A Draghi il Premio De Gasperi 2016
La Provincia autonoma di Trento ha deciso di assegnare l’edizione 2016 del prestigioso “Premio Alcide De Gasperi – Costruttori d’Europa” al Presidente della BCE Mario Draghi. Siamo giunti alla settima edizione di questo premio, a cadenza biennale, in precedenza era stato assegnato al Presidente Romano Prodi, che era succeduto allo spagnolo Felipe Gonzalez, al vincitore del 2009 Vaclav Havel, primo politico dell’est a raccogliere l’ambìto premio, ed ancora nelle edizioni passate, Simone Jacob Veil, Carlo Azeglio Ciampi ed Helmuth Kohl. La Giuria era composta da: Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento con funzione di Presidente della Giuria; Maria Romana De Gasperi, membro della famiglia De Gasperi; Giuseppe Tognon, presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi; Paolo Pombeni, con funzioni anche di segretario della Giuria; ed inoltre i direttori o i loro delegati delle principali testate cartacee e televisive nazionali e del Trentino.
Il premio sarà consegnato a Mario Draghi il prossimo 13 settembre a Trento nel corso di una solenne cerimonia. Il Governatore del Trentino e Presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi: “Sono molto contento di questa scelta, che premia ancora una volta una persona distintasi per il suo sincero impegno europeista, seguendo l’esempio di De Gasperi, nel quale il Trentino si riconosce pienamente“. La Giuria del Premio ha voluto premiare l’impegno di Draghi sia all’interno del Governo italiano, sia alla guida della Banca d’Italia, sia in particolare come Presidente della Bce. Ai fini dell’assegnazione del premio è valsa la sua decisione e lungimiranza nella gestione della crisi “senza fermarsi di fronte ad alcuna ortodossia di scuola, agendo invece, come avrà a dichiarare, con tutti i mezzi che si trovano a disposizione della creatività responsabile di un uomo delle istituzioni”.
Allievo di Federico Caffè, di Franco Modigliani e di Robert Solow, dopo una brillante carriera universitaria che lo aveva portato a conseguire la cattedra nel 1981, aveva ricoperto dal 1984 al 1990 la carica di Presidente del Comitato Economico Finanziario della Unione Europea. Una lunga carriera come direttore generale del Ministero del Tesoro gli ha permesso di dotarsi di tutte le cognizioni necessarie a comprendere le ragioni della crisi del sistema europeo a cui ha unito una inusuale risolutezza nel prendere le decisioni necessarie. Alla guida della Banca d’Italia dal dicembre 2005, Presidente del Financial Stability Forum dal 2006 al 2011. Si è trovato a dover affrontare la crisi americana dei mutui subprime che ha esportato i suoi effetti in tutto il mondo. E’ in questo quadro che si presenterà nel 2011 alla riunione del G7 a Washington portando un fondamentale rapporto per la tutela della trasparenza sui mercati finanziari internazionali. Il 26 luglio 2012 annunciò che avrebbe fatto di tutto per salvaguardare la moneta comune europea, una politica che ha portato i quotidiani britannici Financial Times e The Times ad eleggerlo, nel dicembre 2012, uomo dell’anno per la capacità di gestione della crisi del debito sovrano europeo.
Tltro, Abs, Quantitative easing, il bazooka di Draghi, tutte operazioni e termini che sono entrati nell’uso comune a seguito della innata capacità gestionale e decisionale del Presidente della BCE, il tutto al fine di salvaguardare e fare progredire l’Unione Europea, doti e meriti giustamente riconosciute dall’assegnazione del prestigioso Premio Alcide De Gasperi riservato ai Costruttori d’Europa.