Rassegna stampa estera

Difficile affrontare la Rassegna Stampa questa settimana. Gli ultimi attentati avvenuti a Bruxelles ridimensionano drasticamente tutto ciò che accade a casa nostra. Ma è anche vero che al di là della sensazione di completa impotenza che le emozioni iniziali ci danno, è assolutamente necessario tornare lucidi e ricominciare a vivere e pensare la nostra vita. Piangere soltanto sarebbe fare il loro gioco. Parleremo dell’attentato attraverso l’articolo di Lucien Mpama, dell’Agence d’Information d’Afrique Centrale, ma racconteremo  anche l’ironia che traspare dalle analisi politiche di Ridet che racconta quanto fascismo avvolga ancora la “capitale”, parleremo di Berlusconi e la sua disperata ricerca di un posto al sole intraprendendo la temeraria strada del “world wide web”, come scrive Michael Day, delle politiche “suicide” dell’UE nei confronti della Russia, a sentire Prodi in un’intervista all’Izvestia, della decisione di Renzi di mettere un freno alla riforma dei taxi, perché minacciato dai tassisti , come ben riferisce Politi sul Financial Times, infine della visita di Mattarella in Cameroun dove non si è parlato solo di cooperazione economica e culturale, ma anche di lotta al terrorismo, una vista dal carattere “essenzialmente strategico”.

Lucien Mpama racconta come “in questa Europa ‘colpita al cuore’ dagli attentati avvenuti martedì a Bruxelles, l’Italia ha tenuto a marcare la sua vicinanza al Belgio. Roma, nella sua doppia declinazione politica e religiosa; il Vaticano, che ha reagito piuttosto velocemente all’annuncio di questi sconvolgenti atti di terrorismo. D’altronde è un po’ d’Italia quella che si ritrovava  nell’emozione della Commissaria agli Affari europei, l’italiana Federica Mogherini, che annunciava in lacrime: ‘è un giorno difficile, un giorno molto triste per l’Europa’. L’ex Ministra degli esteri rientrava dalla Giordania dove aveva partecipato ad una conferenza sul fondamentalismo religioso”. (…) Il giornalista riporta le parole del nostro Primo Ministro, di Papa Francesco e del presidente Mattarella che volgiamo ricordare:. La risposta alla minaccia si ritroverà in una compatta unità dei Paesi dell’Unione Europea”. (…)

La politica. Più precisamente le elezioni amministrative. Titola così il suo articolo Philippe Ridet: Roma, quattro sfumature di nero. Non solo ironia: “Il fascismo è in buona salute a Roma. Nel leggere i cartelloni elettorali della Capitale d’Italia si ha talvolta l’impressione che  i presunti eredi  di Benito Mussolini siano i soli in lizza per le elezioni amministrative di Giugno. Quattro dei sette candidati di destra, ufficiali o potenziali, hanno ancora per lui e per il Ventennio un’ammirazione più o meno confessata (…) In questo “quadro nero” , come lo definisce il giornalista francese rientrano i ritratti di Giorgia Meloni e i suoi primi passi in Alleanza Nazionale, “nata dalle ceneri del Movimento Sociale Italiano fondato nel 1946 per mantenere viva la memoria di Mussolini” (…) Francesco Storace e le sue dichiarazioni sulla democrazia: ‘amo la democrazia, ma dire che il Duce sia stato il male assoluti, è esagerato’ (…) Simone di Stefano con il quale “attraversiamo la frontiera dell’estrema destra non-istituzionale” e Alfredo Iorio “fra i fondatori dell’oscuro Movimento sociale Europeo. Il suo nome appare anche nel caso dell’omicidio del tifoso del Napoli per mano di un tifoso della Roma al margine di una partita allo Stadio Olimpico, lo stadio davanti a quale si erge la bianca stele sulla quale spicca il nome del Duce – senza che apparentemente nessuno batta ciglio”. Senza pretendere di prendere una posizione politica, quest’ultima affermazione è forse fuori posto. Perché dovremmo rinnegare la nostra storia? La stele è lì per ricordare, nel bene e nel male.

Michael Day sull’Independent si concentra su Berlusconi e il suo tentativo di ridare vita al suo moribondo Partito “già superato dalla Lega Nord, Partito di estrema destra e populista”. “L’ex Premier caduto  in disgrazia l’ha già fatto un paio di volte, ma avvicinandosi il suo ottantesimo compleanno, il magnate è in preda alla disperazione, vuole riprovarci e rispolvera Internet (…) tenterà di navigare le pericolose acque del web planetario, attraverso i suoi squallide diversivi e virus vari, per ridare linfa al centrodestra italiano, che sta lentamente morendo (…) Ma gli esperti si chiedono quanto potrà ottenere il miliardario, visto il momento d’oro dei partiti di estrema destra (…) Per i conservatori la vera crisi arriva dalle divisioni interne del suo proprio movimento (…) E nella cartina tornasole della politica, le prossime elezioni a sindaco di Roma, vedremo  entrare in gara Giorgia Meloni del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, nonostante l’insistenza di Berlusconi per il più moderato candidato Guido Bertolaso.”  (…) Day ricorda che il Berlusconi dei tempi d’oro non ha avuto nessun dubbio nel formare Governi con AN e Lega, Partiti che oggi rinnega a spada tratta.

Sputnik International riprende l’intervista pubblicata dall’Izvestia all’ex Primo Ministro e ex Presidente della Commissione Europea Romano Prodi che afferma quanto sia “un suicidio politico ed economico” la politica dell’UE nei confronti della Russia (…) “L’Italia vuole ricucire i rapporti con la Russia, ma le possibilità sono limitate a causa della politica dell’UE caratterizzata da quelli che lui chiama numerosi errori (…) L’ex Primo Ministro ha osservato che è necessario avviare un dialogo politico, ripristinare relazioni economiche e passare alla sfera umanitaria (…) Prodi ha sottolineato che la cooperazione tra la Russia e l’Europa è essenziale nella politica globale. Se non c’è dialogo tra le parti, alcuni gruppi useranno questo problema di comunicazione e apriranno le porte al terrorismo.” (…) Quanti attentati dovranno ancora esserci per mettere in atto una politica comune che funzioni?

Non siamo bravi neanche a fronteggiare la lobby dei tassisti e questo non passa inosservato. Scrive Politi sul Financial Times: “Matteo Renzi, il Primo Ministro riformista che ha promesso di portare l’Italia nell’era digitale, ha fatto marcia in dietro sul piano di liberalizzazione del mercato dei noleggi con conducente per via delle pressioni subite da parte dei tassisti. Il Governo di Renzi aveva l’intenzione di aprire il mercato dei taxi, come  parte di una legge più ampia che aprirebbe sulla concorrenza in settori chiusi come farmacie e notai. Ma i ministri hanno dovuto lasciar cadere le misure sui taxi dopo che i tassisti avevano minacciato lo sciopero”. La decisione ha fatto subito reagire l’americana Uber, la cui presenza in Italia è sottoposta a vincoli pesantissimi, ma, puntualizza il giornalista inglese, “il giudizio critico di Renzi ha sorpreso visto che si è posto lui stesso come paladino della modernizzazione e innovazione tecnologica, che è riuscito a riportare gli investitori nella terza economia d’Europa, inclusi ultimamente i big americani Apple, Cisco e General Electric”. L’Italia non è pronta, ma soprattutto dice Day, il problema dei taxi va a sommarsi a problemi più grandi e probabilmente più urgenti come le elezioni dei sindaci di grandi città come Milano, Roma e Napoli.

Younoussa Ben Moussa e Jean Philippe Nguemeta, su le Jour, riferiscono della visita del nostro presidente della Repubblica. “La visita di Sergio Mattarella nel nostro Paese è la prima che fa in Africa. Tra le sue preoccupazioni, la questione del finanziamento dello sviluppo del nostro Paese. Che se ne dica, il Presidente italiano non viene in Cameroun per semplice cortesia. Viene e difendere gli interessi del suo Paese. Logico, il Cameroun nella sub regione dell’Africa centrale è una potenza, un interlocutore valido soprattutto sulle questioni che preoccupano l’Italia di Matarella. E’ così per la lotta al terrorismo, ma soprattutto per il fenomeno migratorio. Essendo l’Italia di fronte al Mediterraneo, è lei che accoglie le migliaia di migranti che attraversano quel mare mettendo la loro vita in pericolo. Mattarella vuole avere l’appoggio dell’Africa centrale tramite il Cameroun, ma anche dell’Africa orientale. E’ quindi una visita da fine essenzialmente strategico, come lo vogliono d’altronde le relazioni tra Stati. Ma per rendere più solidi questi rapporti, bisogna aggiornare la natura della cooperazione tra i due Paesi.” (…)

Lucen Mpama, Terrorisme: l’Italie solidaire de la Belgique après les attentats, Adiac-Congo, 22 Marzo 2016; Philippe Ridet, Rome, quatre nuances de noir, Le Monde, 18 Marzo 2016; Michael Day, Desperate Berlusconi take sto the internet in bid to revive Italy’s centre-right, The Independent, 20 Marzo 2016; James Politi, Renzi puts brakes on Italy taxi reform, Financial Tiems, 20 Marzo 2016; Sputnik International- Izvestia, ‘EU Policy Towards Russi is Suicidal’ – Former Italian Prime Minister, 21 Marzo 2016; Younoussa Ben Moussa e Jean Philippe Nguemeta, Cooperation: Ce que vient faire le Presiden italien au Cameroun, Le Jour- Camer.be, 22 Marzo 2016.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Cronache dai Palazzi

successivo

Dalle agenzie stampa

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *