si inventa per il suo candidato le ‘Gazebarie’ dove ottiene il 97,7% delle preferenze . Per tenere alta la fiamma della democrazia transalpina, non rimaneva che il Movimento 5 Stelle (…) E’ una perfetta sconosciuta, Patrizia Bedori, ad uscire vincitrice dalle primarie telematiche per correre alla poltrona di sindaco di Milano. Disagio immediato dello stato-maggiore del M5S. Megera cinquantenne e sovrappeso (…) Patrizia Bedori non buca lo schermo (…) Nel suo spettacolo, Beppe Grillo , fondatore del Movimento la definisce ‘una brava mamma un po’ robusta’.” Anche qui non ne usciamo proprio in modo gratificante.
Philippe Ridet si chiede dell’utilità di queste primarie nostrane. “La sinistra italiana ne ha fatto un ‘suo prodotto’. Per un po’ abbiamo creduto che le avesse inventate lei. Nel 2005, i giornalisti erano venuti da lontano per assistere alla vittoria di Romano Prodi alle primarie aperte della sinistra, che avrebbero portato il ‘Professore’ a trionfare su Berlusconi qualche mese dopo. Incoraggiati da questo risultato che pone il candidato su di una ideale rampa di lancio, il PD, centrosinistra, ha messo a consulto militanti in tutte le salse, dalle elezioni locali a quelle nazionali (…) Matteo Renzi deve loro la vittoria (…) Ma le primarie sono sempre la panacea? Ridet racconta delle primarie di Napoli, Roma, quelle del M5S on line, quelle di Forza Italia a candidato unico, Guido Bertolaso. Questa la sua conclusione: “Tra brogli, debole partecipazione, candidati unici e vincitori screditati c’è da chiedersi se le primarie servano ancora a qualcosa, se non a occupare i simpatizzanti…”
Se il triste caso di Giulio Regeni non vede ancora luce nella sua risoluzione, la polemica si inasprisce sempre più con insinuazioni sempre più difficili da digerire e che soprattutto fanno solo del male alla verità. Il Lawyer Herald si riporta la notizia che “media egiziani affermano che alcuni membri del Parlamento Europeo avrebbero ricevuto tangenti dai Fratelli Musulmani per distorcere le notizie sul ricercatore italiano” e che, secondo Israel National News, legislatori egiziani e personale dei media sostengono che i Fratelli Musulmani stiano corrompendo i membri del Parlamento Europeo per portarli a mettere in cattiva luce i funzionai e le autorità egiziane. Stessa accusa, riporta Al Arabiya, su Al Ahram di Domenica dove si legge “il Parlamento Europeo è caduto nella trappola del’organizzazione internazionale dei Fratelli Musulmani”. Certo, queste sono notizie riportate con più passaggi e quindi da prendere con molta cautela, ma non creano certo un clima ideale per la collaborazione.
Nessuno conosce Adel Moawwad, cittadino egiziano scomparso in Italia cinque mesi fa. Il figlio dice aver invano chiesto notizie al Consolato egiziano in Italia, e la mediaticità del caso Regeni ha risvegliato in lui la dolorosa consapevolezza di ingiustizia: nessuno, media locali, internazionali, autorità, gli ha dato retta. Coincidenza o squallida storia di ingiustizia sociale?
Robin Emmott e Gabriela Baczynska scrivono su Reuters (notizia ripresa dal Moscow Times), della presa di posizione dell’Italia e dell’Ungheria sul rinnovo automatico delle sanzioni alla Russia. Mentre la Gran Bretagna, le Repubbliche Baltiche e la Polonia pongono l’accento sull’importanza delle sanzioni e che rimangono la risposta necessaria all’espansionismo russo, “Ungheria, Italia e Grecia sottolineano l’importanza della Russia come partner commerciale, fornitore di energia e attore importante nella questione siriana.” (…) La discussione sulle sanzioni è stata rinviata, e probabilmente qualche influenza avrà l’ultima mossa della Russia in Siria e la sua futura influenza su Minsk.
Michela Vanti su Corse Net Infos parla della polemica nata per le frontiere marittime tra Italia e Francia. “Un trattato del Marzo 2015, ratificato da Parigi ma non da Roma, ha disegnato nuove frontiere marittime tra Francia e Italia. Il Mare a Nord della Sardegna e ad Ovest dell’arcipelago toscano diventano francesi. Ma i pescatori transalpini fanno esplodere la polemica.” E’ stato l’inaspettato arresto di due pescherecci alla fine di Gennaio a far affiorare la verità su questo accordo che data 21 Marzo 2015. “Le te regioni coinvolte dichiarano non essere mai state informate su questo accordo e, di conseguenza, di non aver a loro volta informato i pescatori la cui produttività è realmente messa in pericolo per via di questa convenzione (…) Ma questo accordo bilaterale, per il momento, è stato ratificato solo dalla Francia, e fino che non lo farà anche l’Italia non sarà effettivo (…) Per il momento bisogna chiederci perché per Francia e Italia questo accordo è così importante visto che dal 2022 la pesca sarà libera in Europa. Forse è indispensabile per, a breve, regolamentare soprattutto la ricerca di petrolio o metano sottomarino (…)”.
AFP per Business Standard, Italy sexism row over ‘mayor no job for a mamma’ claims, 15 Marzo 2016; Abdallah Soidri, Sexism ordinaire en Italie: une candidate aux municipals méprisée car enceinte, Marianne, 15 Marzo 2016; Dominique Dunglas, Italie: La Bérézina des primaries, Le Point, 15 Marzo 2016; Philippe Ridet, Les primaries servent-elles à quelque chose?, Le Monde 14 Marzo 2016; Staff, Egyptian media claims EU Parliament received bribes from Muslim Brotherhood, Lawyer Herlad, 14 Marzo 2016; Egypt Indipendent, Relatives demand action on Egyptian missing in Italy, 14 Marzo 2016; Robin Emmott, Italy, Hungary say no automatic renewal of Russia sanctions, Reuters, 14 Marzo 2016; Michela Vanti, Le ‘mystère’des frontiers maritimes franco-italiennes fait polémique en Italie,Corse Net Infos, 13 Marzo 2016.