Redditi dei politici: al top Algelucci, poi gli altri

Operazione trasparenza al via: i redditi dei politici sono online. Il più ricco tra i deputati è Antonio Angelucci (Fi), l’editore del quotidiano Libero e proprietario di cliniche private si riconferma al top della classifica con 4 milioni di euro. Guadagna di più Beppe Grillo con i suoi 368mila euro di reddito, un anno prima si fermava 147mila euro. E chi è il più ricco tra i ministri? Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente: 126mila euro. Non se la passa male neanche il Ministro Maria Elena Boschi con 96.558 euro dichiarati: in realtà è il fanalino di coda dell’esecutivo.

Cifre e dichiarazioni dei redditi sono a disposizione online su Parlamento.it. Matteo Renzi, nel Governo, si piazza al settimo posto (107.960 euro). Non male, ma si può tranquillamente fare di meglio. Se Galletti è inarrivabile, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti dichiara 122.886 euro, conquistando la medaglia d’argento tra i Paperoni del Governo. Enrico Costa, neo Ministro della Famiglia, dichiara 116.665 euro; Angelino Alfano 116.276; il Guardasigilli Andrea Orlando 98.478, Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri, nel 2015 ha guadagnato 101.715. Il titolare del dicastero dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha un imponibile di 119.450, Graziano Delrio 98.726, Dario Franceschini 111.308, Stefania Giannini 96.699, 109.216 l’imponibile dichiarato da Federica Guidi, mentre Marianna Madia si attesta a quota 98.471 euro, 96.699 euro per Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute.

Silvio Berlusconi scompare, almeno dalla lista dei deputati e quindi non ha presentato la sua dichiarazione dello scorso anno. Per un ex Cavaliere che esce, un ex Presidente entra. Giorgio Napolitano fa il suo debutto: il senatore a vita dichiara 260.821 euro. Antonio Angelucci si riconferma il più ricco delle Camere, ma un po’ meno rispetto all’anno scorso: quest’anno dichiara quasi 4milioni di reddito imponibile, a fronte dei quasi 5 del 2014. Non c’è più Berlusconi, ma uno dei suoi avvocati storici, Niccolò Ghedini, ha un reddito imponibile di oltre 2milioni di euro per il 2015. Mario Monti dichiara un imponibile di poco inferiore ai 700mila euro, neanche 150mila per l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Roberto Fico hanno guadagnato ciascuno 98.471 euro.

Tra i capigruppo, quello con il conto in banca più pesante è Renato Brunetta, insieme a Karl Zeller: 226mila e rotti per il primo, 450mila e 150 euro per il secondo. I più “poveri”? Al Senato Mario Ferrara, presidente del Gruppo Grandi autonomie e libertà con 80mila euro, mentre alla Camera chi ha guadagnato meno è il presidente dei deputati dem, Ettore Rosato con 90mila e 949 euro. Tra le più alte cariche del Parlamento, vince Pietro Grasso: il presidente del Senato dichiara 352mila euro, contro i 137mila della collega alla Camera, Laura Boldrini. Lo abbiamo detto all’inizio, a fare il balzo più deciso all’insù nel redditometro è il leader del Movimento, Beppe Grillo. Ci sono però delle variazioni da riportare: la vendita di una casa a Lugano, la vendita di una Mercedes Classe A del 2002 e la vendita di una moto Suzuki per comprare uno scooter Honda.

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